giovedì 31 maggio 2012

Mistero: anticipazioni puntata 31 maggio

Questa sera alle ore 21.10 ci sarà il sesto appuntamento con Mistero, il programma condotto da Paola Barale.
Purtroppo continuano le lamentele sui servizi e questa volta anche sulla non professionalità dei presentatori.
Ricordiamo che la scorsa settimana le critiche sono arrivate anche sulla fan page di Mistero, criticando la messa in onda di vecchi servizi e la presenza inutile dei supereroi di Stan Lee.
Condivido pienamente le critiche e il servizio della scorsa puntata sui cerchi nel grano è stato davvero deludente, non ho imparato niente da ciò che hanno raccontato.
Guardo il programma solo per Real Mistery, per gli avvistamenti ufo di Pablo Ayo e per i complotti segreti di Adam Kadmon.
E, come diceva Franco Califano in una sua canzone, "Tutto il resto è noia".
Ma ora scopriamo cosa vedremo questa sera.
Oltre alle famose rubriche di Ayo e Gullà, Mistero ci parlerà della scoperta di una civiltà sconosciuta sotterranea in Austria.
Buona visione!

mercoledì 30 maggio 2012

Il Progetto Monarch

Qualche giorno fa ho sentito parlare del Progetto Monarch e, incuriosita, ho deciso di documentarmi.
Il nome deriva da una farfalla, la farfalla Monarca: nasce come verme per poi trasformarsi, dopo un periodo chiusa in un bozzo, in splendida farfalla.
Questo insetto rappresenta nel migliore dei modi quello che è l'obiettivo del progetto Monarch: trasformare l'uomo che non conosce e non sviluppa tutto il suo potenziale (il verme) in uno schiavo, in una creatura in grado di seguire i comandi imposti dall'alto senza ribellarsi.
Subito ci chiediamo: ma com'è possibile tutto ciò?
Il progetto Monarch mira al controllo delle menti e per riuscirci si affida a strumenti come la psicologia, le neuroscienze e anche dei rituali occulti, come riti egiziani, magia nera e stregoneria.
Spesso ricorre a torture e traumi, quali il confinamento in gabbie, abusi sessuali, scosse elettriche, luci accecanti e tutto ci che di più brutto possiate immaginare
Cosa viene creato?
Ciò che viene creato, più che una cosa, è una persona, un uomo o una donna che diviene schiavo per essere utilizzato nell'esercito, nella schiavitù sessuale o nell'industria dell'intrattenimento.
Con quale scopo?
Lo scopo è sempre quello della ricchezza, di divenire i padroni del mondo, di un mondo bestiale e depravato, controllato in tutto e per tutto da chi è al vertice della piramide.
Chi sono le vittime?
Le vittime inizialmente furono scelte a casa, soprattutto fra i dipendenti della CIA, medici, prostitute, malati di mente, in modo da poter studiare le diverse reazioni.
Ma pare che adesso le vittime siano i bambini o, comunque, i ragazzi con un'età inferiore ai 19 anni, spesso vengono preferite le vittime di abusi sessuali perchè più fragili e facili da programmare.
Molti ricollegano il numero così alto di bambini scomparsi nel mondo a questo programma diabolico.

Non so quanto di vero ci possa essere in questo progetto che viene ancora oggi negato dalla CIA e dall'FBI, così come da tutte le forze segrete militari, ma sono del parere che niente viene detto giusto per.
Anche nello scherzo o nella bugia più stupida vi è sempre un fondo di verità!

martedì 29 maggio 2012

Ray Shouryya risolve l'enigma di Newton

Ieri pomeriggio, mentre facevo alcune ricerche sul web, ho trovato la notizia di un sedicenne indiano, Shouryya Ray, che è riuscito a risolvere un problema posto dal grande Isaac Newton ben 350 anni fa. 
Nel corso degli anni alcuni fisici erano riusciti ad avvicinarsi alla soluzione solo approssimativamente, utilizzando dei super computer. 
Ray conobbe per la prima volta questo problema all’Università di Dresda quando un professore lo considerò come problema irrisolvibile
Così lo studente lo analizzò e notò che, con il metodo utilizzato, non si poteva arrivare ad un risultato esatto. 
Da quel momento in poi Ray iniziò ad impegnarsi per trovare una propria soluzione, visto che secondo lui non esistono problemi irrisolvibili. 
L’enigma posto da Newton consisteva in una equazione differenziale che si riferiva alla previsione esatta sia della traiettoria che una palla realizzerebbe sia del suo scontro con il muro e del suo rimbalzo. 
Infatti lo studente, dopo aver analizzato i dati relativi alle traiettorie di una palla, ha capito che mancava una equazione esatta del moto, trovata alla fine proprio da lui, lavorando per mesi sull’equazione differenziale del problema. 
Penso che questo ragazzo sia davvero un genio e spero che nel mondo ce ne siano molti di più simili a lui perchè, osservando i giovani di oggi interessati a cellulari, vestiti e al non studiare, mi chiedo sempre: “Questi ragazzi che futuro regaleranno all'umanità?”.

