martedì 28 febbraio 2012

Le variazioni delle nubi del polo nord di Titano

La sonda Cassini non smette mai di stupire. 
Pochi giorni fa gli scienziati hanno ottenuto nuovi dati su Titano, il più grande satellite di Saturno. 
Queste informazioni mostrano come il satellite sia un cugino particolare della Terra e lo scienziato del team di Cassini, Conor Nixon, ha affermato: 
I dati ci mostrano come il satellite sia simile al nostro pianeta nel senso che su Titano le stagioni cambiano anche se in modi inaspettati”. 
Qui in basso potete vedere una serie di immagini, ottenute dalla sonda Cassini, che mostra le nubi del polo nord di Titano: 

Image credit: NASA/JPL-Caltech/University of Arizona/CNRS/LPGNantes/SSI
Le immagini vanno dal 2006 al 2009 e possiamo notare che nel 2006 la nube del polo nord era densa e opaca, mentre nel marzo 2009 diventa molto più sottile. 
Grazie a questi dati, gli scienziati hanno potuto osservare meglio i mari e i laghi di Titano, indicati con delle frecce rosse nelle immagini.

lunedì 27 febbraio 2012

Misteriosa sfera cade in Brasile

Episodio misterioso accaduto in Brasile.
Pochi giorni fa nel villaggio brasiliano di Riacho Pocos è caduto dal cielo una grande sfera di metallo di 50 kg e con un diametro pari ad un metro.
Un simile oggetto precipitò anche nel dicembre 2011 in Namibia ma, allora, si affermò che era un serbatoio di propulsione che conteneva carburante per razzi spaziali.
Ecco un video che ci mostra la misteriosa sfera brasiliana:


Il caso è stato subito diffuso attraverso tv, radio e web e, in pochi giorni, al villaggio sono arrivate moltissime persone ma non hanno potuto vedere niente perchè la polizia militare ha sequestrato la sfera e ha chiuso la zona del ritrovamento.
Secondo me è sicuramente un elemento di un satellite ma alcuni non escludono che possa trattarsi di navicelle spaziali o Ufo.

domenica 26 febbraio 2012

Eta Carinae: la prossima supernova

Credit: ESA/Hubble & NASA
In un precedente articolo vi avevo parlato della Nebulosa Carena dove è situata una delle stelle più luminose, Eta Carinae
Questo sistema stellare binario viene osservato molto dall’Hubble Space Telescope che ha pubblicato, pochi giorni fa, una immagine dettagliata del sistema dove si nota come il materiale della stella è stato gettato fuori in modo non uniforme. 
La stella più grande di Eta Carinae è molto instabile e nel XIX secolo gli astronomi osservarono un fenomeno stellare di premorte ovvero esplosioni simili a quelle delle supernove che però hanno la caratteristica di fermarsi prima di distruggere la stella. 
Con questa esplosione furono gettati via enormi nubi di materia che costituirono poi la famosa Nebulosa Omuncolo, una nebulosa a emissione che circonda appunto Eta Carinae. 
Gli effetti di questo fenomeno possono essere studiati ancora oggi dagli astronomi utilizzando telescopi più potenti rispetto a quelli del XIX secolo. 
Concludo dicendo che Eta Carinae non è interessante solo per quello che è avvenuto nel passato, ma anche per quello che avverrà nel futuro nel senso che tra un milione di anni la stella esploderà in una supernova e sarà visibile anche dalla Terra.

venerdì 24 febbraio 2012

I cerchi nella neve di Simon Beck

Tutti oggi conosciamo il fenomeno dei crop circles e, in un precedente articolo, vi avevo parlato di un incontro avuto con Francesco Grassi che mi ha dimostrato che i cerchi nel grano non sono altro che disegni creati dall’uomo, utilizzando tecniche particolari. 
In questi giorni però sembra che il fenomeno si sia spostato anche sulle alpi francesi dove sono apparsi dei bellissimi cerchi nella neve realizzati da Simon Beck, indossando ai propri piedi delle racchette da neve. 
Ecco alcuni disegni

