domenica 28 dicembre 2014

James Bedford: il primo uomo ibernato e la criopreservazione

L'ibernazione è un tema che nel cinema è stato più volte affrontato, come nelle pellicole cinematografiche Amore Per Sempre e Demolition Man, ma il pubblico l'ha sempre situato nella categoria di fantascienza.
Per alcuni scienziati, invece, l'ibernazione è un qualcosa di reale che può avvenire e che è già iniziato diversi decenni fa, precisamente negli anni '60, quando venne sia promosso il congelamento umano sia fondata la prima società di ibernazione e di crionica, la Cryonics Society di New York.
Con il termine crionica si fa riferimento alla conservazione a basse temperature sia di uomini che animali che la medicina attuale non riesce a tenere in vita, con la speranza che in futuro sia possibile ripristinare le loro funzioni vitali e quindi curarli.
La conservazione di un corpo viene realizzato soprattutto con l'utilizzo di una sostanza, detta crioprotettore, che protegge i tessuti biologici dai danni da congelamento, ovvero i danni dovuti alla formazione del ghiaccio.
Inoltre la criopreservazione si basa anche sull'ipotesi di poter conservare la memoria, la personalità e l'identità di un paziente, senza causare danni alle strutture cerebrali che si occupano della conservazione della memoria.
Questo processo, conosciuto meglio come ibernazione, si sta diffondendo sempre più nel mondo: infatti il numero di persone che sta prendendo questa strada dopo la morte sta registrando una forte crescita, arrivando anche a pagare dai 28mila ai 150mila euro.
Il protagonista indiscusso di tutto questo è il professor di psicologia James Bedford, ovvero il primo uomo ibernato, il 12 gennaio del 1967, all'età di 73 anni.


La sua criopreservazione venne affidata alla Cryonics Society della California, ma alla scomparsa di quest'ultima, l'uomo venne trasferito nel 1991 in una nuova criocapsula della società Alcor: gli operatori che si occuparono del trasferimento affermarono che i cubetti di ghiaccio, usati nel 1967, erano completamente intatti e ciò dimostrava che non si erano mai scongelati e che quindi il corpo di Bedford non si era deteriorato.
Concludendo si può dire che James Bedford è entrato sicuramente nella storia e al suo risveglio (chissà quando e se accadrà) si accorgerà di quanto l'umanità sia andata avanti rispetto al 1967, ovvero l'uomo sulla Luna, internet, i cellulari e i pc, la guerra fredda o l'attentato alle Torri Gemelle.
fonte: it.wikipedia.org & estropico.blogspot.it

Ufo a forma di sigaro avvistato dal telescopio di Mauna Kea

L'isola di Hawaii è uno dei posti più belli del mondo e negli ultimi giorni ha fatto parlare di sè, non per qualcosa riguardante il turismo, ma per un probabile avvistamento ufo.
Nell'isola è presente il vulcano Mauna Kea che, grazie alla sua altitudine e  alla sua posizione isolata, rappresenta uno dei posti favorevoli per l'osservazione astronomica.
Infatti sulla sua sommità si trova un osservatorio che comprende numerosi telescopi, come il Subaru Telescope o i telescopi Keck.
Grazie alla registrazione effettuata da uno di questi strumenti, lunedì 14 dicembre alle ore 03.55 è stato filmato un ufo a forma di sigaro, mentre attraversa il cielo ad alta velocità:


Il video, presente nel sito dell'osservatorio CFH (Canada-Francia-Hawaii Telescope), è stato analizzato da numerosi esperti e ci sono varie ipotesi riguardo la natura dell'oggetto: alcuni pensano sia un detrito spaziale, mentre altri escludono l'ipotesi di un aereo.
Altri, invece, lo hanno classificato direttamente come ufo sia per la sua forma (oggetto cilindrico lungo e sottile) sia per la sua forte velocità; quale sarà la verità?
Si tratta di un video reale oppure è stato manomesso da qualcuno che si è divertito ad introdurre un ufo, proprio nella zona di cielo libera da nuvole?
fonte: www.segnidalcielo.it

martedì 23 dicembre 2014

Cosmos: l'età della Terra di Clair Patterson

Nelle diverse puntate di Cosmos-Odissea nello spazio sono state raccontate molte scoperte ed invenzioni di diversi scienziati.
Uno molto importante di cui non si parla molto è stato il geochimico statunitense Clair Patterson, il primo scienziato ad aver calcolato l'età della Terra.
Prima di descrivere la sua scoperta, però, bisogna sapere che l'origine del Sistema Solare è contenuta negli asteroidi ed è proprio attraverso l'analisi di questi che è possibile calcolare l'età del nostro pianeta.
Infatti, analizzando un meteorite, possiamo trovare atomi radioattivi di uranio che, attraverso il loro decadimento radioattivo, si trasformano in torio; quest'ultimo, a causa della sua instabilità, diventa protoattinio e, dopo diverse trasmutazioni nucleari, raggiunge il prodotto stabile del decadimento, ovvero un atomo di piombo.
Quindi, conoscendo la porzione di uranio trasformata in piombo, o meglio il tasso di decadimento dell'uranio, è possibile calcolare l'età di un meteorite che di fatto è la stessa della Terra.
Questo processo chimico servì molto a Patterson nel 1947 quando il fisico Harrison Brown gli offrì un importante lavoro: misurare la quantità di piombo nei zirconi, ovvero cristalli molto resistenti e antichi costituiti da poche parti per milione di uranio che, a causa del decadimento, forma il piombo.
Patterson si mise subito al lavoro: immediatamente si accorse che le quantità di piombo misurate variavano continuamente, mentre ciò non accadeva per le quantità di uranio, calcolate, invece, dal collega George Tilton.