lunedì 28 maggio 2012

Il mistero del sarcofago di Palenque

Una delle civiltà antiche più misteriose della storia è sicuramente quella dei Maya.
In attesa di scoprire cosa accadrà il 21 dicembre 2012 (secondo le profezie il Sole e la Terra si allineeranno con il buco nero presente al centro della nostra galassia), oggi parlerò di una delle scoperte che più mi ha colpito di questo popolo americano.
All'inizio del XX secolo l'archeologo messicano Ruz Lhuillier scoprì la città antica di Palenque e la studiò per tanti anni, trovando alla fine un qualcosa di misterioso.
L'archeologo fu subito attratto dal Tempio delle Iscrizioni, che sorgeva su una piramide a gradini alta 65 metri.
All'interno, dopo aver attraversato diverse sale, arrivò ad una camera funeraria grande 9m x 4m e alta 7m.
Sulle pareti notò anche dei geroglifici e delle figure che raffiguravano i nove signori del tempo della teologia Maya.
L'archeologo capì subito di trovarsi davanti alla tomba del re Pacal Votan, colui che costruì Palenque.
Il sarcofago era chiuso da una lastra rettangolare (altezza 3.8m; larghezza 2.2m; spessore 25cm), di cinque tonnellate, ricoperta da incisioni molto complesse.
Sollevandola, notò che il defunto indossava orecchini e gioielli, il suo viso era protetto da una maschera ed era alto 1.73m, altezza che non corrispondeva assolutamente con quella media dei Maya, 1.50m.
Inoltre scoprì che l'usanza del popolo di schiacciare i crani (perchè allora la forma allungata era considerata un elemento di grande valore) non era presente sul corpo del re.
Ma la cosa che più mi ha colpito è stata la lastra rettangolare, chiamata Lastra Di Palenque, perchè su di essa era raffigurato un uomo impegnato a manovrare, con mani e piedi, manopole e pedali, indossava un oggetto triangolare simile ad un inalatore ed era inserito in una struttura simile ad un razzo, con fiamme disegnate sul retro.
Secondo alcuni giornalisti e scrittori si tratta di un essere giunto dallo spazio che ha portato la conoscenza alla razza umana.
Sicuramente questo spiega il perchè i Maya avessero delle straordinarie conoscenze astronomiche e fossero interessati all'universo e soprattutto al tempo.
Quindi ora vi chiedo: secondo voi il 21 dicembre 2012 sarà il giorno del contatto tra uomo e civiltà extraterrestre?

domenica 27 maggio 2012

Il pianeta Mercurio e i suoi segreti

Dopo aver parlato dei pianeti più grandi del Sistema Solare, oggi conosceremo, invece, il pianeta più piccolo e più vicino al Sole, Mercurio
Gli astronomi lo considerano molto simile alla Luna perchè presenta molti crateri, ha un diametro pari a meno della metà di quello terrestre e non presenta satelliti naturali. 
La sua distanza media dal Sole è di 58.000.000 km e il moto di rotazione, essendo molto lento, dura circa 59 giorni, completando tre rotazioni ogni due rivoluzioni. 
Ciò significa che la durata del giorno (176 giorni) è maggiore di quella dell’anno (88 giorni) e questa particolarità è presente nel nostro Sistema Solare solo in Mercurio. 
Per quanto riguarda la struttura interna, presenta un nucleo massiccio, costituito da elementi pesanti, circondato da un mantello e da una crosta molto spessa. 
La superficie, invece, è ampiamente craterizzata e i crateri si suddividono in: piccoli (diametro inferiore ai 10 km) e grandi (diametro superiore ai 200 km e chiamati anche bacini). 
Il bacino più grande è quello di Mare Caloris (diametro pari a 1400 km) che è in realtà una grande pianura circolare circondata da monti e rappresenta inoltre uno dei punti più caldi del pianeta. 
Possiede un campo magnetico debole, pari a un sesto di quello terrestre, e le temperature si aggirano, nelle zone esposte al Sole, intorno ai 350°C, mentre nelle zone d’ombra arrivano a -170°C. 
Su Mercurio sono state mandate molte sonde spaziali, come Mariner 10 nel 1974 e Messenger nel 2004. 
Nel 2015 , invece, partirà la missione BepiColombo che entrerà nell’orbita di Mercurio nell’agosto 2020 per fornire agli scienziati immagini più nitide e dettagliate.

venerdì 25 maggio 2012

La fascia di Van Allen

Uno degli esperimenti più rischiosi del XX secolo fu quello del Project Starfish Prime, avvenuto l'8 luglio 1962.
Ma partiamo da dove tutto ha avuto inizio.
Negli anni '50 il fisico statunitense James Van Allen decise di fare alcuni esperimenti che consistevano nell'inserire, nei satelliti spaziali, la strumentazione per rilevare i misteriosi raggi cosmici.
Questi non sono altro che particelle energetiche presenti nello spazio che circondano la Terra e tutti gli altri corpi celesti.
La strumentazione di Van Allen fu inserita nel primo satellite artificiale americano, Explorer I, il cui lancio avvenne a Cape Canaveral l'1 febbraio 1958.
Sulla base dei dati trasmessi da Explorer I, il fisico fece una incredibile scoperta: trovò, attorno alla Terra, delle radiazioni molto alte che variavano secondo l'altitudine.
Da allora questa cintura di radiazioni fu chiamata la Fascia di Van Allen.
Il fisico ottenne molto successo per quello che aveva scoperto; infatti nel 1960 fu eletto anche uomo dell'anno.
Però nel frattempo i rapporti tra Stati Uniti e Russia peggiorarono e i russi, per dimostrare la loro potenza, lanciarono una piccola arma nucleare nella parte alta dell'atmosfera terrestre.
Questo non piacque agli americani e così decisero di rispondere, dando inizio all'operazione Project Starfish Prime che consisteva nel lanciare nello spazio una bomba all'idrogeno (Bomba H) da 1 megatone.
A valutare l'arma nucleare fu Van Allen che si mostrò preoccupato per quello che poteva accadere, visto che la bomba era 1000 volte più potente di quella dei sovietici e 100 volte più potente della bomba atomica di Hiroshima.
Così l'8 luglio 1962 partì l'operazione e la bomba esplose a 400 km di quota producendo aurore artificiali.
Ma le conseguenze furono più gravi: ad Hawaii le strade divennero tutte buie per lo spegnimento dei lampioni, i satelliti spaziali subirono dei danni e la bomba alterò la forma e la densità della fascia di Van Allen.
L'esercito ebbe molta paura e capì di aver fatto un grande errore a lanciare quella bomba; così il fisico statunitense decise di non lavorare più con le forze militari e continuò la sua ricerca sui raggi cosmici, diventando il pioniere dell'esplorazione planetaria.

giovedì 24 maggio 2012

Mistero: anticipazioni puntata 24 maggio

Con l'arrivo di maggio si sono concluse molte trasmissioni televisive e una delle poche che ancora va in onda è il programma condotto da Paola Barale, Mistero, che torna questa sera, per la quinta volta, su italia1 alle ore 21.10.
Nonostante gli ottimi ascolti, in questa settimana sulla fanpage di Mistero molta gente si è lamentata dell'organizzazione del programma di questa edizione.
Molti non accettano la messa in onda di vecchi servizi già visti oppure il fatto che i misteri raccontati non siano molto approfonditi, criticando anche la qualità del servizio.
Giudizi negativi arrivano anche per i supereroi di Stan Lee, che occupano il programma con due eroi per niente interessanti.
Ma ora scopriamo cosa vedremo questa sera.
Il team indagherà sulle guarigioni miracolose a Lourdes, comune francese dove nel 1858 una bambina, Bernadette, riferì di aver assistito a diciotto apparizioni della Madonna in una grotta.
Da allora molta gente si reca in questo paese per essere testimone di un miracolo.
La squadra di Mistero cercherà di capire se si tratta davvero di un intervento divino.
Poi si parlerà di un argomento molto interessante per noi fan di Io Nell'Universo, i cerchi nel grano, ed infine delle teste mummificate dei briganti di Salò e dei segreti della pietrificazione.
Non mancheranno le rubriche di Pablo Ayo, Daniele Gullà e il misterioso Adam Kadmon.
Buona visione!

