giovedì 28 novembre 2013

Himiko: la collisione di tre galassie avvenuta 13 miliardi di anni fa

Un team di astronomi, utilizzando lo Spitzer, l'Hubble e l'ALMA, ha ottenuto informazioni interessanti su un trio di galassie primordiali, durante una fase di collisione avvenuta ben 13 miliardi di anni fa.
Questo trio è conosciuto con il nome di Himiko, per ricordare una famosa regina giapponese di 2000 anni fa, ed è stato osservato per la prima volta nel 2009.

Himiko osservata con Hubble (sinistra) e con Spitzer e Subaru nel riquadro.
Credit: NASA/Subaru/ALMA
Allora si pensava che fosse un'enorme bolla di gas ionizzato ad alte temperature ma successivamente, con l'utilizzo dello Spitzer, gli astronomi pensavano di aver trovato una singola grande galassia, con una grandezza 10 volte superiore a quella delle galassie di quel periodo.
Nonostante ciò gli scienziati hanno continuato a fare delle ricerche e hanno scoperto che si tratta in realtà di tre galassie, le cui giovani stelle riscaldano l'intera nube di gas che le circondano.
Quindi queste aree non sono altro che le prime culle del silicio, carbonio ed ossigeno ma, secondo le ultime osservazioni fatte con ALMA, non è stata trovata nessuna traccia di carbonio.
Perciò gli astronomi hanno ipotizzato che il gas presente attorno ad Himiko sia una miscela primordiale di elementi leggeri, come elio ed idrogeno, creati durante il Big Bang.
fonte: www.link2universe.net

mercoledì 27 novembre 2013

VLT esplora NGC 2035 e gli effetti della morte delle stelle

Il Very Large Telescope ha ottenuto una nuova immagine di una delle galassie più vicine alla nostra, la Grande Nube di Magellano, situata nella costellazione del Dorado ad una distanza da noi di 160.000 anni luce.
Questa galassia sta producendo attualmente numerose stelle in regioni molto luminose che possono essere osservate anche dalla Terra ad occhio nudo, come la Nebulosa Tarantola.
Nell'immagine del VLT possiamo ammirare una regione non molto conosciuta della galassia in cui troviamo sulla destra NGC 2035, chiamata anche Nebulosa Testa di Drago.

Credit: ESO
NGC 2035 è una nebulosa a emissione dove le nubi di gas risplendono per la radiazione energetica emessa dalle giovani stelle, o meglio la radiazione strappa elettroni dagli atomi del gas e li ricombina con altri atomi, emettendo così luce.
Inoltre ci sono grumi scuri di polvere che assorbono la luce e creano strane forme nella nebulosa.
Infine a sinistra troviamo una struttura filamentosa prodotta dalla morte delle stelle, ovvero si è creata da uno degli eventi più violenti che accadono nell'Universo: un 'esplosione di supernova che, in questo caso, è la SNR 0536-67.6.
fonte: www.eso.org

martedì 26 novembre 2013

Avvistata flottillas Ufo a Santiago del Cile

Continuano gli avvistamenti ufo nel Sud America in queste settimane di novembre.
Alcuni giorni vi avevo segnalato l'avvistamento avvenuto in Colombia lo scorso 8 novembre, quando nel cielo di Pereira sono comparsi centinaia di oggetti volanti.
E' simile a ciò che è accaduto il giorno prima, 7 novembre, a Santiago del Cile.
Anche qui è comparsa una vera e propria flottillas Ufo, o meglio centinaia di sfere luminose di color bianco che si muovevano lentamente nel cielo.
Un testimone ha realizzato un video di altissima qualità della durata di 3 minuti e 40 secondi:


Cosa sono queste sfere?
Da dove provengono e quali sono le loro reali intenzioni?
fonte: www.segnidalcielo.it