Photo Credit: Simon Beck
A differenza di quelli nel grano, queste opere d’arte non durano in eterno perchè, col passare del tempo, vengono rovinati dalla pioggia, da nevicate e anche dai raggi solari. 
Simon Beck inoltre ci ha confessato che realizza queste opere in 9 ore, cercando di capire soprattutto come muoversi lungo il manto nevoso per realizzare ciò che lui immagina. 
Potete seguire Beck sul suo profilo di Facebook dove potete osservare molte altre sue opere.

giovedì 23 febbraio 2012

Ufo atterra a Roswell

Chi è esperto di ufologia sa che con la parola Roswell indichiamo il famoso schianto di un oggetto volante non identificato avvenuto nel 1947. 
Ma oggi la città sarà famosa anche per un incredibile avvistamento ufo avvenuto pochi giorni fa. 
Sul web gira un video deve si vede un ufo, catturato da un’auto, a Roswell nel New Mexico. 


Il filmato è stato pubblicato da Stephen Hannard, un uomo che lavora in un gruppo inglese che si occupa degli oggetti non identificati. 
L’uomo afferma che nel video possiamo vedere un vero e proprio atterraggio, ma alcuni pensano che sia l’ennesimo fake. 
In attesa di novità mi piacerebbe sapere cosa, invece, ne pensate voi.

mercoledì 22 febbraio 2012

The Scale of the Universe

Durante le feste natalizie ebbi modo di vedere, in uno di quei grandi negozi di elettronica, un tablet con un programmino niente male sull'universo.
Purtroppo non ricordo il nome, ma ricordo bene la magia di questo software che ti permetteva di viaggiare nell'Universo con una semplicità inaudita.
Beh, oggi, invece, mi sono imbattuta in un sito davvero carino: The Scale of Universe.
Appena connessi, vi apparirà una pagina di intro.


Questa pagina vi spiega come utilizzare al meglio il sito: basterà fare lo zoom in o out, usando anche semplicemente la rotellina del mouse, e sarete protagonisti di un "viaggio" straordinario, da ciò che di più piccolo esiste a ciò che di più grande possa esserci.


Si parte dalla lunghezza di Planck, la più piccola distanza oltre il quale il concetto di dimensione non ha significato, per arrivare alla dimensione (stimata) dell'universo osservabile.
Nel mezzo di questi due estremi opposti, tantissime sono le cose che troverete: dal neutrino al protone, dal DNA  all'uovo, dal girasole alle giraffe, attraversando la Tour Eiffel, la Statua della Libertà, il Titanic, le Piramidi di Giza,  l'Italia, la California fino ad arrivare ai pianeti del nostro Sistema Solare, alle stelle e alle galassie.
Un viaggio impossibile in un solo click; se volete saperne di più su ogni elemento mostrato, basterà fare clic su di esso e tutte le informazioni saranno fornite in un riquadro che si aprirà in automatico.
Qualcosa di straordinario che ci fa capire quanto piccoli siamo noi uomini nell'Universo e di quante altre cose più piccole di noi esistano.
Ve lo consiglio vivamente!

martedì 21 febbraio 2012

Hyouryuukishuu: lo storico ufo giapponese

Uno dei casi Ufo più importanti della storia è sicuramente quello descritto nel documento Hyouryuukishuu (Diario e racconti dei naufraghi), stampato in un periodo compreso tra il 1600 e il 1870, che racconta la storia di alcuni marinai giapponesi che, dopo essersi persi in mare, si trovarono in terre sconosciute. 
Ma oggi queste storie sono state analizzate da persone esperte e si è scoperto che il documento parla di una nave misteriosa alta 3 metri e larga circa 6, costruita con un materiale simile al colore del legno e del ferro e costituita anche da finestre di vetro e iscrizioni realizzate con un alfabeto sconosciuto

Qui potete vedere il disco, la misteriosa iscrizione e la donna
Poi il racconto rivela che nella nave fu trovata anche una donna molto giovane che aveva un viso pallido e dei capelli rossi.
Nessuno la capiva perchè la sua lingua era incomprensibile e tra le sue braccia stringeva una scatola luminosa che non consegnò a nessuno. 
Purtroppo ancora oggi nessuno è riuscito a capire il significato di quelle iscrizioni anche se alcuni, aiutandosi con gli ideogrammi giapponesi, hanno affermato che l’iscrizione ha il seguente significato: 
Io sono Dio e vengo col vascello di Dio”. 
Cosa ne pensate? 
Credete a questi racconti o secondo voi sono solo storie inventate?

