mercoledì 29 ottobre 2014

Esploso Antares: distrutto il carico destinato alla Stazione Spaziale Internazionale

Ieri sera alle ore 23.22 in Virginia si è verificato un incidente che ha fatto in pochi minuti il giro del mondo: si tratta dell'esplosione del razzo vettore Antares dell'Orbital Sciences Corporation, mentre partiva dalla piattaforma di lancio.
L'obiettivo della missione di Antares era quella di portare alla Stazione Spaziale Internazionale un carico di viveri, attrezzature e acqua per gli astronauti.
Per il razzo si trattava del suo quarto lancio e fino ad ora, durante le sue partenze, non si erano mai verificati problemi.
Ecco il video:


Dalle immagini possiamo notare come, già pochi secondi dopo la partenza, Antares abbia modificato la sua traiettoria, per poi esplodere e ricadere a terra, provocando una esplosione ancora più grande.
Vedendo le fiamme, gli scienziati hanno subito pensato che il personale del centro spaziale fosse in pericolo, ma subito dopo hanno tranquillizzato la stampa, affermando che non c'era nessun ferito e che avevano registrato solo alcuni danni alle strutture della rampa di lancio.
In attesa di un comunicato ufficiale da parte dell'Orbital Sciences Corporation, è stato confermato che un nuovo carico è già in fase di preparazione e che verrà consegnato all'ISS grazie ad un lancio russo previsto nei prossimi giorni.
fonte: www.lastampa.it

lunedì 27 ottobre 2014

Lucy: il cervello umano e le sue potenzialità

In attesa di vedere al cinema tra un paio di settimane il nuovo film di fantascienza, Interstellar, voglio consigliarvi oggi un film che mi ha conquistato in pochi minuti di visione.
Sto parlando di Lucy, il nuovo lavoro del regista francese Luc Besson, reso famoso dai suoi passati progetti, come Leon, Il Quinto Elemento e Giovanna D'Arco.
Uscito nei cinema italiani lo scorso 25 settembre, Lucy ha una durata di soli 90 minuti e nel cast troviamo nomi importanti, come Scarlett Johansson, Morgan Freeman e Choi Min-sik.
Questa pellicola di azione e fantascienza mi ha colpito perchè tratta il tema del cervello umano e delle sue potenzialità, di cui noi ne utilizziamo attualmente solo il 10%.
Nel film Freeman interpreta uno scienziato che rende pubbliche le sue ipotesi riguardo a cosa accadrebbe e a cosa saremmo in grado di fare se facessimo lavorare al massimo il nostro cervello.
Nel frattempo, però, in Taiwan una donna, Lucy, viene a contatto con una droga di CPH4, una molecola che in realtà viene prodotta dalle donne al sesto mese di gravidanza e considerata fondamentale per la crescita del bimbo.
Questa sostanza, però, trasforma la donna nell'essere umano più intelligente del pianeta, o meglio l'unica che utilizza il 100% del suo cervello.
Sicuramente una delle scene più importanti è presente nel finale quando Lucy decide di condividere tutto il suo sapere con gli scienziati: da qui parte una serie di immagini che mostra l'intera vita, non solo dell'umanità, ma di tutti gli esseri viventi sulla Terra, per poi passare alla formazione del nostro pianeta, della nostra galassia fino ad arrivare alla grande esplosione, Big Bang, in cui tutto ha avuto inizio.
Ecco il trailer:

giovedì 23 ottobre 2014

Rosetta: foto di 67P/Churyumov-Gerasimenko da una distanza di 7,8 km

La sonda Rosetta sorprende sempre più gli scienziati con le nuove immagini che sta ottenendo riguardo la cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko.
Da quando è entrata in orbita attorno a questo corpo, sta fornendo in modo continuo tantissimi dati e l'ultimo materiale arrivato riguarda una serie di immagini ottenute, lo scorso 18 ottobre, ad una distanza dalla cometa di soli 7,8 km.