lunedì 25 novembre 2013

Il 2014 immaginato da Isaac Asimov nel lontano 1963

Isaac Asimov
Tante volte ci capita di immaginare il futuro, pensando per esempio a come sarebbe la vita sulla Terra fra 50 anni.
Ciò è stato fatto nel lontano 1963 anche dallo scrittore di Io, Robot, Isaac Asimov, che si è comportato da psicostoriografo, mestiere che consiste nel prevedere il futuro, basandosi su diversi fattori.
Se oggi andiamo a rileggere le previsioni di Asimov per il 2014 notiamo che alcune cose sono errate mentre altre incredibilmente esatte.
Tra quelle errate troviamo città sotterranee e subacquee, dove l'uomo si nutrirà soltanto di cibi liofilizzati, auto a cuscino d'aria, colonie lunari e merci spedite in tubi pneumatici.
Mentre quelle esatte sono:
  • uso ancora limitato dei robot ed esistenza di minicomputer e di auto che si guidano da sole;
  • scambio globale di informazioni audio e video (proprio come Internet);
  • popolazione mondiale attorno ai 6,5 miliardi di persone;
  • utilizzo di energia proveniente da centrali solari;
  • il problema del 2014 sarà come combattere la noia.
Questa scienza non è altro che la futurologia, il cui scopo è quello di produrre scenari che hanno una minore o maggiore probabilità di verificarsi.
Serve per stimolare la fantasia dei creativi e creare un dibattito tra inventori, industria e finanza, anche se l'immaginazione del futuro viene fatto soltanto in termini di tecnologie, trascurando i mutamenti sociali.
Dopo la previsione di Asimov, ai giorni nostri il futurologo Stian Westlake è stato scelto per fare delle previsioni riguardo il 2064; ecco cosa ha dichiarato:
"Tra 50 anni il mondo sarà caratterizzato dal riscaldamento globale e dai danni all'ecosistema.
Quindi la tecnologia si concentrerà soprattutto sull'energia pulita e sul passaggio da un'economia delle cose ad una delle esperienze, per esempio non si venderanno più dei viaggi reali ma dei viaggi virtuali e tutto ciò verrà fatto esclusivamente per risparmiare energia e risorse".

giovedì 21 novembre 2013

Russia: misterioso lampo appare a Lyubertsy e Kotelniki

La Russia continua ad essere il centro di strani avvistamenti ufo.
Dopo gli oggetti volanti osservati durante la caduta del meteorite a Chelyabinsk, tre giorni fa, il 18 novembre, si è verificato durante la notte nelle città di Lyubertsy e Kotelniki un evento molto particolare.
Dalle telecamere di sorveglianza è possibile osservare un forte lampo misterioso che ha svegliato migliaia di abitanti, usciti dalle loro abitazioni per capire cosa fosse successo.
Il sito Moscova 24 ha parlato il giorno dopo del misterioso flash ed è stato realizzato un video in cui sono stati raccolti diversi filmati di quella notte.


Le autorità non hanno rilasciato dichiarazioni e gli ufologi hanno iniziato subito le loro indagini per comprendere questo fenomeno mai osservato sul nostro pianeta.
fonte: misteroufo.blogspot.it

mercoledì 20 novembre 2013

Video dell'evoluzione di Marte in 4 miliardi di anni

Se oggi chiediamo alla gente come immaginano il futuro, una parte di essa risponderà che vivremo su un'altro pianeta, o meglio sul famoso pianeta rosso, che da anni occupa la mente degli scienziati per rendere Marte un pianeta vivibile e quindi una seconda casa per l'umanità.
Attualmente sono attive diverse missioni marziane per studiare il pianeta, la sua atmosfera e capire se in passato ha ospitato la vita, visto che sono state trovate tracce di grandi corpi d'acqua, come mari, laghi ed oceani.
In attesa di novità dal rover Curiosity, gli scienziati del Goddard Space Flight Center della Nasa hanno creato un rendering artistico in cui è possibile osservare l'evoluzione della superficie di Marte, attraverso le sue ere geologiche, sempre basandosi sulle informazioni ottenute dalle missioni marziane.


Questa evoluzione di 4 miliardi di anni viene mostrata in pochi secondi e si passa da cieli e mari blu a deserti rossi, fino ad arrivare ad un'atmosfera sottile sopra un'enorme distesa di crateri.
fonte: www.link2universe.net