La scoperta dell'Universo in espansione

Per molto tempo si è creduto che la nostra galassia, la Via Lattea, rappresentasse l'intero universo.
Ma, grazie all'astronomo Edwin Hubble, si dimostrò che ciò non era del tutto vero; infatti l'astrofisico, oltre a scoprire nuove galassie, elaborò un metodo di misurazione indiretta per il calcolo delle distanze tra la Via Lattea e le altre galassie.
Inizialmente Hubble affermò che la luminosità apparente di una stella dipende da due fattori: la luminosità reale (quantità di luce che emette) e la distanza che la separa da noi.
Lui ricavò la luminosità reale per le stelle vicine e notò che alcune di esse presentavano lo stesso valore.
Perciò pensò che se avessimo trovato altre stelle dello stesso tipo, appartenenti però ad altre galassie, potevamo conferire a queste gli stessi valori di luminosità reale, conoscendo poi la loro distanza.
Grazie a questo metodo, Hubble calcolò la distanza di ben 9 galassie.
Successivamente gli astronomi iniziarono ad analizzare gli spettri di stelle appartenenti ad altre galassie.
Ricordiamo che dallo spettro di una stella è possibile ricavare la sua temperatura e i colori mancanti (righe di assorbimento) dai quali si stabiliscono gli elementi presenti nella loro atmosfera.
Quindi, attraverso queste analisi, gli astronomi notarono che gli spettri erano spostati, di una medesima quantità relativa, verso l'estremo rosso ovvero tutte le galassie si stavano allontanando da noi.
In seguito Hubble scoprì che l'entità dello spostamento verso il rosso cresceva all'aumentare della distanza, quindi più una galassia era lontana, maggiore era la sua velocità di allontanamento.
La scoperta dell'universo in espansione fu una delle più importanti del XX secolo e gli astronomi ipotizzarono anche che, se la velocità di espansione fosse stata molto alta, la forza di gravità non sarebbe mai riuscita a fermarla, portando l'universo ad espandersi in modo continuo.

domenica 20 maggio 2012

NGC 891: una spada di stelle

Credit Image: ESA/Hubble&NASA
Dopo aver osservato la galassia nana NGC 2366, l’Hubble Space Telescope ha rivolto la sua potente fotocamera verso la galassia a spirale NGC 891, situata nella costellazione di Andromeda. 
Si tratta di una galassia brillante scoperta da William Herschel nel 1784; appartiene ad un gruppo di galassie, il gruppo NGC 1023, distante 40 milioni di anni luce da noi. 
Nel 1986, osservando NGC 891, gli scienziati hanno individuato una supernova, SN 1986J. 
Ricordiamo che con il termine supernova indichiamo una esplosione stellare enormemente energetica che costituisce la fase finale dell’evoluzione di stelle massicce. 
Osservando, invece, la nuova immagine del telescopio Hubble, abbiamo una visione laterale della galassia NGC 891 e possiamo notare diversi filamenti di polvere e gas interstellare
Secondo gli astronomi questi si sono formati dall’espulsione di materiale causata da supernove o da una attività intensa di formazione stellare. 
Un ultimo elemento che possiamo osservare è la presenza di galassie ellittiche in basso a destra dell’immagine.

sabato 19 maggio 2012

La galassia nana NGC 2366

L’Hubble Space Telescope ha fornito una nuova immagine spettacolare della galassia nana NGC 2366, situata nella costellazione della Giraffa ad una distanza di 10 milioni di anni luce da noi. 
Con il termine galassia nana facciamo riferimento a quelle galassie composte da un certo numero di stelle inferiore ai 400 miliardi di stelle che contiene, invece, la Via Lattea
NGC 2366 è una galassia irregolare, come la Grande e la Piccola Nube di Magellano, nel senso che è piccola e non presenta una struttura ben definita. 
Conosciamo meglio queste ultime due galassie:
  • Grande Nube di Magellano, situata ad una distanza di 157.000 anni luce da noi, ha una massa pari a 10 miliardi di volte quella del Sole e un diametro di 7000 anni luce. All’interno di essa è presente la famosa Nebulosa Tarantola;
  • Piccola Nube di Magellano, situata ad una distanza di 200.000 anni luce da noi, è una galassia nana in orbita attorno alla Via Lattea e contiene centinaia di milioni di stelle. 
Ora ritorniamo a NGC 2366 e analizziamo l’immagine ottenuta dall’Hubble Space Telescope: 

Credit Image: NASA&ESA
  • questa galassia ospita una nebulosa molto luminosa, la NGC 2363, presente in alto a destra dell’immagine, che sta producendo moltissime stelle;
  • la striscia centrale, invece, è proprio la parte centrale della galassia NGC 2366;
  • i puntini blu sono le supergiganti blu ovvero le stelle più calde e più brillanti dell’Universo che conosciamo. La loro presenza dimostra che, in passato, nella galassia c’è stata una fase di intensa formazione stellare;
  • infine vicino alla nebulosa è presente una regione gialla che rappresenta una galassia a spirale molto distante e, essendo le galassie oggetti non solidi, la sua luminosità passa attraverso la NGC 2366.

giovedì 17 maggio 2012

2010 KK37: asteroide si avvicinerà alla Terra il 19 maggio

Pericolo in arrivo per la Terra
Il 19 maggio un asteroide si avvicinerà al nostro pianeta, ma, secondo gli esperti, l’umanità non rischia nessun pericolo. 
Ricordiamo che con il termine asteroide ci riferiamo ad un corpo celeste privo di forma sferica. 
Alcuni di essi sono i residui di comete che si sono staccati da queste durante i ripetuti avvicinamenti al Sole, trasformandosi da corpi di ghiaccio a corpi di roccia. 
Nel corso degli anni gli scienziati sono riusciti a catalogare oltre 170.000 asteroidi, ma molti ancora devono essere scoperti. 
Tra quelli individuati il più grande è Cerere, con un diametro di 950 km, a cui seguono Pallade e Vesta con un diametro inferiore, pari a 500 km. 