domenica 19 febbraio 2012

John Carter e gli alieni di Marte

Il cinema si prepara a tornare su Marte, precisamente il 9 marzo, con il film John Carter.
Questo nuovo film è diretto da Andrew Stanton, famoso per i film Alla ricerca di Nemo e Wall-E, ed ha come protagonisti Taylor Kitsch e il noto Willem Dafoe, visto nel ruolo di Goblin nel 2002 in Spider-Man di Sam Raimi.
Il film narra la storia di John Carter che, dopo essersi nascosto in delle grotte per fuggire dai guerrieri Apache, si ritrova incredibilmente su Marte.
Lì diventerà un uomo importante combattendo anche in una guerra civile tra diverse razze aliene che vivono sul pianeta rosso.
Il trailer potete vederlo nel seguente link: trailer John Carter.
Pochi giorni fa, invece, Stanton ha rivelato che sta già lavorando sul sequel, sperando che il primo capitolo abbia successo.
Per chi ama questo pianeta, consiglio di vedere anche i film Mission to Mars e Atto di forza.

giovedì 16 febbraio 2012

Le nubi scure del Toro

L’ESO (European Southern Observatory), pochi giorni fa, ha pubblicato una immagine, ottenuta dal telescopio APEX, che mostra un filamento di polvere cosmica, lunga 10 anni luce, situato nella Nube Molecolare del Toro, la quale dista dalla Terra ben 450 anni luce. 
In luce visibile questi filamenti appaiono scuri e privi di stelle ma, grazie agli strumenti presenti oggi, sappiamo che effettivamente queste macchie sono nubi di gas e grani di polvere, grani che assorbono la luce visibile impedendoci di vedere le tantissime stelle presenti al di là della nube. 
Queste nubi inoltre rappresentano luoghi di nascita di nuove stelle
Infatti quando le nubi collassano, a causa della loro gravità, si frammentano e all’interno di essi si formano dei nuclei molto densi dove l’idrogeno gassoso diventa caldo. 
Così iniziano le reazioni di fusione che provocano la nascita di una nuova stella. 

Credit: ESO/APEX (MPIfR/ESO/OSO)/A. Hacar et al./Digitized Sky Survey 2. Acknowledgment: Davide De Martin. 
Nell’immagine possiamo notare due parti del filamento:
  • la porzione in alto a destra è Barnard 211 dove il collasso e la frammentazione è ancora in corso;
  • la porzione, invece, in basso a sinistra è Barnard 213 dove la formazione stellare si è già realizzata. 
Inoltre possiamo individuare altri due elementi: la stella che brilla sopra il filamento è φ Tauri mentre quella che si trova al bordo sinistro dell’immagine è HD 27482.

martedì 14 febbraio 2012

L'elettricità e il magnetismo (parte II)

Oersted e Faraday
Dopo Alessandro Volta, nel primo Ottocento un professore di fisica, Hans Christian Oersted, fece una scoperta incredibile durante una lezione universitaria.
L'uomo stava dimostrando che se si prende una pila voltaica e si fa passare la corrente in un filo, questo si scalda.
Ma durante la dimostrazione il professore si accorse che la corrente faceva muovere gli aghi delle bussole presenti sul tavolo.
Quindi capì che l'elettricità poteva produrre magnetismo.
In seguito ci fu un giovane scienziato francese, Andrè-Marie Ampère, che analizzò le forze magnetiche realizzando una equazione matematica che descriveva gli effetti magnetici prodotti dalle correnti elettriche.
Altro importante scienziato fu Michael Faraday, il quale affermò che l'elettricità produceva magnetismo ma era possibile anche l'inverso.
Realizzò un esperimento che lo portò ad una grande scoperta:
  • prese un anello di ferro, avvolgendo un filo intorno ad una metà dell'anello ed un altro intorno all'altra metà;
  • collegò uno dei due fili ad una pila e l'altro ad un galvanometro (strumento per rilevare correnti elettriche minime).
Ciò che pensava di ottenere era che l'elettricità del primo filo produceva magnetismo, il quale passava poi attraverso l'anello di ferro producendo elettricità dall'altra parte.
Ma Faraday si accorse che, guardando il galvanometro, non accadeva nulla.
Allora provò continuamente ad aprire e chiudere l'interruttore e notò che, solo in questi momenti, il galvanometro si muoveva per un attimo.
Quindi capì che a produrre elettricità non è il magnetismo ma il cambiamento di magnetismo.
Maxwell e le sue equazioni
Tutti i lavori fatti da Coulomb, Oersted, Ampère e Faraday furono uniti da James Clerk Maxwell, il quale realizzò ben quattro equazioni differenziali alle derivate parziali lineari.
In seguito Maxwell si accorse che le equazioni erano incompatibili con la conservazione della carica e quindi le modificò introducendo un nuovo termine, la corrente di spostamento.
Con queste equazioni lo scienziato descriveva l'elettricità, il magnetismo e anche le onde elettromagnetiche.
Di quest'ultime Maxwell calcolò la velocità e notò che era uguale a quella della luce dimostrando che in realtà la luce era un fenomeno elettromagnetico.
Quindi possiamo dire che l'elettricità è molto importante per tutti noi perchè senza di essa non funzionerebbero lampadine, telefoni, computer, ascensori e molti altri oggetti.
In poche parole, noi dipendiamo dalla corrente elettrica.