martedì 19 novembre 2013

Entro il 2050 costruzione di un ascensore spaziale

Credit: NASA
Interessante ciò che una compagnia giapponese, Obayashi Corp, sta progettando per il 2050: un ascensore spaziale che partirà dalla Terra fino a raggiungere una stazione, situata ad una altitudine di 36.000 km.
Per ora non c'è niente di concreto ma la compagnia ha iniziato già degli studi per capire le difficoltà che si potrebbero incontrare nel progetto.
L'obiettivo è quello di trasportare 30 passeggeri nello spazio in un viaggio che durerebbe una settimana.
Il responsabile del progetto, Yomiuri Shimbun, ha dichiarato:
"Cercheremo di trasportare la gente con macchine che viaggerebbero lungo il cavo, che si estende dalla Terra, usando dei motori lineari magnetici per la propulsione.
I passeggeri scenderebbero alla stazione spaziale dove ci saranno case e laboratori, oltre ad una stazione per la generazione dell'energia dalla luce solare.
Questa centrale sarà in grado anche di trasmettere energia a terra.
Al momento non abbiamo ancora stimato il costo del progetto ma cercheremo di continuare un progresso stabile, in modo che non sia semplicemente un sogno".
fonte: www.link2universe.net

lunedì 18 novembre 2013

L'aspetto della Via Lattea di 11 miliardi di anni fa

Un team di scienziati dell'Hubble Space Telescope ha ottenuto per la prima volta una simulazione di come la nostra galassia, Via Lattea, si presentava nel passato.
Ciò è stato fatto osservando 400 galassie simili alla nostra, in vari stadi della loro evoluzione su un arco temporale di 11 miliardi di anni.
E' stato un progetto interessante che ha permesso di scoprire qualcosa in più sulla formazione della Via Lattea; infatti la simulazione dimostra che il disco stellare della galassia ed il nucleo di stelle che circonda la regione centrale hanno condiviso la loro evoluzione, crescendo insieme.

Confronto tra la Via Lattea del passato con quella presente. Credit:NASA
Dall'immagine possiamo notare che in passato la Via Lattea era molto più pallida, blu e costituita da oggetti di massa bassa e contenenti molto gas, necessario per formare successivamente la grande quantità di stelle presenti oggi nella galassia.
Inoltre, durante il suo picco di formazione stellare, produceva annualmente ben 15 stelle, a differenza di oggi la cui produzione si è fermata ad 1 stella.
fonte: www.link2universe.net

venerdì 15 novembre 2013

Spettacolare avvistamento ufo a Pereira (Colombia)

Incredibile ciò che è accaduto in Colombia lo scorso 8 novembre.
Nella città colombiana di Pereira, distante 250 km dalla capitale Bogotà, si è verificato alle ore 17.00 un vero e proprio avvistamento ufo, o meglio flottillas, che entrerà nella storia per il numero elevato di oggetti volanti presenti nel cielo.
I testimoni sono migliaia, infatti sono stati registrati moltissimi video con smartphone e videocamere, ma la parte interessante riguarda le dichiarazioni della gente:
"Sembrava un film di fantascienza in cui assistevamo ad una vera e propria invasione ufo".
I video stanno facendo il giro del mondo e ancora oggi non sono state rilasciate dichiarazioni dalle autorità per spiegare cosa è accaduto realmente quel giorno.
Ecco un video dell'avvistamento in cui si possono notare diverse sfere di luce che volano lentamente nel cielo di Pereira:


fonte: www.segnidalcielo.it

giovedì 14 novembre 2013

Parmitano parla della sua esperienza nello spazio e della bellezza dell'Italia

Lunedì 11 novembre si è conclusa la missione spaziale di Luca Parmitano, dopo ben 166 giorni trascorsi sulla Stazione Spaziale Internazionale.
Ieri 13 novembre, invece, l'Agenzia Spaziale Italiana ha organizzato un evento per parlare in diretta con l'astronauta riguardo la sua esperienza nello spazio; ecco le sue parole:
"E' stata un'esperienza incredibile, lassù era fantastico.
Vivere nello spazio è meraviglioso ma sono felice di esser tornato a casa per mia moglie e per le mie figlie.
E' stato bello quando, appena arrivato a Houston, sono andato a svegliare le mie bimbe e l'espressione che ho visto nei loro occhi resterà con me per il resto della vita.
Mi sento bene anche se ho ancora questa sensazione di pesantezza.
Ho iniziato già  la fase di riabilitazione post-missione e tra un mese tornerò in Italia.
Il rientro dallo spazio è stato abbastanza duro e condivido pienamente ciò che ha detto Paolo Nespoli riguardo l'atterraggio: è come stare fermi su una 500 ed essere improvvisamente colpiti da un Tir che viaggia bello veloce.