Credit: ESA
Credit: ESA
Credit: ESA 
Credit: ESA
Fra un paio di settimane, precisamente il 12 novembre, la missione proseguirà con il lander Philae che, una volta atterrato su 67P/Churyumov-Gerasimenko, inizierà a fare le sue analisi per comprendere meglio l'evoluzione del Sistema Solare.
fonte: www.link2universe.net

martedì 21 ottobre 2014

Osservata la nascita di una galassia massiccia, distante 11 miliardi di anni luce da noi

Grande risultato è stato raggiunto dagli astronomi grazie all'utilizzo di più strumenti, come l'Hubble Space Telescope, lo Spitzer Space Telescope, l'Herschel Space Observatory ed il Keck Observatory.
Questa collaborazione ha permesso agli astronomi di osservare, per la prima volta, le prime fasi di nascita di una galassia massiccia, distante da noi ben 11 miliardi di anni luce.

Credit: NASA/ESA/E. Nelson (Yale University)
Nell'immagine possiamo notare il nucleo galattico GOODS-N-774, nominato dagli scienziati Sparky.
Questo oggetto astronomico è stato inserito nella categoria delle grandi galassie ellittiche, famose per contenere numerose stelle vecchie, oltre a presentare una forma sferica o ovale.
Gli scienziati affermano che questi rari oggetti iniziano la loro formazione da un enorme nucleo stellare: infatti nascono dall'interno per poi continuare la loro espansione verso l'esterno.
fonte: www.link2universe.net

domenica 19 ottobre 2014

Jellyfish Barge: la futura coltivazione in mare su serre galleggianti

Venerdì 31 ottobre il direttore del Laboratorio Internazionale di Neurobiologia Vegetale dell'Università di Firenze, Stefano Mancuso, presenterà al pubblico un progetto interessante chiamato Jellyfish Barge.
Si tratta in parole povere di una serra che galleggia sul mare e che servirà in futuro per far fronte alla scarsità di alcune risorse, come la terra coltivabile e l'acqua dolce.
Questo sistema, di 9,5 metri per 9,5 e 3,5 metri di altezza, permette di produrre giorno per giorno 200 litri di acqua dolce e una quantità di alimenti sufficiente a sfamare due persone.


Ecco una sintesi dell'intervista di Mancuso:
"Nel 2050 la popolazione aumenterà così tanto che la terra non ci basterà più ed il consumo attuale di acqua dolce, pari al 70%, dovrà ridursi notevolmente nei prossimi anni.
Questi sono alcuni motivi per cui l'uomo deve trovare soluzioni alternative e una di queste è proprio Jellyfish Barge.
Questo sistema ci aiuterà a produrre alimenti senza utilizzare il suolo e acqua dolce, visto che la serra poggia su una zattera di legno ancorata in mare e, per nutrire le piante, dissala l'acqua marina.
Ciò viene fatto attraverso un sistema di vasche chiuse che effettuano l'evaporazione dell'acqua: successivamente questo vapore viene condensato in serbatoi subacquei, ottenendo infine acqua dolce.
Quest'acqua, però, deve possedere alcuni sali utili alle piante che vengono poi aggiunti immettendo un 15% di acqua marina.
Tutte queste operazioni vengono gestite da una centralina e da un sistema di pompe alimentate da un pannello solare e da accumulatori, il cui compito è quello di trasformare in energia il movimento delle onde.
Gli alimenti che si possono ottenere da Jellyfish Barge sono vari, come radicchio, pomodori, cetrioli, peperoni e melanzane, ma in futuro ne aggiungeremo altri, come la rucola o il finocchio di mare".
Il vantaggio di questo progetto è che non produce nè immissioni nè rifiuti e verrà presentato all'Expo 2015 con l'obiettivo di cercare nuovi clienti per iniziare una produzione su larga scala.
fonte: ilvenerdì di Repubblica