Ma ora ritorniamo all’asteroide del 19 maggio; il suo nome è 2010 KK37 e ha un diametro compreso tra i 30 e 40 metri. 
Nella fase di massimo avvicinamento si troverà ad una distanza di 75.000 km dalla Terra, mentre la massima distanza sarà pari a tre volte quella della Terra-Luna (384.400 km). 
Si tratta quindi di un piccolo meteorite e sicuramente non provocherà danni così gravi come quelli prodotti da asteroidi con un diametro di 1 km. 
Siamo al sicuro! 
La fine del mondo non è ancora arrivata!

Mistero: anticipazioni puntata 17 maggio

Questa sera su italia1 alle ore 21.10 torna per la quarta volta Mistero, il programma condotto da Paola Barale.
Il servizio più importante sarà quello di Jane Alexander sulle rovine del Sercol di Nuvolera ovvero lo Stonehenge  bresciano.
Ricordiamo che con il termine Stonehenge (pietra sospesa) ci riferiamo a quel luogo in cui possiamo trovare un insieme circolare di enormi pietre erette chiamate megaliti.
Secondo alcuni questo sistema non è altro che un antico osservatorio astronomico.
Per quanto riguarda, invece, quello bresciano, l'attrice inglese intervisterà Armando Bellelli per approfondire la storia e per parlare degli enigmi della struttura.
Inoltre verranno raccontate delle leggende che nel passato impaurirono parecchia gente, costringendole ad abbandonare la zona.
Infine ci saranno, come sempre, le rubriche di Real Mistery, di Pablo Ayo sugli ufo e di Daniele Gullà sulle presenze soprannaturali.
Buona visione!

mercoledì 16 maggio 2012

ESO osserva il cuore di Centaurus A

Credit Image: ESO
L’ESO continua a mostrarci le bellezze dell’universo e, dopo la nebulosa a riflessione M78, ha pubblicato sul suo sito una immagine spettacolare, ottenuta dallo strumento Wide Field Imager (WFI), della galassia Centaurus A, nota anche come NGC 5128. 
E’ una galassia ellittica molto particolare, distante ben 12 milioni di anni luce da noi e situata nella costellazione del Centauro. 
Secondo gli astronomi il suo nucleo brillante e la forte emissione radio dipendono dal buco nero supermassiccio, presente al centro di NGC 5128, che ha una massa pari a 100 milioni di volte quella del Sole. 
Cerchiamo ora di analizzare l’immagine del WFI presente in alto:
  • il bagliore presente nell’immagine è prodotto da miliardi di stelle fredde e vecchie;
  • il centro della galassia è oscurato da un’ampia fascia di materiale che contiene gas, polvere e anche giovani stelle. Questi ammassi stellari si notano ai bordi della fascia, precisamente in alto a destra e in basso a sinistra di essa;
  • infine possiamo notare due filamenti rossastri che si estendono dalla galassia fino all’angolo in alto a sinistra dell’immagine. Questi non sono altro che delle incubatrici stellari che contengono giovani stelle molto calde.

martedì 15 maggio 2012

Atlante: il satellite di Saturno a forma di disco volante

Credit Image: NASA / JPL /
 SSI / Color composite by
 Emily Lakdawalla
Dopo aver parlato del secondo satellite più grande di Saturno, Rea, un'altra luna molto interessante è Atlante, scoperta, grazie alle fotografie della sonda Voyager, nel 1980 da Richard Terrile.
Fu chiamata così per ricordare il titano Atlante, figlio di Giapeto e di Climene, che fu punito da Zeus, per essersi alleato con Crono, costringendolo a tenere sulle sue spalle l'intera volta celeste.
Tra il 2005 e il 2007 la sonda Cassini ci ha fornito moltissime immagini su questo satellite e gli astronomi hanno scoperto che Atlante, oltre a presentare un diametro medio di 31 km, ha una forma molto simile ad un disco volante e si ipotizza abbia anche un'orbita molto caotica.
Atlante è molto influenzato dalla presenza degli altri due satelliti di Saturno, Prometeo e Pandora, e ciò provoca delle interessanti deviazioni in longitudine.
Conosciamo meglio questi altri due satelliti.
PROMETEO
Scoperto nel 1980 dalle immagini della sonda Voyager.
Il suo nome deriva dal titano Prometeo, figlio di Giapeto e Climene, il dio amico dell'uomo che offrì all'umanità il fuoco dell'Olimpo.
Ha un diametro medio di 86 km e, oltre ad avere una forma allungata, presenta molti crateri con un diametro di circa 20 km.
Si ipotizza sia un corpo ghiacciato e poroso.
PANDORA
Scoperto nel 1980 dalle foto della sonda Voyager.
Il suo nome deriva da Pandora, la prima donna creata da Zeus per punire gli uomini.
Ha un diametro medio di 81 km, è molto craterizzato presentando crateri con un diametro di circa 30 km.
Si ipotizza sia come Prometeo ovvero un corpo ghiacciato e poroso.
Nei prossimi articoli cercheremo di conoscere meglio anche altri pianeti, visto che quasi sempre finisco per parlare di Saturno, il pianeta che più mi incuriosisce del Sistema Solare, forse perchè ha questo sistema di anelli che lo distingue dagli altri.