La Sicilia vista dall'astronauta Parmitano
Dallo spazio ho scattato moltissime foto sull'Italia: è un paese meraviglioso dove non ci sono questi confini regionali che ci siamo inventati, non ci sono differenze tra nord, centro e sud.
Di notte si vedono le città brillare e la costa italiana è tutta delineata dalle luci delle città.
La parola che mi viene in mente guardandola è armonia.
Poche ore dopo il rientro mi sono emozionato fortemente quando ho sentito il forte odore della terra bagnata e quando ho visto i colori dell'alba.
La Terra mi è mancata ma se mi chiedete se voglio ritornare nello spazio la mia risposta è sì, tornerei volentieri in orbita.
Infine vorrei dire grazie all'Italia, alle istituzioni e ai cittadini per il sostegno che mi hanno dato in questa meravigliosa e straordinaria esperienza".

mercoledì 13 novembre 2013

Il panorama spettacolare dell'ammasso stellare NGC 3572

Il Wide Field Imager (WFI) ha ottenuto una immagine meravigliosa dell'ammasso stellare NGC 3572, situato nella costellazione australe della Carena, che contiene giovani stelle calde molto luminose (colore bianco-azzurro nell'immagine), responsabili della formazione di potenti venti stellari che disperdono il gas e la polvere presenti attorno all'ammasso.

Credit: ESO/G.Beccari
L'immagine presenta nella parte inferiore una parte della nube molecolare che ha dato vita alle stelle giovani e si presenta con strutture particolari, come bolle, archi e colonne scure, soprannominate dagli astronomi proboscide di elefante.
Altra particolarità riguarda la presenza, appena sopra il centro della foto, di una piccola nebulosa a forma di anello; secondo gli esperti potrebbe essere un residuo denso della nube molecolare o una bolla creatasi attorno ad una stella calda molto brillante.
Questo ammasso sarà molto studiato dagli astronomi per capire l'evoluzione stellare, visto che NGC 3572 presenta stelle molto diverse tra loro, non solo per l'età, ma anche per dimensione, massa, temperatura e colore.
fonte: www.eso.org

martedì 12 novembre 2013

La nuova coda ionica della cometa ISON

Nuove immagini in arrivo per la cometa ISON che il prossimo 28 novembre passerà vicino al Sole attirando l'attenzione di milioni di persone.
Analizzando le ultime immagini sembra che la cometa stia producendo una nuova coda ionica, ovvero code composte di gas, soprattutto di anidride carbonica e monossido di carbonio, che vengono create dal vento solare.

Tra la chioma verde della cometa e la stella luminosa al centro è
 possibile notare due code pallide. Credit: Damian Peach
Le code vengono elettrificate fino a diventare fluorescenti sotto la luce ultravioletta del Sole e, essendo costituite da ioni, interagiscono molto con le particelle cariche del vento solare.
Possono piegarsi in vari modi e ciò dipende dal cambiamento dell'intensità e della direzione del campo magnetico che a volte può anche strappare le code dalla cometa, permettendo a quest'ultima di crearne altre rapidamente.
Gli astronomi hanno notato anche un aumento di luminosità, infatti ISON ha raggiunto un magnitudo 8,5 e, secondo le previsioni, ci sarà un altro incremento di mezzo magnitudo.
Ciò che si spera è che la cometa sopravviva all'incontro ravvicinato con il Sole per assistere a fine novembre ad uno spettacolo unico e meraviglioso.
fonte: www.link2universe.net

lunedì 11 novembre 2013

Parmitano torna a casa e la sua lettera d'amore per il pianeta Terra

Oggi 11 novembre si è conclusa l'avventura nello spazio dell'astronauta italiano Luca Parmitano, dopo aver passato 166 giorni nella Stazione Spaziale Internazionale.
La navetta russa Soyuz è atterrata in Kazakistan verso le 3.00 di notte, riportando a terra, oltre all'italiano, anche il comandante russo Fyodor Yurchikhin, l'americana Karen Nyberg e la famosa torcia olimpica dei giochi invernali di Sochi 2014.
Parmitano è apparso sorridente e felice, durante l'uscita dalla navicella, ed entrerà nella storia per esser stato il primo italiano ad effettuare ben due passeggiate spaziali.