L'elettricità e il magnetismo (parte I)

Dopo aver parlato di come si sono sviluppate nel corso degli anni le materie scientifiche, oggi vi parlerò dell'elettricità e del magnetismo.
Questi due elementi erano conosciuti già dai greci che fecero importanti scoperte.
Si accorsero dell'elettricità semplicemente strofinando un pezzo di ambra con un panno di lana perchè ciò produceva delle scintille.
Inoltre individuarono due tipi di elettricità: quella resinosa (strofinando un pezzo di resina) e quella vetrosa (strofinando un pezzo di vetro) e capirono che oggetti con stesso tipo di elettricità si respingevano mentre tipi opposti si attraevano.
Per quanto riguarda, invece, il magnetismo scoprirono che i magneti naturali attraevano pezzi di ferro e presentavano due poli, polo nord e polo sud.
Successivamente nel Seicento ci fu William Gilbert che provò a trovare delle somiglianze e differenze tra l'elettricità e il magnetismo.
Le somiglianze erano la proprietà descritta prima su cosa accade tra tipi uguali ed opposti e la presenza di due tipi di elettricità e di magnetismo (polo nord e polo sud).
Le differenze, invece, erano le seguenti:
  • l'elettricità si genera per attrito e si trasmette da un oggetto ad un altro, mentre il magnetismo può essere trasmesso solo da un pezzo di magnetite ad un pezzo di ferro;
  • un oggetto può avere una carica di un tipo o di un altro, mentre un magnete ha sempre due poli cioè se lo spezziamo i due magneti ottenuti avranno sempre due poli.
Nel Settecento, invece, ci furono molti altri scienziati che si interessarono a questi due elementi.
Alessandro Volta
Il primo fu Coulomb che studiò la forza elettrica che due corpi carichi esercitano l'uno sull'altro e trovò che la forza era direttamente proporzionale al prodotto delle due cariche e inversamente proporzionale al quadrato della loro distanza.
Poi ci fu l'italiano Alessandro Volta che realizzò una struttura composta da strati di rame e zinco inserendo tra questi della carta bagnata.
In questo modo l'italiano costruì una pila che produceva corrente elettrica.
Questa scoperta fu utilizzata soprattutto in chimica per esempio per elettrolizzare l'acqua e decomporla in idrogeno ed ossigeno dimostrando che l'acqua in realtà era un composto.