lunedì 14 maggio 2012

Another Earth: il nuovo capolavoro di Mike Cahill

Questa settimana al cinema, precisamente il 18 maggio, oltre a Quella casa nel bosco, uscirà anche la pellicola del giovane regista Mike Cahill, Another Earth.
Il film tratta diversi stili come la commedia, il terrore e, in alcuni momenti, anche la fantascienza.
Ma il tema principale è il perdono o meglio offrire ad ognuno di noi una seconda possibilità per non rifare gli stessi errori.
Insieme a Cahill c'è un altro talento: quello di Brit Marling che, oltre ad essere la star del film, è anche co-sceneggiatore.
I due si conoscono molto bene dopo aver diviso un appartamento a Los Angeles e insieme hanno realizzato questo grande film, già vincitore del premio speciale della giuria al Sundance Film Festival 2011.
Ma non è tutto perchè Another Earth offre, oltre ad una trama originale, anche una bellissima colonna sonora di cui mi sono già innamorata: To build a home dei The Cinematic Orchestra.
Il trailer, invece, potete trovarlo nel seguente link: trailer Another Earth.
TRAMA
Una studentessa di astrofisica, Rhoda Williams, mentre è distratta da una insolita forma in cielo, causa un incidente d'auto in cui muoiono la moglie e la figlia di un compositore molto famoso, John Burroughs.
Successivamente Rhoda decide di entrare in contatto con lui per scusarsi, ma all'ultimo momento cambia idea.
Nel senso che, senza svelare la sua identità, decide di lavorare per lui come donna delle pulizie.
Nel frattempo la studentessa si iscrive alla prima missione terrestre su Earth 2, il pianeta che notò nella notte dell'incidente.
Questo pianeta è molto particolare perchè è una copia esatta della Terra e contiene inoltre il doppio di ognuno di noi.

I suoni dell'apocalisse dell'ufo di Hong Kong

Fra sette mesi arriveremo al 21 dicembre 2012, giorno che, per alcuni, segna la fine del mondo
Pochi giorni fa il giornalista messicano che si occupa di ufologia, Jaime Maussan, ha mostrato ai suoi fan un video in cui si vede nel cielo di Hong Kong un oggetto volante non identificato emettere strani rumori, i cosiddetti suoni dell’apocalisse
Ascoltandoli mi sono sembrati molto simili a quelli delle macchine aliene del film di Spielberg, La Guerra Dei Mondi
Ecco il video che riporta, oltre al caso di Hong Kong, anche quello di Kiev, Budapest e Città del Messico. 


Ecco la traduzione del filmato
Abbiamo la prova che aspettavamo da tempo. 
Un’astronave avvistata ad Hong Kong ha emesso questo suono che è stato sentito in altri casi in tutto il pianeta. 
E’ la prova che questi suoni sono collegati a navi aliene. 
Il 24 gennaio 2012, mentre un ufo volava su Hong Kong, gli abitanti hanno registrato dei suoni soprannominati i suoni dell’apocalisse. 
E’ la prima volta che si sentono questi rumori mentre è presente un oggetto volante non identificato. 
Osserviamolo nell’immagine rallentata. 
Una delle sfere scompare e ancora oggi non è stata trovata una spiegazione razionale per questa presenza. 
La prima volta che furono uditi questi suoni era l’agosto 2011 a Kiev, Ucraina. 
Budapest, Ungheria 11 gennaio 2012; Costa Rica 12 gennaio 2012; Monterrey, Messico 11 febbraio 2012 (Hai sentito? Cos’è? Non lo so); Città del Messico 12 febbraio 2012, suoni che nessuno è in grado di spiegare. 
Come la nave aliena di Hong Kong, come un avvertimento o messaggio che si aggira in una città di 7 milioni di persone, mentre queste ascoltano suoni misteriosi. 
Ciò può dimostrare che i suoni dell’apocalisse sono generati da navi aliene?”.

venerdì 11 maggio 2012

Jetman nel cielo di Rio de Janeiro

La settimana scorsa il famoso ex pilota Yves Rossy, conosciuto meglio con il nome Jetman, ha pubblicato sul suo sito uno dei suoi ultimi voli con il jet pack sopra Rio de Janeiro. 
Con il termine jet pack indichiamo uno zaino-razzo ovvero un dispositivo indossato sulla schiena che permette ad una persona di volare. 
Yves Rossy è stato uno dei primi ad utilizzare questi dispositivi; infatti il 26 settembre 2008, gettandosi da un aereo, è riuscito ad attraversare alla velocità di 300 km/h il canale della Manica, partendo da Calais (Francia) e raggiungendo, dopo soli 10 minuti di volo, la città inglese di Dover. 
Fu una grande soddisfazione per Rossy e da allora non si è fermato più. 
Negli anni successivi ha sorvolato vari luoghi come le Alpi Svizzere e il famoso Grand Canyon
Nel seguente video potete osservare la bellissima città brasiliana dall’alto: 


Notiamo le enormi spiagge con i loro numerosi alberghi di lusso, ma la cosa più bella è sicuramente la statua di Gesù Cristo, nota con il nome di Cristo Redentore, alta soltanto 38 metri e inaugurata dal presidente Getùlio Vargas il 12 ottobre 1931.

giovedì 10 maggio 2012

Mistero: anticipazioni puntata del 10 maggio

Dopo aver trattato nella puntata del 3 maggio il caso dell'uomo rapito dagli alieni, Pier Fortunato Zanfretta, questa sera torna per la terza volta Mistero alle ore 21.10 su italia1.
Uno dei servizi più interessanti sarà quello di Marco Berry che si occuperà del mistero di Monte Conero.
Secondo gli abitanti della zona, dopo aver visto strane luci nel cielo o corpi tondeggianti di colore verde, sul monte si nasconderebbe una base aliena.
Secondo, invece, il pilota dell'Aeronautica Militare, Salvatore Marcelletti, il magnetismo del Monte Conero avrebbe la funzione di caricabatteria per gli ufo avvistati.
Altro caso interessante sarà quello di Brindisi dove sono stati ritrovati dei cadaveri mummificati, soprattutto quello di una bambina morta 50 anni fa.
Quando la sua cassa è stata riaperta, il volto era come quello di una bambola, mentre il corpo era quasi intatto.
Ma non sarà l'unica a presentare questa particolarità; infatti vedremo i corpi anche di due anziani con capelli e unghia allungate.
Come sempre ci sarà la rubrica di Pablo Ayo, Daniele Gullà, i supereroi di Stan Lee ed infine il misterioso Adam Kadmon.

martedì 8 maggio 2012

Peste: epidemia proveniente dallo spazio?