In questi ultimi mesi è stato sempre in contatto con i suoi fans, regalando magnifiche immagini del pianeta e soprattutto della sua Sicilia vista dallo spazio.
Inoltre, prima del rientro a casa, ha dedicato una lunga lettera d'amore al pianeta Terra:
"I miei occhi accarezzano amorevolmente la sua pelle dalle sconfinate e magnifiche tonalità.
Quante volte con lo sguardo ne ho esplorato i confini, di un azzurro indescrivibile, mentre l'alba ne immortalava le curve, delineate perfettamente dalla luminescenza delle nubi mesosferiche, splendide, cangianti: il colore di una pazienza senza tempo e infinita. 
Osservo nel silenzio della mia postazione: so che il suo cuore pulsa invisibile, e scorgo la linfa vitale scorrere nelle infinite vene che attraversano le sue terre, alimentate e protette dalle nubi, che la ricoprono come il manto di una vergine vestale. 
Il suo respiro ha il ritmo calmo ed eterno delle maree, la grandezza delle onde oceaniche, la potenza dei venti che spazzano in un soffio le sabbie di cento deserti, le cime di mille montagne.
Fra poche ore, tutto questo sara' un ricordo.
La mia astronave mi attende, per adesso quieta e buia, ma presto teatro dinamico e drammatico del mio rientro a terra.
Tutto quel che ha un inizio, deve necessariamente finire: una meravigliosa fragilità che rende ogni esperienza unica, e per questo ancora più preziosa. 
Adesso, però, cerco ancora di riempirmi gli occhi, la mente e il cuore di colori, di sfumature, sensazioni.
Perché restino con me, che ne possa testimoniare. 
Le terre emerse si confondono l'una nell'altra, i confini, arbitrari e immaginari, del tutto inesistenti da qui, mentre le osservo dalla Cupola.
Osservo le terre degli uomini.
Dalla Terra, guardando verso il cielo e le stelle, ne ho sempre sentito l'attrazione irresistibile, ho incoraggiato la mente a perdersi verso l'infinito e l'ignoto.
E' la nostra natura, il gene di Ulisse.
Ma anche Ulisse, dopo tanto viaggiare, torna a Itaca: e a lungo sogna la sua isola. 
Se fossi nato tra gli spazi dell'impenetrabile nero interstellare, se avessi passato tutta la mia vita viaggiando lontano dal nostro mondo, osserverei con lo stesso sguardo ammirato che ho adesso le sue acque azzurre, i suoi continenti così variegati.
Ogni alba e ogni tramonto mi regalerebbero lo stesso stupore atavico.
E sognerei di sprofondare i piedi nelle sue sabbie calde, di sentire il gelido abbraccio delle sue nevi, e la carezza salmastra delle brezze che dal mare si spingono verso la terra.
Mi chiederei cosa si prova a immergersi nelle sue acque, a scaldarsi al calore del suo sole.
Ma sono fortunato: io sono nato lì.
Quello è il mio pianeta. Quella è casa mia".

giovedì 7 novembre 2013

WISE: nuova immagine della Nebulosa Testa di Strega

Alcuni giorni fa in tutto il mondo si è festeggiato Halloween e la Nasa ha deciso di partecipare pubblicando una immagine della famosa Nebulosa Testa di Strega (IC 2118), ottenuta dal telescopio ad infrarossi WISE.
E' situata nella parte settentrionale della Costellazione di Eridano, tra le stelle β Eridani e Rigel, ad una distanza di 685 anni luce da noi.
Si tratta di una nebulosa a riflessione ovvero nubi di polvere che riflettono la luce di stelle vicine ed in questo caso IC 2118 riflette soprattutto la luce della stella Rigel.

Credit: NASA/JPL
E' ricca di stelle giovani, la cui formazione avviene all'interno di nubi di gas d'idrogeno e polvere che non permettono alla nebulosa di essere osservata nella lunghezza ottica visibile ai nostri occhi.
Perciò gli astronomi hanno utilizzato gli occhi infrarossi del WISE mostrando una nuova visione della Nebulosa Testa di Strega, che appartiene al Grande Complesso Molecolare di Orione costituito da piccole e grandi nebulose.
fonte: www.link2universe.net & it.wikipedia org

mercoledì 6 novembre 2013

Nube di Smith e il suo futuro scontro con la Via Lattea

Novità interessanti arrivano da una enorme nube di gas di idrogeno, individuata tramite i radiotelescopi della VLA ed il GBT (Green Bank Telescope).
Secondo gli scienziati questa nube, chiamata Nube di Smith, entrerà in collisione con la Via Lattea e misteriosamente riuscirà a sopravvivere, grazie ad uno scudo magnetico interno.