giovedì 16 ottobre 2014

MIT boccia Mars One: la morte arriverebbe in 68 giorni

Negli ultimi anni sempre più scienziati ammettono che nel futuro la vita dell'umanità si sposterà su Marte e ciò è dimostrato anche da diversi progetti che sono ancora in fase di realizzazione.
Uno di questi è Mars One dell'imprenditore olandese Bas Lansdorp, il cui obiettivo è quello di mandare, entro il 2023, quattro persone sul pianeta rosso, aggiungendone poi altre per arrivare, entro il 2033, a venti astronauti.
Negli ultimi giorni, però, il Massachusetts Institute Of Technology (MIT) di Boston ha bocciato Mars One, considerandola una missione molto pericolosa per l'uomo.
Secondo le loro osservazioni, pare che il progetto non possa raggiungere gli obiettivi prefissati in quanto non sono stati affrontati diversi problemi; ecco un piccolo elenco:
  • cibo per gli astronauti: secondo Mars One la produzione del cibo avverrebbe su un terreno marziano di 50 ettari e sarà coltivato nello stesso habitat degli umani. MIT, invece, afferma che servirebbero in realtà 200 ettari e l'ipotesi di coltivare nello stesso habitat degli umani causerebbe la morte per asfissia dei coloni, dopo 68 giorni;
  • approvvigionamento di acqua: la missione fallirebbe perchè le tecnologie per sciogliere il ghiaccio marziano non sono ancora state testate per essere usate nello spazio;
  • razzi per trasporto di materiale su Marte: Mars One ha previsto un utilizzo di 6 razzi, ma in realtà ne servirebbero 15;
  • pezzi di ricambio per la colonia umana: la missione di Lansdorp prevede la partenza di rifornimenti dalla Terra ogni 26 mesi per giungere poi su Marte 180 giorni dopo. Ciò non è abbastanza sicuro per i coloni e quindi l'MIT consiglia di sviluppare una nuova generazione di stampanti in 3D per produrre i pezzi di ricambio direttamente sul pianeta rosso.
fonte: www.ansa.it

lunedì 13 ottobre 2014

CUN rende pubblico l'avvistamento ufo sulle Alpi Apuane

In questi giorni a Roma si è svolto il congresso internazionale del Cun (Centro Ufologico Nazionale) in cui si è parlato di vari avvistamenti ufo avvenuti in Italia negli ultimi cinquanta anni, oltre alle numerose testimonianze raccolte.
Ma la vera sorpresa è stata la pubblicazione di un avvistamento ufo, avvenuto sulle Alpi Apuane (Toscana) lo scorso 5 aprile, tenuto segreto in questi cinque mesi.
Il caso è stato affrontato dal presidente del Cun, Vladimiro Bibolotti, che ha letto la testimonianza di una coppia quarantenne residente in provincia di Massa.
Il fatto è accaduto attorno alle ore 23.00 e i due testimoni stavano tornando a casa, dopo aver cenato da parenti.
Mentre viaggiavano con la propria auto, hanno notato una luce blu su una ringhiera nera e subito dopo è apparso un disco volante a 5 metri di quota e distante dall'auto circa 15 metri.
L'oggetto ruotava molto velocemente su se stesso e la coppia, dopo esser stata investita dalla luce del velivolo, è fuggita per fermarsi poco dopo, ma in quel momento l'ufo era misteriosamente scomparso.
I testimoni si sono subito recati dai carabinieri per denunciare il caso e, dopo aver compilato un Modulo di avvistamento di Oggetto Volante non identificato, hanno informato il Centro Ufologico Nazionale che ha iniziato subito ad indagare.
Ancora oggi non è stato fatto nessun passo in avanti nelle indagini e, nonostante tutto, Bibolotti ha considerato questo caso uno degli avvistamenti più importanti degli ultimi quindici anni.
fonte: www.rainews.it

giovedì 9 ottobre 2014

LSST: il nuovo telescopio per osservare la materia oscura

Nel 2020 un nuovo telescopio potrebbe essere messo in funzione e osserverà il cosmo in un modo tutto nuovo.
Si tratta di Lsst (Large Synoptic Survey Telescope) che diventerà il telescopio con il sensore ottico più grande del mondo per un costo di ben 638 milioni di dollari.
Questo nuovo strumento avrà diversi obiettivi:
  • indagare sull'energia e sulla materia oscura;
  • realizzare una mappa più precisa del Sistema Solare;
  • osservare con attenzione sia piccoli che grandi oggetti veloci, come gli asteroidi che potrebbero entrare in collisione con il nostro pianeta;
  • osservare la Via Lattea per raccogliere informazioni sulla sua formazione ed evoluzione.
Il progetto è stato finanziato soprattutto dagli Stati Uniti e in piccola parte anche dalla Francia.
Attualmente è in fase di costruzione la fotocamera di Lsst, il cui responsabile è proprio un italiano originario di Caserta, Stefano Russo.
Quest'ultimo lavora a tempo indeterminato (cosa insolita nel nostro paese) al Centro Nazionale di Ricerca Scientifica di Parigi; ecco le sue dichiarazioni:
"E' un progetto importante perchè questo telescopio fotograferà l'universo con una risoluzione dieci volte superiore a quella ottenibile con gli strumenti attuali.
In questo modo potremo realizzare un film ad altissima definizione sull'evoluzione stellare".
fonte: il venerdì di Repubblica