Nel corso dei secoli ci sono stati molti eventi che hanno causato la morte di tantissime persone. 
Per esempio una di queste è sicuramente l’epidemia ovvero una malattia infettiva che colpisce un certo numero di individui, per poi diffondersi nello spazio e nel tempo. 
Nell’antichità, invece, l’epidemia era vista come un fenomeno misterioso mandato dalle divinità per punire gli uomini, mentre per i cinesi si trattava di un fenomeno soprannaturale che si verificava quando si avvistavano insolite comete nel cielo. 
Una delle malattie più sconvolgenti fu la peste, sia quella di Giustiniano del VI secolo sia quella del 1347 che scoppiò in Italia. 
Ma la cosa sorprendente fu che, secondo le testimonianze, queste malattie apparivano ogni volta che la gente notava strane luci nei cieli (descritte come scudi d’oro o navi di bronzo), nebbie che apparivano improvvisamente e uomini in nero nelle campagne. 
Per esempio nel 1557 fu avvistato in Arabia una cometa simile ad una trave di legno appuntita, ma, guardandola meglio nell’immagine, possiamo notare che si tratta, non di una cometa, ma di una nave spaziale
La cometa avvistata in Arabia
Per quanto riguarda, invece, le nebbie, erano di colore rosso o blu, non avevano un buon odore ed apparivano sempre dopo avvistamenti di luci nel cielo. 
La figura dell’uomo in nero apparve per la prima volta nella peste del 1347. 
Veniva descritto come un uomo che indossava un mantello ed un cappuccio nero e che spruzzava una strana sostanza sul terreno attraverso un attrezzo simile ad una falce
Da questa testimonianza nacque poi la famosa figura del mietitore, colui che porta la morte. 
Quindi chi erano questi uomini? 
Secondo gli storici si trattava solo di allucinazioni provocate dalla malattia, ma io mi chiedo com’è possibile che tutti abbiano la stessa allucinazione? 
Erano esseri extraterrestri
Se è sì, perchè portavano dei virus sulla Terra? 
Per rafforzarci, per ucciderci? 
Se volevano sterminarci, perchè non hanno utilizzato direttamente delle armi di distruzione di massa? 
Forse non l’hanno fatto perchè la civiltà umana è il laboratorio dell’universo?

Astronomi scoprono un buco nero che divora una stella

Credit Image:NASA, S. Gezari
 (The Johns Hopkins University),
and J. Guillochon (University
of California, Santa Cruz)
Uno degli elementi più misteriosi dell’universo è il famoso buco nero
Con questo termine indichiamo una regione dello spazio da cui nulla può sfuggire, nemmeno la luce. 
Il più grande tipo di buco nero è il cosiddetto buco nero supermassiccio che presenta una massa pari a miliardi di volte quella del Sole. 
Secondo gli scienziati ogni galassia al suo centro presenta un buco nero supermassiccio e la prova la possiamo trovare nella Via Lattea dove è presente il buco nero Sgr A*
Pochi giorni fa un gruppo di astronomi, utilizzando telescopi terrestri e spaziali, ha fatto un’incredibile scoperta. 
Ecco il video:


Possiamo notare un buco nero supermassiccio divorare una stella ricca di elio, distante ben 2,7 miliardi di anni luce dalla Terra. 
Durante la morte della stella, alcune parti di essa precipitano verso il buco nero, mentre il resto viene espulso a velocità elevatissime. 
Misurando le variazioni di luminosità, gli astronomi hanno potuto calcolare la massa del buco nero che, secondo i calcoli, sarebbe pari a milioni di volte quella del Sole, presentando inoltre delle dimensioni simili al buco nero presente nel centro della Via Lattea.

Eva intervista Margherita Hack

Da un paio di settimane, ogni lunedì sera, su Rai 2 va in onda un programma di divulgazione scientifica, Eva, condotto da Eva Riccobono.
Ieri è stata trasmessa la quarta puntata e l'inviato speciale del programma, Costantino Della Gherardesca, si è recato a Trieste per intervistare la novantenne astrofisica italiana Margherita Hack.
Dopo aver dato alcune definizioni sull'afelio e sul perielio, la Hack ha risposto ad alcune domande sui più grandi segreti della vita e della scienza.
Come è avvenuta la creazione dell'Universo?
"Tutto quello che dice la religione non è assolutamente vero, sono tutte cose inventate.
In tutte le epoche tutti i popoli si sono inventati un Dio o degli Dèi per spiegare tutto quello che la scienza non sapeva spiegare.
E man mano che la scienza ha progredito, che ha saputo fornire delle risposte, il numero degli Dèi è diminuito.
La scienza non può rispondere a tutto.
Noi oggi sappiamo cos'è l'universo, come è iniziato, come si è evoluto, cosa sono le stelle.
Ma purtroppo non sappiamo perchè c'è l'universo, perchè c'è la materia, perchè ci siamo noi".
Qual è la frase più importante che ha mai sentito pronunciare?
"Il cielo stellato sopra di me, la legge morale dentro di me; una frase del filosofo tedesco Immanuel Kant.
Questa frase vuole dire che sopra di me c'è il cielo, c'è tutto l'universo da studiare e da capire, ma dentro di me, invece, c'è la legge morale che mi dice di non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te".
Come si immagina il futuro?
"Non lo immagino bello perchè fino ad una decina di anni fa ricordo che la mattina all'alba sentivo i passerotti cinguettare, mentre oggi solo silenzio.
Non c'è più un uccellino in giardino o una rondine nel cielo, non ci sono più le lucciole la notte, c'è un deserto.
Si sta distruggendo tutta la natura e penso che alla fine distruggeremo anche noi stessi".
Una parola di saluto ad Eva?
"Eva è un bel nome e dalla religione è stata trattata male per aver spinto Adamo al peccato.
Lei, invece, è stata un simbolo della curiosità per la specie umana perchè ha voluto indagare, conoscere le leggi che regolano il nostro corpo, il nostro mondo, l'universo.
E' stata un esempio della curiosità che ha portato l'uomo dall'epoca delle caverne all'epoca spaziale".