Credit: NRAO
Appartiene alle famose nubi ad alta velocità HCV e sta viaggiando verso la nostra galassia a 241 km/sec, il cui impatto è previsto tra 30 milioni di anni, quando esploderà in una intensa formazione stellare.
Ciò accadrà se riuscirà a sopravvivere durante l'ingresso nella galassia attraverso il suo alone, ovvero una bolla di gas ionizzato caldo che circonda la Via Lattea proprio come l'atmosfera attorno alla Terra.
Gli scienziati hanno cercato di capire come le HCV sopravvivessero all'impatto e, dopo varie analisi e studi, hanno trovato la risposta: campo magnetico interno, la cui nascita ed evoluzione rimane ancora un mistero per gli astronomi.
fonte: www.link2universe.net

martedì 5 novembre 2013

India: successo per la missione marziana MOM

Oggi 5 novembre alle ore 10.00 è partito, dalla base di Sriharikota, il razzo Polar Satellite Launch Vehicle, per portare in orbita terrestre la sonda Mars Orbiter Mission (MOM), conosciuta meglio con il nome di Mangalyaan.
E' un giorno di festa per l'India che ha visto partire con successo la prima missione spaziale indiana per Marte.
La navicella resterà in orbita terrestre per 25 giorni, in modo da acquistare abbastanza velocità per sfuggire alla gravità terrestre e dirigersi poi verso il pianeta rosso, il cui arrivo è previsto per il 24 settembre 2014.
Una volta entrata nell'orbita marziana, la sonda studierà l'atmosfera e la mineralogia del pianeta, sperando di trovare anche delle tracce di metano.
Inoltre questa missione indiana entrerà nella storia per aver avuto un basso costo, pari a 55 milioni di euro, e ciò preoccupa molti esperti, non indiani, riguardo il successo della missione.
Il presidente dell'Organizzazione Indiana per lo Spazio e la Ricerca, K. Radhakrishnan, ha dichiarato:
"Non sottovalutate questa missione solo per il suo basso costo di realizzazione perchè questa scelta è stata fatta seguendo il principio indiano Jugaad, che consiste nel trovare la soluzione più conveniente possibile.
Abbiamo lavorato molto per questa missione marziana e chiedo a tutti di avere solo un po' più di fiducia nei confronti dell'agenzia spaziale indiana".

lunedì 4 novembre 2013

ALMA svela la vera forma della Nebulosa Boomerang

L'ALMA continua a sorprendere gli scienziati per la sua enorme potenza.
E' riuscita a risolvere il mistero della forma della Nebulosa Boomerang, situata nella costellazione del Centauro ad una distanza di 5000 anni luce dalla Terra.
Questa nebulosa è la regione più fredda dell'Universo conosciuto, con una temperatura che si aggira ai -272,22°C, e da diversi anni gli astronomi non riescono ad intuire la sua reale forma.
Inizialmente si pensava avesse una forma simile ad un boomerang, poi le osservazioni dell'Hubble Space Telescope mostrarono una figura simile ad un papillon ed infine, con l'utilizzo del potente ALMA, gli astronomi hanno potuto osservare, per la prima volta, la sua vera forma, che somiglia ad un fantasma.

Credit:NRAO/ALMA
La Nebulosa Boomerang è una giovane nebulosa planetaria, ovvero nebulose formate nell'ultima fase di vita delle stelle che stanno perdendo gli strati più esterni.
Alla fine di ciò al centro rimane una nana bianca che emette radiazione ultravioletta, irradiando poi il gas intorno facendolo brillare.
La nebulosa che stiamo analizzando, invece, si trova attualmente ad uno stadio precedente a tutto ciò, chiamato pre-planetario.
In questo stadio la stella non sta ancora emettendo radiazione per illuminare e riscaldare nubi di gas e polvere situati attorno ad essa.
Perciò la nebulosa viene vista solo per via della luce stellare che viene riflessa dalla polvere.
Gli scienziati hanno dichiarato che lo studio di questa particolare nebulosa servirà a comprendere meglio la morte delle stelle e la nascita delle nebulose planetarie.
fonte: www.link2universe.net
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