Le scoperte di Isaac Newton

Dopo la morte di Galileo, si affermò un altro grande scienziato, Isaac Newton, che cambiò la matematica, la fisica e l'ottica.
Vediamo quali sono state le sue scoperte più grandi.
1) Ottica
Tutto iniziò con l'acquisto di un prisma.
Newton decise di realizzare un piccolo foro nelle persiane della sua camera per far passare un raggio di luce che colpisse direttamente il prisma.
Notò che la luce in uscita dall'oggetto formava una successione di colori (spettro) che fu divisa dallo scienziato in sette colori diversi.
In seguito comprò un secondo prisma e fece il seguente esperimento:
  • raggio di luce passa nel primo prisma, risultato: spettro;
  • spettro passa nel secondo prisma.
Il risultato fu una luce bianca cioè ottenne il fenomeno di scomposizione e ricomposizione della luce.
Quindi capì che il bianco non era un colore ma l'unione di tutti gli altri.
2) Fisica
Utilizzando le tre leggi di Keplero, capì che esisteva una forza che teneva i pianeti vincolati al Sole e che era inversamente proporzionale al quadrato della distanza.
Così fece i primi calcoli e sviluppò un metodo per misurare l'accelerazione di gravità che oggi tutti sappiamo essere pari a 9.8 m/sec quadrato.
Inoltre prese in considerazione la distanza Luna-Terra che, secondo gli antichi, era pari a 60 raggi terrestri.
Ricordando che la forza decresce con il quadrato della distanza, Newton ottenne che la gravità presente sulla Terra era 3600 volte più grande di quella presente sulla Luna.
Inoltre affermò che il moto della Luna attorno alla Terra dipendeva da due fattori: la gravità (forza che attira il satellite verso il pianeta) e il principio di inerzia ovvero la tendenza di un corpo a muoversi di moto rettilineo uniforme se non c'è qualcosa che gli fa cambiare direzione.
3)Matematica
Tra il 1664 e il 1666 Newton sviluppò, insieme a Leibniz, un nuovo strumento matematico, il calcolo infinitesimale.
Loro trovarono un legame tra l'operazione di derivazione (serve per calcolare le tangenti alla curve) e quella di integrazione (serve per calcolare le aree individuate dalle curve) cioè capirono che erano in realtà l'una l'inverso dell'altra.
Questa scoperta fu chiamata "Il teorema fondamentale del calcolo infinitesimale".
Concludo dicendo che Newton oggi è considerato, da molti matematici e fisici, uno dei più grandi scienziati della storia come Archimede ed Einstein.

Scoperti due nuovi satelliti di Giove

Dopo avervi mostrato le immagini di Giove con quattro dei suoi satelliti, oggi vi parlerò della scoperta di altri due molto piccoli che orbitano intorno a Giove. 
Sono stati chiamati S/2011 J1 e S/2011 J2, hanno un diametro di circa 1 km e impiegano rispettivamente 580 e 726 giorni per orbitare attorno al pianeta. 

Immagine del satellite S/2011 J2. Credit: Scott Sheppard
Scott Sheppard, che lavora presso il Dipartimento per il Magnetismo Terrestre di Washington, è molto soddisfatto di ciò che ha scoperto: 
Oltre a questi due satelliti, ci sono molti altri oggetti simili che ruotano, invece, attorno a Saturno e Nettuno. 
Se dovessimo costruire telescopi molto più grandi potremmo riuscire ad individuarli comprendendo meglio l’evoluzione del nostro Sistema Solare. 
Sappiamo che questi satelliti irregolari sono diversi da quelli regolari perchè i primi vengono catturati dai pianeti ruotando nel senso opposto alla rotazione del pianeta, mentre i secondi hanno orbite circolari e ruotano nella stessa direzione di rotazione. 
Quindi studiare la storia orbitale dei satelliti irregolari è molto importante perchè ci permette di capire com’era il Sistema Solare durante la sua nascita e come si è evoluto”.

Udine: avvistato un alieno alto 4 metri

Nuovo caso di avvistamento ad Udine. 
Ma in questo caso non si tratta di un ufo ma di un alieno
Sabato 11 febbraio sulla strada Napoleonica erano presenti molte automobili ferme perchè la gente ha confessato di aver visto una strana creatura camminare sul ciglio della carreggiata. 
Uno dei testimoni, Leonard D’Andrea, ci ha spiegato cosa è realmente accaduto: 
Percorrevo la Napoleonica ma poi sono stato costretto a fermarmi perchè davanti a me c’erano altre macchine ferme. 
Pensavo che ci fosse un incidente ma quando sono sceso ho visto una creatura misteriosa alta quattro metri camminare lungo la strada. 
Abbiamo provato ad usare i cellulari ma c’era la totale assenza di campo. 
Successivamente la creatura ha continuato a camminare per diversi minuti fino a scomparire. 
Per vederlo meglio ho preso anche una torcia e ho notato che la creatura era completamente nuda, aveva gambe molto lunghe e una testa tondeggiante terminante in una forma conica”. 
Di questo caso si sta occupando già Antonio Chiumiento, esperto di fenomeni ufo, e alcuni pensano che in realtà sia tutto uno scherzo ideato proprio nel periodo di Carnevale. 
Voi, invece, che ne pensate?