mercoledì 8 ottobre 2014

Luna: avvistato oggetto volante sul satellite

Negli ultimi anni sempre più nuovi video su ufo vengono pubblicati su Youtube e uno degli ultimi caricati riguarda un ufo ripreso vicino alla Luna.
L'autore del video è Crown77, uno dei maggiori utenti che pubblica filmati di questo genere e autore del video che analizzeremo in questo articolo.
Ecco il filmato:


E' possibile notare un oggetto volante non identificato che viaggia nelle vicinanze del nostro satellite e ciò è possibile anche grazie all'alta qualità delle immagini.
Il video è stato visto da molta gente e alcuni hanno rilasciato dei commenti, cercando di spiegare la natura di questi ufo: per la maggior parte si tratta di satelliti mentre per altri di meteore.
fonte: www.segnidalcielo.it

lunedì 6 ottobre 2014

I Guardiani della Galassia in arrivo al cinema il 22 ottobre

In attesa di vedere il prossimo mese al cinema Interstellar, fra un paio di settimane gli amanti della fantascienza e dell'universo potranno guardare nelle sale italiane I Guardiani Della Galassia, precisamente il prossimo 22 ottobre.
Il film, diretto dal regista James Gunn, è stato considerato dalla stampa uno dei film più attesi dell'anno perchè, proprio come accade a The Avengers, riunisce diversi supereroi e poi non mancano di certo gli effetti speciali.
Ecco il trailer e la trama:


L'audace esploratore Peter Quill è inseguito dai cacciatori di taglie per aver rubato una misteriosa sfera ambita da Ronan, un essere malvagio la cui sfrenata ambizione minaccia l'intero universo.
Per sfuggire all’ostinato Ronan, Quill è costretto a una scomoda alleanza con quattro improbabili personaggi: Rocket, un procione armato; Groot, un umanoide dalle sembianze di un albero; la letale ed enigmatica Gamora e il vendicativo Drax il Distruttore.
Ma quando Quill scopre il vero potere della sfera e la minaccia che costituisce per il cosmo, farà di tutto per guidare questa squadra improvvisata in un'ultima, disperata battaglia per salvare il destino della galassia.
fonte trama: www.comingsoon.it

giovedì 2 ottobre 2014

WFI, Messier 11: l'ammasso aperto per comprendere l'evoluzione stellare

Immagine spettacolare è stata ottenuta dal WFI (Wide Field Imager) ed il soggetto della foto è un ammasso aperto molto famoso, Messier 11, conosciuto anche come NGC 6705 o Ammasso dell'Anatra Selvatica.
Situato nella costellazione dello Scudo ad una distanza di 6000 anni luce da noi, Messier 11 è stato scoperto nel 1681 dall'astronomo tedesco Gottfried Kirch per poi essere aggiunto nel catalogo di Charles Messier nel 1764.

Credit: ESO
NGC 6705 presenta un diametro di 20 anni luce ed ospita ben 3000 stelle: si tratta di un oggetto molto interessante per gli astronomi, visto che, essendo un ammasso aperto, si possono verificare le teorie di evoluzione stellare.
Infatti in questi ammassi le stelle si formano dalla stessa nube di gas e polvere e quindi sono molto simili tra di loro, nel senso che hanno più o meno la stessa età, la stessa composizione chimica e la stessa distanza dal nostro pianeta.
L'unica differenza è la massa che può produrre comportamenti diversi: infatti le stelle più massicce si evolvono più velocemente delle stelle più piccole perchè consumano più idrogeno.
Quindi in questo modo gli scienziati possono osservare, all'interno di un ammasso aperto, diversi stadi evolutivi che permettono loro di comprendere meglio l'evoluzione stellare.
fonte: www.eso.org
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