Il geochimico pensò che ciò dipendesse o da precedenti esperimenti effettuati con il piombo nello stesso laboratorio o dall'alta presenza dell'elemento chimico nell'atmosfera terrestre.
Fatte queste considerazioni, iniziò ad eliminare nel laboratorio ogni traccia di piombo, ma i risultati non cambiarono.
La svolta arrivò quando Braun, trasferitosi al California Institute Of Technology in Pasadena, offrì a Patterson un nuovo laboratorio ultrapulito in cui effettuò le sue prime misurazioni di una roccia già datata.
Subito dopo provò con un meteorite, portandolo in una famosa struttura di ricerca in cui era stato appena attivato lo spettrometro di massa più potente del mondo.
Una volta inserito il suo campione, Patterson misurò la quantità di piombo ed uranio e i risultati finali affermarono che la Terra aveva ben 4,5 miliardi di anni.
Come funziona lo spettrometro di massa?
Tramite l'utilizzo di magneti, lo strumento separa gli elementi all'interno di un campione in modo da misurarne la quantità di ognuno.

sabato 20 dicembre 2014

Le stelle calde e fredde dell'ammasso stellare Messier 47

La camera Wide Field Imager (WFI) dell'ESO ha fornito agli astronomi una nuova immagine dell'ammasso stellare aperto Messier 47, situato nella costellazione della Poppa ad una distanza di 1600 anni luce dalla Terra.
Con il termine ammasso stellare aperto si intende un gruppo di stelle nate insieme da una nube molecolare gigante e rimaste unite dalla reciproca attrazione gravitazionale.
Scoperto per la prima volta nel 1664 dall'architetto e astronomo italiano Giovanni Battista Hodierna, Messier 47 non è molto popolato, nel senso che in una regione di 12 anni luce presenta una cinquantina di stelle a differenza delle migliaia di stelle che presentano, invece, altri oggetti simili.

Credit: ESO
In questa immagine si possono notare sia brillanti stelle blu molto calde sia giganti rosse molto più vecchie e fredde di quelle di color bluastro.
Queste relazioni che ci sono tra temperatura, colore e luminosità sono rappresentate attraverso la curva di Planck che non serve soltanto ad intuire l'età di una stella.
Infatti lo studio dettagliato del colore stellare attraverso la spettroscopia ci fornisce molte più informazioni, come la velocità di rotazione stellare o la composizione chimica di una stella.
fonte: www.eso.org & it.wikipedia.org

martedì 16 dicembre 2014

Hubble: 100 nebulose planetarie riunite in una sola immagine

L'Hubble Space Telescope è stato uno dei pochi telescopi che ha fotografato numerose nebulose planetarie nello spazio, fornendo agli scienziati, non solo immagini spettacolari, ma anche dati e informazioni su questi misteriosi oggetti cosmici.
Con il termine nebulosa planetaria si indica una nebulosa a emissione che si origina quando viene espulso il gas ionizzato degli strati più esterni di una gigante rossa.
Questo termine, adottato per la prima volta nel 1780 dall'astronomo William Herschel, non è molto appropriato perchè non ha nulla a che fare con i pianeti e, nonostante questo, gli scienziati continuano ad utilizzarlo, senza aver mai pensato ad una modifica successiva.
Negli ultimi mesi Judy Schmidt, astrofotografa che si occupa del montaggio delle foto dell'Hubble, ha lavorato ad un progetto interessante ed il risultato è stato sorprendente: in una sola immagine ha riunito 100 nebulose planetarie che si trovano nella nostra galassia, la Via Lattea.

Credit: NASA/ESA/Judy Schmidt
Osservando l'immagine si possono notare numerose nebulose famose, come Nebulosa Elica, Nebulosa Clessidra, Nebulosa Eschimese, NGC 5189, Nebulosa Farfalla e M57.
fonte: it.wikipedia.org & www.link2universe.net

giovedì 11 dicembre 2014

Misteriosi segnali provenienti dalla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko

Lo scorso 12 novembre è stato un giorno importante per l'Agenzia Spaziale Europea quando il lander Philae è riuscito ad atterrare senza problemi sulla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko.
In questi giorni, però, la missione sta facendo parlare di sè per altro: l'Esa ha rilasciato una dichiarazione in cui ammette di aver ascoltato, alcuni giorni prima dell'atterraggio del lander, misteriosi segnali provenienti dalla cometa:
"La cometa sembra emettere un canto sottoforma di oscillazioni nel campo magnetico intorno a 67P/Churyumov-Gerasimenko.
Queste oscillazioni sono al di sotto dell'udito umano e, per renderle udibili, abbiamo dovuto aumentare il volume della registrazione".
Queste dichiarazioni non hanno convinto pienamente gli ufologi, soprattutto quando l'agenzia spaziale ha spiegato in modo scientifico il fenomeno: il suono sarebbe prodotto dal rilascio di particelle neutre nello spazio che si caricherebbero elettricamente grazie al processo di ionizzazione.


Subito dopo, però, gli ufologi sono intervenuti, soprattutto il ricercatore Ufo Scott Waring, le cui dichiarazioni e teorie sono state pubblicate su The Inquisitor News:
"Il vero obiettivo della missione Rosetta è quella di scoprire l'origine di questi segnali che la Nasa riceve da ben 20 anni.
Secondo me si tratta di un codice, o meglio di una comunicazione tra varie razze aliene; probabilmente è il loro modo di comunicare e noi abbiamo bisogno di comprendere i loro messaggi".
fonte: www.segnidalcielo.it

mercoledì 3 dicembre 2014

Hayabusa 2: inizia il viaggio della sonda verso l'asteroide 1999 JU3

Dopo diversi rinvii a causa del maltempo, oggi 3 dicembre da Tanegashima (Giappone) l'agenzia spaziale giapponese ha lanciato con successo nello spazio la sonda Hayabusa 2.
L'obiettivo di questa missione sarà quello di raccogliere molti campioni del suolo di un asteroide di diametro di 900 m, chiamato 1999 JU3.
Quando la sonda raggiungerà l'asteroide nel 2018, farà atterrare sul suolo del corpo spaziale vari rover: il più importante tra questi, di peso pari a 10 kg, si muoverà grazie ad una molla che gli permetterà di compiere diversi salti, mentre gli altri rover più piccoli cercheranno di raccogliere dei campioni.
Una volta raggiunto l'obiettivo, la sonda ritornerà sulla Terra nel 2020 per riportare indietro tutti i dati raccolti: questo materiale aiuterà gli scienziati a comprendere la nascita del Sistema Solare, i cui pianeti rocciosi si sono formati proprio dallo scontro tra asteroidi molto simili a 1999 JU3.
fonte: www.focus.it

lunedì 1 dicembre 2014

Texas: avvistata una flotta di ufo a Pasadena

Dicembre è arrivato, ma Novembre è stato un mese importante per l'ufologia perchè si sono verificati numerosi avvistamenti ufo in varie parti del mondo.
Uno molto interessante e non ancora trattato è quello avvenuto lo scorso 8 novembre a Pasadena (Texas) dove una persona ha ripreso con il proprio cellulare un'enorme flotta di oggetti volanti non identificati, apparsi in pieno giorno.
Ecco il video:


Ecco ciò che ha dichiarato il testimone:
"Erano le 12.00 e, mentre aspettavo il verde del semaforo, ho osservato il cielo e ho notato l'apparizione improvvisa di diversi oggetti volanti completamente fermi.
La mia curiosità mi ha spinto a fermarmi in un parcheggio per filmare l'avvistamento con il mio cellulare: potevo contare ben 50 di questi oggetti, ma in una frazione di secondo sono poi scomparsi dalla mia vista".
fonte: www.segnidalcielo.it

giovedì 27 novembre 2014

ESO: le numerose stelle brillanti dell'ammasso NGC 3532

Il telescopio dell'ESO ha fornito una nuova immagine spettacolare dell'Universo in cui è possibile osservare l'ammasso stellare aperto NGC 3532, situato nella costellazione della Carena ad una distanza di 1300 anni luce da noi.
Questo ammasso è conosciuto anche come l'ammasso del Pozzo dei Desideri perchè ricorda un gruppo di monete d'argento lanciate in un pozzo ed è così brillante che può essere visto facilmente ad occhio nudo dall'emisfero australe.

Credit: ESO/G. Beccari
Scoperto nel 1752 dall'astronomo francese Nicolas Louis de Lacaille, NGC 3532 copre nel cielo un'area pari al doppio della Luna piena e la sua età si aggira attorno ai 300 milioni di anni.
Nell'immagine si possono notare le stelle di massa moderata di colore blu-bianco e quelle un po' più massicce che, esaurendo la loro fornitura d'idrogeno, si sono trasformate in giganti rosse.
fonte: www.eso.org

martedì 25 novembre 2014

Scienziati trovano pietra con microchip di 250 milioni di anni fa

Ancora oggi non è chiaro all'uomo come sia nata la vita sulla Terra, o meglio ci sono varie ipotesi sull'origine dell'umanità che ancora non ci convincono.
Intanto, però, un pescatore della città russa di Labinsk (regione Krasnodar), Victor Morozov, ha scoperto una pietra molto particolare che conteneva al suo interno un microchip di ben 250 milioni di anni fa.
Come è possibile e a chi appartiene questo oggetto?


Un gruppo di scienziati russi si è messo subito ad indagare e ha dato le seguenti conclusioni: il microchip non può essere associato alle invenzioni dell'uomo e potrebbe appartenere ad una passata civiltà avanzata, che ha vissuto sul nostro pianeta milioni di anni fa e che era così evoluta da poter sviluppare un oggetto tecnologico, come il microchip.
In attesa di ulteriori conferme, gli scienziati russi proseguiranno le loro ricerche per trovare nuove prove su questa antica civiltà.
fonte: www.segnidalcielo.it

sabato 22 novembre 2014

La prima italiana nello spazio, Samantha Cristoforetti, si prepara al lancio

Credit:@AstroSamantha
Dopo l'avventura nello spazio dell'astronauta italiano Luca Parmitano, domani sera alle ore 22.00 in Kazakistan verrà effettuato il lancio del veicolo Soyuz che porterà nuovi astronauti nella Stazione Spaziale Internazionale, tra cui la prima donna italiana negli equipaggi dell'Agenzia Spaziale Italiana, Samantha Cristoforetti.
La missione, nominata Futura, durerà circa sei mesi e avrà come obiettivo quello di effettuare esperimenti sulla fisiologia umana e stampare oggetti 3D in assenza di peso, in modo da produrre nella stazione pezzi di ricambio per ISS, senza dipendere dagli invii provenienti dal nostro pianeta.
Intanto Cristoforetti sta postando diverso materiale sul suo profilo Twitter, @AstroSamantha, per condividere con i suoi fan le emozioni che sta provando prima dell'inizio della sua missione.
Per esempio questa mattina ha pubblicato il seguente post:
"Firmare qualunque cosa è parte della preparazione al lancio", aggiungendo anche un'immagine di lei che pone il suo autografo vicino a quello di tutti gli altri astronauti passati da lì prima di lei.
fonte: www.quotidiano.net

giovedì 20 novembre 2014

Sfere di luce avvistate a Phoenix

Lo scorso 7 novembre è stato registrato in Arizona, precisamente nella città di Phoenix, un nuovo avvistamento ufo.
Un testimone ha notato nel cielo diverse sfere di luce molto probabilmente appartenenti ad un velivolo, inizialmente immobile, che ha effettuato successivamente numerose rotazioni su se stesso.
Ecco il video:


Il testimone ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:
"Mi stavo recando a Tucson per assistere ad una partita di basket fino a quando ho notato alcune sfere luminose nel cielo.
Queste luci erano completamente immobili e avevano un colore chiaro: così ho deciso di filmare ciò che vedevo e subito dopo ho notato diversi elicotteri che cercavano di avvicinarsi a queste luci per controllare la situazione.
L'avvistamento è durato circa 30 minuti fino a quando le sfere luminose si sono dirette verso nord per poi scomparire nel nulla".
fonte: www.segnidalcielo.it

lunedì 17 novembre 2014

Cassini ottiene nuove immagini spettacolari su Saturno e le sue lune

Credit:NASA/JPL/Cassini/Ian Regan
La missione Cassini continua a fornire agli scienziati numerosi dati e immagini di Saturno e dei suoi satelliti.
Questa sonda spaziale è stata la prima ad entrare nell'orbita di Saturno (il sesto pianeta del Sistema Solare in ordine di distanza dal Sole), avvenuta ben 10 anni fa, precisamente l'1 luglio 2004.
E da allora la sonda non si è più fermata: ha studiato in dettaglio l'atmosfera e gli anelli di Saturno e ha raccolto numerosi dati sui vari satelliti del pianeta che attualmente sono 62.
Ecco le ultime immagini ottenute e inviate agli scienziati:

Sopra Saturno è presente il satellite Dione.
Credit: NASA/JPL-Caltech/SSI./Jason Major
In primo piano Dione mentre sullo sfondo Titano.
Credit: NASA/JPL/Gordan Ugarkovic
Questo è il satellite Epimeteo. Credit: NASA/JPL
Altre due lune di Saturno: a sinistra Pandora e al
suo fianco AtlasCredit: NASA/JPL/Cassini
Il piccolo corpo in basso è Epimeteo e al di sopra
la luna ReaCredit: NASA/JPL/Gordan Ugarkovic
Qui ci sono tre satelliti: in alto a sinistra Iperione, al centro
Teti e in basso a sinistra PrometeoCredit: NASA/JPL/
Caltech

Nei prossimi anni Cassini si avvicinerà maggiormente agli anelli di Saturno, oltre a viaggiare tra le orbite di Titano ed Encelado.
fonte: www.link2universe.net & it.wikipedia.org

giovedì 13 novembre 2014

Google: un doodle per la missione spaziale Rosetta

Ieri 12 novembre è stato un giorno importante per l'Esa: per la prima volta una missione spaziale è atterrata su una cometa.
Si tratta della missione Rosetta che, ieri pomeriggio verso le 17.00, è riuscita a far atterrare il lander Philae sulla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko, senza subire danni.
Oggi 13 novembre, invece, Google ha voluto regalare alla missione un doodle che entrerà nella storia:


Sull'homepage del motore di ricerca possiamo notare la parola Google scritta con una grafica diversa e con la seconda O sostituita dal lander Philae.
Già da oggi il lander inizierà a raccogliere dati sulla cometa per studiare la struttura e la composizione del suo nucleo, continuando così fino a marzo 2015.
I problemi, però, arriveranno quando 67P/Churyumov-Gerasimenko si avvicinerà sempre più al Sole, dando inizio ad una serie di getti di gas che potrebbero danneggiare Philae.

mercoledì 12 novembre 2014

New Horizons: immagine del satellite di Plutone, Idra

L'anno 2015 sarà l'anno della missione spaziale New Horizons che, dopo 9 anni di viaggio, raggiungerà il pianeta nano Plutone per studiare la sua morfologia e geologia, oltre ad analizzare i suoi satelliti, Caronte, Stige, Notte, Cerbero e Idra.
Periodicamente gli strumenti della sonda vengono riaccesi per verificare il loro funzionamento e, durante questo test effettuato lo scorso luglio, gli astronomi sono riusciti a fotografare il satellite Idra, scoperto nel 2005 dopo l'analisi di fotografie scattate dall'Hubble Space Telescope.
Queste immagini sono state ottenute osservando Idra il 18 ed il 20 luglio, quando la sonda si trovava a 430 milioni di km da Plutone.

Credit: NASA/JHUAPL
Nella foto la luce situata al centro è proprio Plutone, mentre al di sopra di esso c'è un piccolo puntino luminoso, Idra, che si sposta tra il 18 e il 20 luglio 2014.
Lo scienziato John Spencer del team scientifico del Southwest Research Institute ha dichiarato:
"Siamo felici di vedere che la nostra camera funziona ancora bene e che è riuscita a fotografare questo satellite ancora sconosciuto per noi.
La missione New Horizons ci aiuterà a comprendere meglio come funziona il sistema di Plutone".
fonte: www.link2universe.net

lunedì 10 novembre 2014

Hubble: meravigliosa immagine della galassia lenticolare NGC 4526

L'Hubble Space Telescope ha ottenuto una immagine spettacolare della galassia NGC 4526 situata nell'Ammasso della Vergine e scoperta nel 1784 da William Herschel.
NGC 4526 appartiene alle galassie lenticolari, ovvero quelle che presentano una ridotta attività di formazione stellare e quindi costituite soprattutto da stelle vecchie.

Credit: NASA/ESA/ Judy Schmidt
Nell'immagine si possono notare i dettagli delle braccia più esterne molto ricche di polvere, mentre al centro è presente un gigantesco buco nero supermassiccio con una massa pari a 450 milioni di masse solari.
Inoltre questo tipo di galassie presentano al loro centro dischi di gas con una rotazione molto rapida e quello di NGC 4526 ha una velocità di circa 250 km/sec.
fonte: www.link2universe.net & it.wikipedia.org

giovedì 6 novembre 2014

Sfere luminose avvistate a San Jose

Un particolare caso di avvistamento ufo è stato registrato nella sera dello scorso 2 novembre a San Jose (California).
Il testimone, dopo aver notato delle strane sfere luminose nel cielo, ha iniziato a filmare tutto con una web-cam, mostrandoci la presenza di diverse sfere di luce che si muovevano in maniera casuale e che comparivano dal nulla.
Ecco il lungo video dell'avvistamento:


fonte: www.segnidalcielo.it

lunedì 3 novembre 2014

PhotoMath: l'app per risolvere equazioni con una foto

Avete problemi in matematica? Non sapete effettuare delle operazioni tra frazioni? Non riuscite a risolvere una equazione?
Ecco la soluzione: PhotoMath. Si tratta di una applicazione che riguarda il mondo della matematica e che, per ora, è disponibile per WindowsPhone ed iOS, ma nel 2015 arriverà una versione anche per Android.
Questa app ha sorpreso tutti, poichè, attraverso l'utilizzo di una fotocamera e di una calcolatrice complessa, riesce a fornirci in poco tempo il risultato di un problema o di una equazione.
E non è tutto perchè PhotoMath è in grado anche di mostrarci lo svolgimento del problema, aiutandoci a comprendere meglio il mondo della matematica.
Ecco un breve video di presentazione:


fonte: www.link2universe.net

mercoledì 29 ottobre 2014

Esploso Antares: distrutto il carico destinato alla Stazione Spaziale Internazionale

Ieri sera alle ore 23.22 in Virginia si è verificato un incidente che ha fatto in pochi minuti il giro del mondo: si tratta dell'esplosione del razzo vettore Antares dell'Orbital Sciences Corporation, mentre partiva dalla piattaforma di lancio.
L'obiettivo della missione di Antares era quella di portare alla Stazione Spaziale Internazionale un carico di viveri, attrezzature e acqua per gli astronauti.
Per il razzo si trattava del suo quarto lancio e fino ad ora, durante le sue partenze, non si erano mai verificati problemi.
Ecco il video:


Dalle immagini possiamo notare come, già pochi secondi dopo la partenza, Antares abbia modificato la sua traiettoria, per poi esplodere e ricadere a terra, provocando una esplosione ancora più grande.
Vedendo le fiamme, gli scienziati hanno subito pensato che il personale del centro spaziale fosse in pericolo, ma subito dopo hanno tranquillizzato la stampa, affermando che non c'era nessun ferito e che avevano registrato solo alcuni danni alle strutture della rampa di lancio.
In attesa di un comunicato ufficiale da parte dell'Orbital Sciences Corporation, è stato confermato che un nuovo carico è già in fase di preparazione e che verrà consegnato all'ISS grazie ad un lancio russo previsto nei prossimi giorni.
fonte: www.lastampa.it

lunedì 27 ottobre 2014

Lucy: il cervello umano e le sue potenzialità

In attesa di vedere al cinema tra un paio di settimane il nuovo film di fantascienza, Interstellar, voglio consigliarvi oggi un film che mi ha conquistato in pochi minuti di visione.
Sto parlando di Lucy, il nuovo lavoro del regista francese Luc Besson, reso famoso dai suoi passati progetti, come Leon, Il Quinto Elemento e Giovanna D'Arco.
Uscito nei cinema italiani lo scorso 25 settembre, Lucy ha una durata di soli 90 minuti e nel cast troviamo nomi importanti, come Scarlett Johansson, Morgan Freeman e Choi Min-sik.
Questa pellicola di azione e fantascienza mi ha colpito perchè tratta il tema del cervello umano e delle sue potenzialità, di cui noi ne utilizziamo attualmente solo il 10%.
Nel film Freeman interpreta uno scienziato che rende pubbliche le sue ipotesi riguardo a cosa accadrebbe e a cosa saremmo in grado di fare se facessimo lavorare al massimo il nostro cervello.
Nel frattempo, però, in Taiwan una donna, Lucy, viene a contatto con una droga di CPH4, una molecola che in realtà viene prodotta dalle donne al sesto mese di gravidanza e considerata fondamentale per la crescita del bimbo.
Questa sostanza, però, trasforma la donna nell'essere umano più intelligente del pianeta, o meglio l'unica che utilizza il 100% del suo cervello.
Sicuramente una delle scene più importanti è presente nel finale quando Lucy decide di condividere tutto il suo sapere con gli scienziati: da qui parte una serie di immagini che mostra l'intera vita, non solo dell'umanità, ma di tutti gli esseri viventi sulla Terra, per poi passare alla formazione del nostro pianeta, della nostra galassia fino ad arrivare alla grande esplosione, Big Bang, in cui tutto ha avuto inizio.
Ecco il trailer:

giovedì 23 ottobre 2014

Rosetta: foto di 67P/Churyumov-Gerasimenko da una distanza di 7,8 km

La sonda Rosetta sorprende sempre più gli scienziati con le nuove immagini che sta ottenendo riguardo la cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko.
Da quando è entrata in orbita attorno a questo corpo, sta fornendo in modo continuo tantissimi dati e l'ultimo materiale arrivato riguarda una serie di immagini ottenute, lo scorso 18 ottobre, ad una distanza dalla cometa di soli 7,8 km.

Credit: ESA
Credit: ESA
Credit: ESA 
Credit: ESA
Fra un paio di settimane, precisamente il 12 novembre, la missione proseguirà con il lander Philae che, una volta atterrato su 67P/Churyumov-Gerasimenko, inizierà a fare le sue analisi per comprendere meglio l'evoluzione del Sistema Solare.
fonte: www.link2universe.net

martedì 21 ottobre 2014

Osservata la nascita di una galassia massiccia, distante 11 miliardi di anni luce da noi

Grande risultato è stato raggiunto dagli astronomi grazie all'utilizzo di più strumenti, come l'Hubble Space Telescope, lo Spitzer Space Telescope, l'Herschel Space Observatory ed il Keck Observatory.
Questa collaborazione ha permesso agli astronomi di osservare, per la prima volta, le prime fasi di nascita di una galassia massiccia, distante da noi ben 11 miliardi di anni luce.

Credit: NASA/ESA/E. Nelson (Yale University)
Nell'immagine possiamo notare il nucleo galattico GOODS-N-774, nominato dagli scienziati Sparky.
Questo oggetto astronomico è stato inserito nella categoria delle grandi galassie ellittiche, famose per contenere numerose stelle vecchie, oltre a presentare una forma sferica o ovale.
Gli scienziati affermano che questi rari oggetti iniziano la loro formazione da un enorme nucleo stellare: infatti nascono dall'interno per poi continuare la loro espansione verso l'esterno.
fonte: www.link2universe.net

domenica 19 ottobre 2014

Jellyfish Barge: la futura coltivazione in mare su serre galleggianti

Venerdì 31 ottobre il direttore del Laboratorio Internazionale di Neurobiologia Vegetale dell'Università di Firenze, Stefano Mancuso, presenterà al pubblico un progetto interessante chiamato Jellyfish Barge.
Si tratta in parole povere di una serra che galleggia sul mare e che servirà in futuro per far fronte alla scarsità di alcune risorse, come la terra coltivabile e l'acqua dolce.
Questo sistema, di 9,5 metri per 9,5 e 3,5 metri di altezza, permette di produrre giorno per giorno 200 litri di acqua dolce e una quantità di alimenti sufficiente a sfamare due persone.


Ecco una sintesi dell'intervista di Mancuso:
"Nel 2050 la popolazione aumenterà così tanto che la terra non ci basterà più ed il consumo attuale di acqua dolce, pari al 70%, dovrà ridursi notevolmente nei prossimi anni.
Questi sono alcuni motivi per cui l'uomo deve trovare soluzioni alternative e una di queste è proprio Jellyfish Barge.
Questo sistema ci aiuterà a produrre alimenti senza utilizzare il suolo e acqua dolce, visto che la serra poggia su una zattera di legno ancorata in mare e, per nutrire le piante, dissala l'acqua marina.
Ciò viene fatto attraverso un sistema di vasche chiuse che effettuano l'evaporazione dell'acqua: successivamente questo vapore viene condensato in serbatoi subacquei, ottenendo infine acqua dolce.
Quest'acqua, però, deve possedere alcuni sali utili alle piante che vengono poi aggiunti immettendo un 15% di acqua marina.
Tutte queste operazioni vengono gestite da una centralina e da un sistema di pompe alimentate da un pannello solare e da accumulatori, il cui compito è quello di trasformare in energia il movimento delle onde.
Gli alimenti che si possono ottenere da Jellyfish Barge sono vari, come radicchio, pomodori, cetrioli, peperoni e melanzane, ma in futuro ne aggiungeremo altri, come la rucola o il finocchio di mare".
Il vantaggio di questo progetto è che non produce nè immissioni nè rifiuti e verrà presentato all'Expo 2015 con l'obiettivo di cercare nuovi clienti per iniziare una produzione su larga scala.
fonte: ilvenerdì di Repubblica