lunedì 13 febbraio 2012

L'immagine più dettagliata della Nebulosa Carena

Dopo aver parlato della Nebulosa Aquila, pochi giorni fa l’ESO (European Southern Observatory) ha pubblicato l’immagine più dettagliata della Nebulosa Carena
Tutto ciò è stato possibile grazie all’utilizzo del VLT (Very Large Telescope) che si trova nell’Osservatorio situato sul Cerro Paranal (Cile), una montagna alta circa 2.700 metri. 
La Nebulosa Carena è una nube di gas e polvere che dista 7500 anni luce dalla Terra. 
Contiene una importante stella, Eta Carinae, una delle stelle più luminose che esploderà come supernova in un futuro non molto lontano. 
Per gli astronomi questa nebulosa è molto importante perchè permette di capire la nascita e l’infanzia delle stelle.

Credit: ESO/T. Preibisch 
In questa immagine possiamo notare, oltre le stelle più luminose, anche migliaia di stelle più deboli. 
Inoltre:
  • in basso a sinistra dell’immagine troviamo Eta Carinae circondata da nubi di gas che risplendono;
  • ci sono anche zone scure di materiale denso ovvero gusci di polvere che circondano le stelle in formazione;
  • infine vicino al centro dell’immagine troviamo, invece, l’ammasso brillante Trumpler 14.

Creatura aliena presente nei ghiacci dell'Islanda?

Dopo il famoso caso del mostro di Loch Ness (creatura leggendaria che vivrebbe nel lago scozzese di Loch Ness), in questi giorni sul web, precisamente su youtube, è stato pubblicato un video che riprende una strana creatura che si muove nei ghiacci dell’Islanda. 
Durante le interviste l’autore del filmato ha affermato: 
Questa non è assolutamente una bufala creata da me. 
Non è uno scherzo”. 
Qui in basso potete vedere il video che ha raggiunto in una settimana ben 3 milioni di visualizzazioni. 


Molta gente si sta interessando al caso. 
Alcuni parlano di un ufo sottomarino, altri di una rete da pesca o di un robot subacqueo
In attesa di novità, commentate e inoltre mi piacerebbe sapere cosa ne pensate? 
E’ una creatura aliena?

mercoledì 8 febbraio 2012

Le piramidi d'Egitto viste dalla Stazione Spaziale Internazionale

Dopo aver pubblicato le immagini della cometa Lovejoy, pochi giorni fa una astronauta della Nasa, Nicole Stott, ha postato sul suo account twitter una foto delle piramidi di Giza ottenuta dalla Stazione Spaziale Internazionale (ISS). 
Ricordiamo che la ISS è una stazione che viene mantenuta ad un’orbita compresa tra i 250 e i 500 km di altitudine viaggiando ad una velocità di circa 30.000 km/h. 
La sua costruzione iniziò nel 1998 e sarà completata entro la metà del 2012. 
L’obiettivo di questa stazione, oltre a fotografare la Terra dallo spazio, è quello di sviluppare tecnologie per l’esplorazione spaziale e acquisire anche esperienza per voli spaziali a lunga durata. 
Ecco l’immagine delle piramidi

Credit: Nicole Stott

Riuscite ad individuarle? 
Per chi non lo sapesse le grandi piramidi d’Egitto sono tre: Cheope, Chefren e Micerino e si trovano nella città di Giza dove, oltre alle piramidi, possiamo trovare anche la grande necropoli e un famoso monumento dell’antico Egitto ovvero la Grande Sfinge.

lunedì 6 febbraio 2012

La Nebulosa Aquila

Dopo la nebulosa Gabriela Mistral, oggi vorrei parlarvi della bellissima Nebulosa Dell’Aquila che si trova nella Costellazione del Serpente ad una distanza di 6500 anni luce da noi. 
A gennaio è stata pubblicata una nuova immagine di questa regione di formazione stellare e di un’altra chiamata Pilastri della Creazione, ottenuta combinando i dati raccolti da due potenti telescopi, Herschel e XMM-Newton (X-ray Multi-Mirror). 