lunedì 7 maggio 2012

Prometheus: il nuovo capolavoro di Ridley Scott

In questi mesi il cinema non sta offrendo grandi film di fantascienza, ma uno che, secondo me, merita di essere visto è Prometheus, il nuovo capolavoro del regista Ridley Scott.
Sicuramente avete sentito parlare di lui per aver diretto la saga di Alien, Il Gladiatore e il Robin Hood del 2010.
Prometheus sarà il prequel di Alien, ma si ricollegherà ad esso solo nei minuti finali del film; infatti Scott ha dichiarato:
"Prometheus potrebbe avere dei sequel che non avranno niente a che fare con Alien.
Amo i film di fantascienza e di questi non mi piace affrontare il tema della distruzione, ma indagare l'origine della vita e la natura del rapporto tra creatore e creature.
Oramai sappiamo tutti che non siamo soli nell'Universo".
Nel cast troviamo, invece, attori molto importanti come Michael Fassbender, Charlize Theron, Guy Pearce (The Time Machine) e Noomi Rapace ovvero la Lisbeth Salander di Uomini Che Odiano Le Donne.
Il trailer potete trovarlo nel seguente link: trailer Prometheus e arriverà in Italia il 14 settembre 2012.
TRAMA
Siamo nel 2089 e un team di scienziati fa un'enorme scoperta: un disegno rupestre in una grotta scozzese.
Nel disegno è raffigurato un uomo che indica una costellazione non conosciuta dalla civiltà umana e per la scienziata Elizabeth Shaw è un invito da una civiltà aliena.
Così il gruppo parte per un lungo viaggio per raggiungere questo pianeta dove si nasconderebbe il mistero dell'origine dell'umanità.

sabato 5 maggio 2012

Mistero: l'uomo che comunica con gli alieni

Nella seconda puntata di Mistero si è parlato del caso di un rapimento alieno avvenuto negli anni '70.
Il video del servizio potete trovarlo nel seguente link: video Zanfretta.
Il protagonista della storia è il vigilante Pier Fortunato Zanfretta che, nella notte del 6 dicembre 1978, vide strane luci vicino ad una villa.
In quel momento la sua auto si spense in circostanze misteriose e, avviandosi con una torcia verso le luci, fu spinto da una creatura verde molto alta che presentava una faccia enorme con tre spine sul fianco e degli occhi triangolari.
Quando Zanfretta fu ritrovato dai suoi colleghi non ricordava niente di quello che era accaduto nelle 2 ore precedenti e, ritornato a casa, si accorse di avere delle cicatrici sulle spalle e sulle gambe.
Ma la cosa sorprendente è che urinò per 40 secondi del materiale liquido di color nero; inoltre il colore dei suoi capelli cambiò passando da nero a bianco in una sola notte.
Zanfretta fu sottoposto a diversi esami psichiatrici e risultava sempre che l'uomo era sano di mente.
Da quel giorno il vigilante è stato rapito diverse volte e, ogni 15 giorni, gli alieni lo costringono a recarsi, di notte, su un monte dove si apre un misterioso portale che lo porta in una sala bianca.
Al centro della stanza è presente una pietra su cui poggia una scatola, che contiene a sua volta una sfera costituita da una piramide che ruota in tutte le direzioni.
All'interno di questa, invece, c'è un liquido che diventa sempre più chiaro, a causa della rotazione della piramide.
Successivamente l'uomo avvicina la propria faccia all'oggetto da cui fuoriesce un raggio verde che scarica la memoria di Zanfretta degli ultimi 15 giorni.
L'uomo non ha saputo spiegare il perchè di questa operazione e secondo me non si tratta di un rapimento alieno, ma solo un modo per fare pubblicità al libro di Zanfretta: Il caso Zanfretta-La vera storia di un icredibile fatto di cronaca.
Ho notato che Pier Fortunato raccontava la sua storia sempre tenendo gli occhi bassi (segno che sta mentendo?) e poi ci ha mostrato una foto del suo libro in cui si vede un ufo che a parer mio sembra un fake.
In questi casi mi chiedo sempre:
"Ma uno che viene rapito da esseri extraterrestri come fa ad essere così tranquillo a raccontare tutti i particolari di quello che gli è accaduto?"
Voi, invece, che ne pensate?

giovedì 3 maggio 2012

Mistero: anticipazioni puntata del 3 maggio

Il 26 aprile è iniziata la sesta stagione di Mistero con la presenza di Paola Barale.
La prima puntata ha totalizzato circa 2.300.000 spettatori, trattando argomenti come la morte di Paul McCartney, l'uomo di Brindisi con le stigmate, i supereroi di Stan Lee e le tempeste solari di Adam Kadmon.
Questa sera, invece, oltre alla rubrica di Pablo Ayo e Real Mistery, si parlerà, con Jane Alexander, dei luoghi sotterranei di Parigi ricercando delle catacombe.
Poi si parlerà dei rapimenti alieni e di Pier Fortunato Zanfretta che dichiara di aver avuto, tra il 1978 e il 1981, undici incontri ravvicinati del terzo e quarto tipo.
Inoltre l'uomo mostrerà segni particolari sul suo corpo e parlerà degli alieni Dargos: creature grigie alte tre metri con teste a punta e occhi triangolari.
Infine si tratterà il mistero del Conte di Cagliostro, un alchimista italiano del diciottesimo secolo, parlando di magia e stregoneria.
Mistero vi aspetta questa sera alle ore 21.10 su italia 1.
Buona visione!