giovedì 16 ottobre 2014

MIT boccia Mars One: la morte arriverebbe in 68 giorni

Negli ultimi anni sempre più scienziati ammettono che nel futuro la vita dell'umanità si sposterà su Marte e ciò è dimostrato anche da diversi progetti che sono ancora in fase di realizzazione.
Uno di questi è Mars One dell'imprenditore olandese Bas Lansdorp, il cui obiettivo è quello di mandare, entro il 2023, quattro persone sul pianeta rosso, aggiungendone poi altre per arrivare, entro il 2033, a venti astronauti.
Negli ultimi giorni, però, il Massachusetts Institute Of Technology (MIT) di Boston ha bocciato Mars One, considerandola una missione molto pericolosa per l'uomo.
Secondo le loro osservazioni, pare che il progetto non possa raggiungere gli obiettivi prefissati in quanto non sono stati affrontati diversi problemi; ecco un piccolo elenco:
  • cibo per gli astronauti: secondo Mars One la produzione del cibo avverrebbe su un terreno marziano di 50 ettari e sarà coltivato nello stesso habitat degli umani. MIT, invece, afferma che servirebbero in realtà 200 ettari e l'ipotesi di coltivare nello stesso habitat degli umani causerebbe la morte per asfissia dei coloni, dopo 68 giorni;
  • approvvigionamento di acqua: la missione fallirebbe perchè le tecnologie per sciogliere il ghiaccio marziano non sono ancora state testate per essere usate nello spazio;
  • razzi per trasporto di materiale su Marte: Mars One ha previsto un utilizzo di 6 razzi, ma in realtà ne servirebbero 15;
  • pezzi di ricambio per la colonia umana: la missione di Lansdorp prevede la partenza di rifornimenti dalla Terra ogni 26 mesi per giungere poi su Marte 180 giorni dopo. Ciò non è abbastanza sicuro per i coloni e quindi l'MIT consiglia di sviluppare una nuova generazione di stampanti in 3D per produrre i pezzi di ricambio direttamente sul pianeta rosso.
fonte: www.ansa.it

lunedì 13 ottobre 2014

CUN rende pubblico l'avvistamento ufo sulle Alpi Apuane

In questi giorni a Roma si è svolto il congresso internazionale del Cun (Centro Ufologico Nazionale) in cui si è parlato di vari avvistamenti ufo avvenuti in Italia negli ultimi cinquanta anni, oltre alle numerose testimonianze raccolte.
Ma la vera sorpresa è stata la pubblicazione di un avvistamento ufo, avvenuto sulle Alpi Apuane (Toscana) lo scorso 5 aprile, tenuto segreto in questi cinque mesi.
Il caso è stato affrontato dal presidente del Cun, Vladimiro Bibolotti, che ha letto la testimonianza di una coppia quarantenne residente in provincia di Massa.
Il fatto è accaduto attorno alle ore 23.00 e i due testimoni stavano tornando a casa, dopo aver cenato da parenti.
Mentre viaggiavano con la propria auto, hanno notato una luce blu su una ringhiera nera e subito dopo è apparso un disco volante a 5 metri di quota e distante dall'auto circa 15 metri.
L'oggetto ruotava molto velocemente su se stesso e la coppia, dopo esser stata investita dalla luce del velivolo, è fuggita per fermarsi poco dopo, ma in quel momento l'ufo era misteriosamente scomparso.
I testimoni si sono subito recati dai carabinieri per denunciare il caso e, dopo aver compilato un Modulo di avvistamento di Oggetto Volante non identificato, hanno informato il Centro Ufologico Nazionale che ha iniziato subito ad indagare.
Ancora oggi non è stato fatto nessun passo in avanti nelle indagini e, nonostante tutto, Bibolotti ha considerato questo caso uno degli avvistamenti più importanti degli ultimi quindici anni.
fonte: www.rainews.it

giovedì 9 ottobre 2014

LSST: il nuovo telescopio per osservare la materia oscura

Nel 2020 un nuovo telescopio potrebbe essere messo in funzione e osserverà il cosmo in un modo tutto nuovo.
Si tratta di Lsst (Large Synoptic Survey Telescope) che diventerà il telescopio con il sensore ottico più grande del mondo per un costo di ben 638 milioni di dollari.
Questo nuovo strumento avrà diversi obiettivi:
  • indagare sull'energia e sulla materia oscura;
  • realizzare una mappa più precisa del Sistema Solare;
  • osservare con attenzione sia piccoli che grandi oggetti veloci, come gli asteroidi che potrebbero entrare in collisione con il nostro pianeta;
  • osservare la Via Lattea per raccogliere informazioni sulla sua formazione ed evoluzione.
Il progetto è stato finanziato soprattutto dagli Stati Uniti e in piccola parte anche dalla Francia.
Attualmente è in fase di costruzione la fotocamera di Lsst, il cui responsabile è proprio un italiano originario di Caserta, Stefano Russo.
Quest'ultimo lavora a tempo indeterminato (cosa insolita nel nostro paese) al Centro Nazionale di Ricerca Scientifica di Parigi; ecco le sue dichiarazioni:
"E' un progetto importante perchè questo telescopio fotograferà l'universo con una risoluzione dieci volte superiore a quella ottenibile con gli strumenti attuali.
In questo modo potremo realizzare un film ad altissima definizione sull'evoluzione stellare".
fonte: il venerdì di Repubblica

mercoledì 8 ottobre 2014

Luna: avvistato oggetto volante sul satellite

Negli ultimi anni sempre più nuovi video su ufo vengono pubblicati su Youtube e uno degli ultimi caricati riguarda un ufo ripreso vicino alla Luna.
L'autore del video è Crown77, uno dei maggiori utenti che pubblica filmati di questo genere e autore del video che analizzeremo in questo articolo.
Ecco il filmato:


E' possibile notare un oggetto volante non identificato che viaggia nelle vicinanze del nostro satellite e ciò è possibile anche grazie all'alta qualità delle immagini.
Il video è stato visto da molta gente e alcuni hanno rilasciato dei commenti, cercando di spiegare la natura di questi ufo: per la maggior parte si tratta di satelliti mentre per altri di meteore.
fonte: www.segnidalcielo.it

lunedì 6 ottobre 2014

I Guardiani della Galassia in arrivo al cinema il 22 ottobre

In attesa di vedere il prossimo mese al cinema Interstellar, fra un paio di settimane gli amanti della fantascienza e dell'universo potranno guardare nelle sale italiane I Guardiani Della Galassia, precisamente il prossimo 22 ottobre.
Il film, diretto dal regista James Gunn, è stato considerato dalla stampa uno dei film più attesi dell'anno perchè, proprio come accade a The Avengers, riunisce diversi supereroi e poi non mancano di certo gli effetti speciali.
Ecco il trailer e la trama:


L'audace esploratore Peter Quill è inseguito dai cacciatori di taglie per aver rubato una misteriosa sfera ambita da Ronan, un essere malvagio la cui sfrenata ambizione minaccia l'intero universo.
Per sfuggire all’ostinato Ronan, Quill è costretto a una scomoda alleanza con quattro improbabili personaggi: Rocket, un procione armato; Groot, un umanoide dalle sembianze di un albero; la letale ed enigmatica Gamora e il vendicativo Drax il Distruttore.
Ma quando Quill scopre il vero potere della sfera e la minaccia che costituisce per il cosmo, farà di tutto per guidare questa squadra improvvisata in un'ultima, disperata battaglia per salvare il destino della galassia.
fonte trama: www.comingsoon.it

giovedì 2 ottobre 2014

WFI, Messier 11: l'ammasso aperto per comprendere l'evoluzione stellare

Immagine spettacolare è stata ottenuta dal WFI (Wide Field Imager) ed il soggetto della foto è un ammasso aperto molto famoso, Messier 11, conosciuto anche come NGC 6705 o Ammasso dell'Anatra Selvatica.
Situato nella costellazione dello Scudo ad una distanza di 6000 anni luce da noi, Messier 11 è stato scoperto nel 1681 dall'astronomo tedesco Gottfried Kirch per poi essere aggiunto nel catalogo di Charles Messier nel 1764.

Credit: ESO
NGC 6705 presenta un diametro di 20 anni luce ed ospita ben 3000 stelle: si tratta di un oggetto molto interessante per gli astronomi, visto che, essendo un ammasso aperto, si possono verificare le teorie di evoluzione stellare.
Infatti in questi ammassi le stelle si formano dalla stessa nube di gas e polvere e quindi sono molto simili tra di loro, nel senso che hanno più o meno la stessa età, la stessa composizione chimica e la stessa distanza dal nostro pianeta.
L'unica differenza è la massa che può produrre comportamenti diversi: infatti le stelle più massicce si evolvono più velocemente delle stelle più piccole perchè consumano più idrogeno.
Quindi in questo modo gli scienziati possono osservare, all'interno di un ammasso aperto, diversi stadi evolutivi che permettono loro di comprendere meglio l'evoluzione stellare.
fonte: www.eso.org

martedì 30 settembre 2014

HAT-P-11B: scoperto esopianeta con vapore acqueo

Credit:NASA/JPL-Caltech
Gli astronomi dell'Hubble Space Telescope hanno lavorato per mesi con i colleghi della missione Kepler e dell'osservatorio spaziale ad infrarossi Spitzer, raggiungendo un grande risultato al termine della collaborazione: sono riusciti a scoprire un esopianeta interessante, HAT-P-11b, caratterizzato dalla presenza di vapore acqueo e cieli chiari.
Il pianeta, grande quanto Nettuno, è situato nella costellazione del Cigno ad una distanza di 120 anni luce da noi ed orbita molto vicino alla propria stella, infatti il suo periodo di rivoluzione dura soltanto 5 giorni.
Secondo i dati ottenuti dalle osservazioni, gli astronomi hanno dichiarato che si tratta di un esopianeta caldo con nucleo roccioso, mantello fluido di roccia e ghiaccio e una spessa atmosfera.
Un membro del team di ricerca, Nikku Madhusudhan, ha dichiarato:
"Abbiamo iniziato ad osservare HAT-P-11b senza sapere che poi avremmo visto delle nuvole.
Ciò è stato reso possibile grazie alla spettroscopia a trasmissione che ci ha permesso di utilizzare l'Hubble per rilevare il vapore acqueo sul pianeta.
E' una tecnica rivoluzionaria che ci aiuterà in futuro a trovare tracce di acqua anche nell'atmosfera di esopianeti simili alla Terra".
fonte: www.link2universe.net

sabato 27 settembre 2014

MOM: la sonda indiana invia le prima immagini di Marte

La sonda indiana MOM (Mars Orbiter Mission) ha raggiunto il pianeta rosso lo scorso 24 settembre, dopo dieci mesi di viaggio, e questo successo ha reso felice moltissimi indiani, soprattutto ha ispirato i ragazzi a continuare gli studi e ad attirarli verso la scienza.
La missione MOM è già entrata nella storia per esser stata la prima missione spaziale indiana ad aver raggiunto Marte e ciò aiuterà sicuramente l'economia del paese, dimostrando anche al resto del mondo che l'India sta facendo grandi passi in avanti nella tecnologia e che aiuta i suoi scienziati a fare esperienza in una missione marziana.
L'obiettivo di MOM è quello di studiare l'atmosfera e la mineralogia di Marte per trovare tracce di metano che potrebbero provenire da attività geologica o dalla presenza di vita.
Intanto la sonda ha iniziato ad inviare i primi dati:

Credit: ISRO
Credit: ISRO
Nella prima immagine è possibile osservare la sottile atmosfera del pianeta rosso, mentre nell'altra la sua superficie.
fonte: www.link2universe.net

giovedì 25 settembre 2014

Normandia: sfere di luce avvistate vicino a scie chimiche

Nuovo video interessante è stato pubblicato su Youtube alcuni giorni fa: si tratta di un avvistamento ufo avvenuto lo scorso 12 settembre in Normandia.
I testimoni sono due amici che hanno avvistato, vicino ad alcune scie chimiche, diverse sfere di luce che sono state filmate con un cellulare.
Ecco la testimonianza dei ragazzi:
"Abbiamo notato piccoli punti di luce nei pressi delle scie chimiche e subito dopo abbiamo preso il nostro iPhone per riprendere lo strano fenomeno.
Successivamente abbiamo controllato il video al computer e siamo riusciti a contare ben sette oggetti bianchi.
Ancora oggi non sappiamo dire cosa abbiamo visto, ma ci siamo fatti tre ipotesi: caduta di meteore, droni spia oppure ufo".
Ecco il video:


fonte: www.segnidalcielo.it

sabato 20 settembre 2014

Archivio Nasa: scoperta immagine di un ufo sull'Oceano Atlantico

fonte: Nasa
Da quando l'uomo ha deciso di esplorare lo spazio, la Nasa ha raccolto migliaia di immagini, non solo del cosmo, ma del nostro pianeta.
Diversi ufologi, però, hanno sempre dichiarato che alcune immagini spaziali sono state nascoste dall'agenzia spaziale statunitense per non mostrare all'umanità la presenza di oggetti volanti non identificati.
Ma un utente di Youtube, Streetcap1, non si è mai arreso: infatti da anni pubblica video ed immagini di ufo che sono stati nascosti dalla Nasa con l'obiettivo di mostrare alla gente la verità.
L'ultimo video pubblicato riguarda alcune immagini spaziali trovate nell'archivio Nasa e scattate nel luglio del 1999 durante la missione Shuttle STS 93:


Possiamo notare la presenza di un enorme ufo sopra il nostro pianeta, o meglio sopra le acque dell'Oceano Atlantico.
Di cosa si tratta?
fonte: www.segnidalcielo.it

giovedì 18 settembre 2014

Meteora attraversa il cielo di New York e CNN filma il passaggio

Interessante video della CNN è stato trasmesso in America alcuni giorni fa.
Nel filmato è possibile vedere una palla di fuoco, o meglio una meteora, che attraversa il cielo sopra gli stati americani del New Jersey e di New York.
Questo episodio si è verificato alle 11 di sera del 14 settembre e, non appena gli americani hanno notato questo oggetto luminoso, hanno subito avvisato l'American Meteor Society, anche se inizialmente molti hanno pensato che si trattasse della caduta di un aereo.
Secondo gli esperti pare che la meteora avesse le dimensioni di un auto e che viaggiasse a circa 10 km/sec ad una distanza dalla Terra di 100 miglia; ecco il video:


fonte: www.segnidalcielo.it

lunedì 15 settembre 2014

Visita al Planetario Sky-Skan di Bari, info e biglietti

Fonte: www.planetariobari.com
Sabato 13 settembre è iniziata a Bari la 78esima edizione della Fiera del Levante e ho deciso di recarmi nel capoluogo pugliese per visitare questa grande fiera che presenta diversi settori, come l'arredamento, l'edilizia, gli animali, l'elettronica, l'agricoltura, lo shopping e molti altri ancora.
Ma la vera sorpresa è stata la presenza del Planetario Sky-Skan in un'area vicina a Eataly.
Si tratta di una struttura a forma di cupola, di diametro pari a 15 metri, in cui è possibile assistere ad uno spettacolo in 3D, della durata di 30 minuti e a partire dalle ore 19.00, riguardante l'universo e tutti gli elementi che lo compongono.
Così ho deciso di entrare in questa struttura e posso dirvi che, una volta uscita, sono rimasta pienamente soddisfatta da ciò che ho visto.
Lo spettacolo è accompagnato dalle spiegazioni del dottor Pierluigi Catizone e vi posso assicurare che l'emozione è stata tanta, soprattutto quando ho visto il cielo stellato in assenza di inquinamento luminoso.
Successivamente sono state spiegate le costellazioni, in particolare quelle zodiacali, che in realtà non sono dodici ma tredici per la presenza della costellazione dell'Ofiuco.
Poi è stata spiegata la formazione stellare che avviene nelle nebulose per poi passare al Sistema Solare e al sistema stellare più vicino ad esso, ovvero Alfa Centauri.
Consiglio a tutti di vedere questo spettacolo perchè, oltre ad emozionarsi, ci fa riflettere molto, soprattutto sulle origini dell'uomo; infatti Catizone conclude dicendo:
"Ciò che vediamo in cielo è la nostra culla ed è proprio per questo motivo che ne restiamo sempre affascinati".
Per quanto riguarda il biglietto, il costo è di soli 3,50 euro e, per avere più info sul Planetario, ecco i contatti:
il numero di cellulare del dottor Pierluigi Catizone: 3934356956;
il sito ufficiale www.planetariobari.com;
l'indirizzo e-mail info@ilplanetariodibari.com;
pagina facebook Planetario Sky-Skan.

giovedì 11 settembre 2014

VST osserva Messier 54 e il mistero del litio si infittisce

Il VST (VLT Survey Telescope) ha ottenuto, come sempre, una immagine spettacolare dell'ammasso globulare Messier 54, situato nella Galassia Nana del Sagittario che dista da noi ben 90.000 anni luce.
L'ammasso è stato osservato da un team di astronomi, guidato da Alessio Mucciarelli, per verificare i suoi livelli di litio.
Come ben sapete, il litio è un elemento chimico che è stato prodotto, insieme all'idrogeno e all'elio, durante il Big Bang e da allora il suo livello si è abbassato notevolmente.

Credit: ESO
Gli astronomi hanno cercato di risolvere questo mistero dell'astronomia moderna: infatti oggi possono calcolare in modo accurato quanto litio era presente nell'Universo primordiale, per poi valutare da esso la sua quantità attuale nelle stelle più vecchie.
Il problema, però, nasce ora: pare che la quantità di litio presente nell'universo attuale sia inspiegabilmente tre volte più piccola di quanto ci si aspettava.
In tutti questi anni gli astronomi hanno misurato il litio nelle stelle della Via Lattea, ma ora hanno deciso di superare il confine arrivando a Messier 54.
Dalle osservazioni si è potuto constatare che i livelli di litio nell'ammasso globulare sono vicini a quelli della Via Lattea; qual è la spiegazione scientifica?
fonte: www.eso.org 
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