1)Nuova Immagine della Nebulosa Aquila ottenuta da Herschel (Image credits: far-infrared: ESA/Herschel/PACS/SPIRE/Hill, Motte, HOBYS Key Programme Consortium; X-ray: ESA/XMM-Newton/EPIC/XMM-Newton-SOC/Boulanger)
2)Immagine dei Pilastri della Creazione ottenuta nel 1995 dall'Hubble Space Telescope (Image credit: NASA/ESA/STScI/Arizona State University)
Le nuove immagini hanno dato la possibilità agli astronomi di individuare molte stelle in formazione immerse nel gas e nella polvere. 
La nebulosa è una degli oggetti più noti fra quelli del Catalogo di Messier e contiene un ammasso giovane di stelle, NGC 6611, che sta incredibilmente illuminando la materia, costituita da gas e polveri, e sta formando delle cavità creando diverse forme come i Pilastri della Creazione (tre strutture molto dense di gas e polveri).

domenica 5 febbraio 2012

Nebulosa Gabriela Mistral

Dopo la nuova immagine ottenuta dal telescopio Vista della Nebulosa Elica, oggi vorrei parlarvi della famosa regione di formazione stellare NGC 3324
Questa si trova nella costellazione australe della Carena ad una distanza dalla Terra di 7500 anni luce. 
NGC 3324 è nota anche come Nebulosa Gabriela Mistral, la famosa poetessa cilena che vinse il premio Nobel per la letteratura nel 1945. 
Il perchè lo possiamo capire dalla seguente immagine

Confronto tra la nebulosa e la poetessa. Credit:ESO
Infatti notiamo che il margine della parete di gas e polvere sulla destra assomiglia al volto della poetessa presentando una sporgenza al centro che corrisponde al naso. 
Nell’immagine possiamo notare anche diverse stelle caldissime che si sono formate milioni di anni fa quando un ricco deposito di gas e polvere nella regione NGC 3324 ha portato alla creazione improvvisa di nuove stelle.

Immagine della galassia a spirale barrata NGC 1073

Pochi giorni fa il telescopio spaziale Hubble ha pubblicato una meravigliosa immagine della galassia a spirale barrata NGC 1073.
Innanzitutto bisogna dire che questi tipi di galassie hanno la caratteristica di avere un centro (gruppo di stelle) che presenta due prolungamenti di stelle.
In tal modo questi formano una barra che attraversa il nucleo da cui partono i bracci della spirale.
Ecco l’immagine:

Image credit: NASA & ESA
Possiamo notare diversi elementi:
  • nella parte in alto a sinistra in un anello di recente formazione stellare si nasconde la sorgente luminosa di raggi X, IXO-5, e si pensa sia un sistema binario tra un buco nero ed una stella;
  • sempre nella stessa parte dell’immagine ci sono anche della galassie molto più lontane che appaiono rossastre;
  • infine ci sono tre punti luminosi e non sono altro che dei quasar ovvero gli oggetti più luminosi dell’universo che emettono più energia di una dozzina di galassie.

venerdì 3 febbraio 2012

Le scoperte di Galileo

Alla fine del '500, oltre a Keplero, ci fu anche Galileo, colui che realizzò il primo cannocchiale.
Grazie a questo strumento, il matematico osservò la Luna, realizzando i primi disegni del satellite ingrandito, e la Via Lattea scoprendo che la galassia era costituita da un numero enorme di stelle distribuite in ammassi.
Ma l'astronomo fu colpito soprattutto da Giove perchè con lo strumento individuò dei satelliti attorno al pianeta e quindi capì che il sistema copernicano era esatto.
Ma la Chiesa non reagì bene, infatti nel 1614 un frate definì la matematica un'arte diabolica.
Da qui iniziò il silenzio obbligatorio di Galileo che durò fino alla morte del Papa Bellarmino.
L'uomo che successivamente venne eletto, Urbano VIII, era un amico del matematico e così Galileo riprese i suoi studi enunciando il principio classico di relatività nella famosa opera "Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo".
Purtroppo quest'opera non piacque al nuovo Papa e così Galileo fu costretto a leggere un documento in cui rinnegava tutto ciò che aveva sostenuto negli anni precedenti.
Finì agli arresti domiciliari e nel 1638 fu pubblicato il vero libro di fisica dell'astronomo, "Discorsi e dimostrazioni matematiche intorno a due nuove scienze", che conteneva la fisica dei materiali e la cinematica.
Galileo morì nel 1642 e la sua ultima opera, circa 20 anni dopo, fu letta dal famoso Isaac Newton, il quale rimase colpito da tutto quello che il matematico affermava.
Quindi tutto ciò che oggi conosciamo della fisica, della matematica o dell'astronomia proviene da Galileo e in parte anche da Keplero, due uomini che non dimenticheremo mai.