APEX: le nubi di polvere di M78

Dopo l’immagine dettagliata di Fomalhaut, fornita da ALMA, l’ESO (European Southern Observatory) ha pubblicato nuove immagini, ottenute dal telescopio APEX, delle nebulose a riflessione Messier 78 e NGC 2071. 
Con il termine nebulosa a riflessione facciamo riferimento a quelle nubi di polvere che riflettono la luce di stelle vicine. 
Entrambe le nebulose si trovano nella costellazione di Orione e M78, scoperta da Pierre Mèchain nel 1780, è una delle più brillanti del cielo e dista dalla Terra ben 1600 anni luce. 
Grazie alle osservazioni dell’APEX, gli astronomi hanno individuato nubi di polvere cosmica ovvero zone dove avviene la nascita di nuove stelle. 
Ecco le immagini

1) Nebulose con le osservazioni APEX
2) Nebulose in luce visibile
Credit Image: ESO/APEX (MPIfR/ESO/OSO)/T. Stanke et al./Igor Chekalin/Digitized Sky Survey 2
Le osservazioni del telescopio sono quelle in arancione. 
Queste zone non sono altro che grumi di polvere fredda che, in luce visibile, risultano scuri. 
Nella parte superiore dell’immagine troviamo NGC 2071 che contiene, nel punto più brillante della zona arancione, una stella giovane che ha una massa pari a cinque volte quella del Sole. 
Al centro, invece, abbiamo M78 che, in luce visibile, è il riflesso della luce azzurra delle stelle arrivato a noi dalle nubi di polvere. 
La nebulosa è attraversata da una striscia nera di polvere che si trova davanti a M78, bloccandone la luce azzurra. 
Un’altra regione di polvere scura che appare, invece, in arancione, è presente nel bordo inferiore della nebulosa e, a differenza di quella precedente, si trova dietro a M78. 
Gli astronomi hanno scoperto che, in queste nubi di polvere, sono presenti gas ad alta velocità che vengono espulsi dalle stelle giovani durante la loro formazione e quindi questo dimostra che i grumi non sono altro che culle di nuove stelle.

mercoledì 2 maggio 2012

ALMA fornisce nuovi dettagli su Fomalhaut

Immagine di Fomalhaut non 
ottenuta con ALMA.
Credit Image:NASA, ESA, 
and the Digitized Sky Survey 2.
Acknowledgment: Davide De
Martin (ESA/Hubble)
La stella più luminosa della costellazione del Pesce Australe è la famosa Fomalhaut, il cui significato è “bocca della balena”. 
Questa stella, distante 25 anni luce dalla Terra, è molto giovane con un’età compresa tra i 100 e i 300 milioni di anni; presenta una temperatura superficiale di 8500 K e ha una massa pari al doppio di quella del Sole.
Poche settimane fa gli astronomi, utilizzando ALMA, il miglior telescopio del suo genere, hanno fatto una grande scoperta sulla stella o meglio sui pianeti che orbitano intorno a Fomalhaut. 
Grazie alle immagini nitide fornite dal telescopio, gli scienziati hanno notato che i pianeti sono molto più piccoli rispetto alle dimensioni che avevano ipotizzato e inoltre hanno individuato un anello di polvere dove le particelle sono trattenute dall’effetto gravitazionale di due pianeti. 
Questo è possibile per il seguente motivo. 
Se un pianeta si trova all’interno di un anello, la sua velocità orbitale è maggiore di quella delle particelle di polvere e quindi la sua gravità fornisce energia alle particelle, spingendole verso l’esterno. 
Mentre se il pianeta è all’esterno, la sua velocità orbitale è inferiore a quella delle particelle di polvere e quindi la sua gravità diminuisce l’energia delle particelle, causando la loro caduta verso l’interno. 

Immagine di Fomalhaut e dell'anello di polvere ottenuta con ALMA
 Credit Image: ALMA (ESO/NAOJ/NRAO)
L’ALMA è uno strumento davvero potente e lo ha dimostrato in questo caso, presentando agli astronomi un anello di polvere che non era visibile, invece, nelle osservazioni dell’Hubble Space Telescope
Scopriamo cosa hanno dichiarato gli scienziati. 
Aaron Boley (capo della ricerca):Grazie ad ALMA possiamo ora porre limiti molto stretti alla massa e all’orbita dei pianeti che si trovano vicino all’anello. 
Questi pianeti sono i più freddi di quelli che abbiamo trovato in orbita intorno ad una stella normale”. 
Matthew Paybe:Abbiamo scoperto che l’anello ha una larghezza pari a 16 volte la distanza Terra-Sole e uno spessore di un settimo della sua larghezza. 
La distanza dell’anello dalla stella, invece, è 140 volte la distanza Terra-Sole”.

martedì 1 maggio 2012

Shuttle Enterprise: l'ultimo volo sopra New York

Pochi giorni fa milioni di persone hanno visto volare, per l’ultima volta, sopra Manhattan lo Shuttle Enterprise insieme al Boeing 747 Jumbo Jet che, per questo evento, è stato modificato dalla Nasa per portare gli shuttle. 
Ma prima di osservare le magnifiche immagini della navetta spaziale conosciamo meglio la sua storia
Lo Shuttle Enterprise è stata la prima navetta spaziale costruita dall’Agenzia Spaziale Statunitense e fu utilizzata solo per fare dei test, come prove a terra o test di volo senza mai superare l’atmosfera terrestre. 
Inizialmente lo shuttle doveva chiamarsi Constitution, ma poi, grazie ad una raccolta di firme da parte dei fan della serie tv Star Trek, il suo nome fu cambiato in Enterprise, per ricordare la famosa navicella spaziale del telefilm. 
Verso la fine degli anni settanta si conclusero i test, che permisero di misurare carichi strutturali e caratteristiche di frenaggio, e alcuni pezzi dell’Enterprise vennero riutilizzati su altre navette. 
Recentemente lo shuttle è stato restaurato dandogli l’ultima possibilità di volare nel cielo di una delle città più belle del mondo, New York
Vediamo alcuni scatti: 

Credit Image: NASA/Bill Ingalls
Qui possiamo osservare:
  • l’Empire State Building, uno dei grattacieli più importanti del mondo, alto 443 m e costruito nel 1930 in soli 14 mesi. Dopo l’11 settembre è ritornato ad essere l’edificio più alto della città, ma, proprio ieri, è stato superato dal nuovo edificio di Manhattan, la Freedom Tower;
  • la Statua della Libertà, alta 93 m, che, nel secolo precedente, rappresentava per gli immigrati un simbolo di speranza. 
Credit Image: Ken Kremer
Qui, invece, vediamo lo Shuttle vicino al Ponte Verrazzano, costruito dall’italiano Giovanni da Verrazzano. 
Questo ponte collega due quartieri di New York, Brooklyn e Staten Island; è conosciuto soprattutto per essere il punto di partenza della maratona di New York e il suo difetto è una tassa, introdotta nel 2009, che le autovetture devono pagare per attraversarlo. 
Per chi fosse interessato a visitare l’Enterprise, da luglio 2012 lo troverete nel museo Intrepid. 
Buon viaggio!

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...