Le famose tre leggi di Keplero

Dopo Copernico, verso la fine del '500 ci furono due astronomi molto importanti: Galileo Galilei e Keplero.
Partiamo da quest'ultimo.
Keplero, come Galileo, sosteneva il sistema copernicano e scrisse molte opere.
Il primo libro che pubblicò fu Mysterium Cosmographicum dove parlava dei moti planetari cercando di capire quali erano le loro cause.
Nel 1609, invece, uscì un suo secondo libro, Astronomia Nova, in cui sosteneva che i pianeti ruotassero attorno al Sole a causa della gravità.
Infatti fece un esempio affermando:
"Una pietra cade verso la Terra perchè è attirata dal pianeta ma allo stesso tempo la Terra è attirata dalla pietra, quindi in realtà cadono l'una verso l'altra".
Tutti però conosciamo Keplero per le tre famose leggi che fece sul movimento dei pianeti:
  • Prima legge: le orbite sono ellittiche e il Sole occupa uno dei due fuochi dell'ellisse;
  • Seconda legge: il raggio vettore che unisce il centro del Sole con il centro del pianeta descrive aree uguali in tempi uguali. Quindi ciò vuol dire che la velocità orbitale non è costante ma varia lungo l'orbita;
  • Terza legge: i quadrati dei periodi di rivoluzione dei pianeti sono proporzionali ai cubi dei semiassi maggiori delle loro orbite.
Nonostante la Chiesa si oppose alle sue idee, lui continuò a pubblicare altri libri fino a quando morì nel 1630.

giovedì 2 febbraio 2012

Missione Grail: nuovo video sulla Luna

credit: NASA/JPL-Caltech
Una missione che ci sta offrendo, in questi giorni, moltissime informazioni sul nostro satellite è sicuramente la Missione Grail (Gravity Recovery And Interior Laboratory). 
La missione è composta da due sonde, Grail-A e Grail-B, le quali, dopo tre mesi e mezzo di viaggio, sono arrivate nell’orbita lunare e attualmente viaggiano ad una distanza di 200 km l’una dall’altra e a 55 km dalla superficie lunare. 
Pochi giorni fa la Nasa ha pubblicato un video ottenuto proprio da questa missione e ammetto che la qualità del filmato è eccellente: 


Cosa ne pensate? 
Siete rimasti anche voi sorpresi dalle immagini? 
Concludo dicendo che gli obiettivi di Grail-A e Grail-B saranno quelli di:
  • esplorare il lato nascosto della Luna;
  • disegnare una mappa della gravità lunare;
  • capire se la Terra sia stata un tempo una seconda luna più piccola.

mercoledì 1 febbraio 2012

Nasa rilascia due nuovi giochi

Space Race Blastoff.Image credit: NASA
Dopo il videogame Networking, la Nasa ha rilasciato altri giochi: Blastoff Space Race e Settore 33
Iniziamo dal primo game. 
E’ il primo gioco multiplayer online della Nasa che possiamo trovare su Facebook a questo link: Blastoff Space Race
Il giocatore sceglie il proprio avatar e inizia a rispondere a delle domande per verificare la sua conoscenza sulla storia della Nasa, sulla tecnologia e sulla scienza
Sector 33. Image Credit: NASA
Bisogna rispondere a 10 domande a risposta multipla e con quelle corrette si guadagnano 100 punti, mentre il primo giocatore che risponde correttamente guadagna anche 20 punti bonus. 
Il secondo gioco, Settore 33, invece, riguarda il traffico aereo e si può scaricare gratuitamente l’applicazione per iPad e iPhone a questo link: Settore 33.
Il giocatore ha il compito di guidare il traffico aereo in modo sicuro scegliendo il percorso più efficiente ed effettuando cambi di velocità. 
Buon divertimento!

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