venerdì 27 dicembre 2013

Nasa Apollo 7: foto e video di ufo avvistati durante la missione

Secondo gli ufologi la Nasa ha nascosto in tutti questi anni parecchio materiale ufologico raccolto durante le missioni Apollo.
Una tra queste fu la conversazione tra l'agenzia spaziale e Neil Armstrong durante la missione Apollo 11, quando l'astronauta notò dal suolo lunare oggetti volanti non identificati e luci misteriose in alcuni crateri lunari.
Tutto venne insabbiato ma alcuni giorni fa è uscito qualcosa di interessante dagli archivi della Nasa: gli astronauti della missione Apollo 7 osservarono, mentre erano in orbita attorno alla Terra, diversi ufo a forma circolare.
L'equipaggio della missione del 1968, composto da Donn Eisele, Walter Schirra e Walter Cunningham, scattò diverse foto per dimostrare la presenza di questi oggetti volanti nello spazio.
Ecco le prove che comprendono non solo immagini ma anche un video:



fonte: www.segnidalcielo.it

giovedì 19 dicembre 2013

Scienziati scoprono la prima esoluna attorno ad un esopianeta

Un team di scienziati potrebbe aver fatto una scoperta incredibile, ovvero la prima esoluna scoperta attorno ad un esopianeta.
Secondo i dati l'oggetto orbiterebbe attorno ad un gigante gassoso ad una distanza da esso di 20 milioni di km (rispetto ai circa 390.000 km della Luna dalla Terra) e la sua dimensione sarebbe circa la metà della Terra.
Questo piccolo sistema dista da noi 1800 anni luce e la sua particolarità è il fatto che sia l'esoluna che l'esopianeta vagano nello spazio senza una stella.
La scoperta è stata fatta con una nuova tecnica, chiamata gravitazional micro-lensing, che utilizza l'azione della gravità sul tessuto dello spazio-tempo.
Praticamente gli scienziati hanno preso come punto di riferimento la luce di una stella lontana; il passaggio del pianeta, tra noi e la stella, ha piegato, con la sua gravità, lo spaziotempo attorno a sè, distorcendo momentaneamente la luce della stella.
Osservando con attenzione la deviazione della luce, gli astronomi hanno ricavato le caratteristiche del pianeta, notando anche delle piccole variazioni successive che hanno indicato la presenza di una luna massiccia.
Se la scoperta venisse confermata, questa luna entrerebbe nella storia per esser stata la prima esoluna individuata dall'uomo.
fonte: www.link2universe.net

mercoledì 18 dicembre 2013

ESA: tutto pronto per il lancio della missione Gaia

Tutto pronto per la missione Gaia dell'ESA: domani 19 dicembre alle ore 10.00, dalla base di Kouru, il vettore Soyuz-Fregat accenderà i motori per portare in orbita il satellite Gaia.
La missione, della durata di 5 anni, consisterà nell'osservare l'1% delle stelle della Via Lattea, per creare infine una mappa tridimensionale della nostra galassia.
Domani mattina tutti gli ingegneri dell'ESOC di Darmstadt, il centro operativo dell'ESA, si concentreranno soprattutto sulla fase iniziale di lancio per poi monitorare il satellite 24 ore al giorno.
Venerdì 20 dicembre Gaia, dopo aver acceso i razzi di manovra, cercherà di raggiungere la sua posizione orbitale ad 1,5 milioni di km dalla Terra in direzione opposta a quella del Sole, ottima per l'osservazione spaziale.
Il 22 dicembre, invece, i tecnici avvieranno e controlleranno per circa 5 mesi gli strumenti di bordo e, dopo averli testati tutti, Gaia potrà iniziare a raccogliere dati.

martedì 17 dicembre 2013

ESO: fotografata l'esplosione stellare Nova Centauri

Lo scorso 2 dicembre in Australia il signor John Seach ha scoperto una Nova vicino alle stelle Alpha e Beta Centauri.
L'ambasciatore dell'ESO, Yuri Beletsky, ha ottenuto una immagine spettacolare del nuovo oggetto, la Nova Centauri, che è in realtà la luce di una esplosione stellare, completamente differente da ciò che accade ad una supernova.

Credit: ESO/Yuri Beletsky
Secondo gli esperti Nova Cenaturus è la nova più brillante di questo millennio ed è stata catalogata come nova classica.
Cos'è una nova classica?
Avviene in un sistema binario di stelle quando il gas d'idrogeno, proveniente da una delle due stelle, aumenta sulla superficie della stella principale e ciò provoca un evento termonucleare esplosivo che illumina notevolmente la stella.
Quindi le novae classiche si distinguono dalle supernove per il semplice fatto che il processo non si conclude con la morte di una stella.
fonte: www.link2universe.net

lunedì 16 dicembre 2013

Interstellar: uscito il teaser trailer del nuovo film di Christopher Nolan

Alcuni giorni fa è uscito il teaser trailer del film più atteso del 2014, Interstellar di Christopher Nolan, regista della trilogia di Batman, Inception e The Prestige.
Il film ha come protagonista l'universo ma soprattutto un viaggio spaziale per evitare l'estinzione dell'uomo e, per molti critici, sarà l'ennesimo capolavoro del regista londinese, che negli ultimi anni sta regalando sempre più film originali che impegnano la mente.
Il cast è di altissimo livello ed è composto da Matthew McConaughey, Anne Hathaway, Jessica Chastain, Wes Bentley, Casey Affleck, Matt Damon e Michael Caine.
L'uscita in Italia è prevista per il 6 novembre 2014; ecco il teaser trailer e la trama:


In un futuro imprecisato, un drastico cambiamento climatico ha colpito duramente l'agricoltura.
Un gruppo di scienziati, sfruttando un "wormhole" per superare le limitazioni fisiche del viaggio spaziale e coprire le immense distanze del viaggio interstellare, cercano di esplorare nuove dimensioni.
Il granturco è l'unica coltivazione ancora in grado di crescere e loro sono intenzionati a trovare nuovi luoghi adatti a coltivarlo per il bene dell'umanità.
fonte trama: www.comingsoon.it

venerdì 13 dicembre 2013

Pftba: il gas serra 7mila volte più pericoloso dell'anidride carbonica

Scoperta interessante ma triste è stata fatta da un team di ricercatori del Dipartimento di Chimica dell'università di Toronto: è stato individuato un nuovo gas serra, molto più pericoloso dell'anidride carbonica.
Il suo nome è il perfluorotributilammina (Pftba), gas non naturale ad alta potenza radioattiva, che permane nell'atmosfera per lunghi periodi; si calcola che la sua pericolosità sia 7mila volte quella della CO2, visto che gli effetti di una molecola di Pftba equivale a quelli di 7100 molecole di anidride carbonica.
L'utilizzo di questo gas è avvenuto nella metà del secolo scorso per la costruzione di dispositivi elettronici e ancora oggi viene impiegato per testare le apparecchiature elettroniche.
Lo studio del Pftba continuerà sicuramente nel futuro, poichè, ai giorni nostri, non esiste ancora un processo capace di rimuovere o distruggere questo particolare gas presente nell'atmosfera terrestre.

giovedì 12 dicembre 2013

Click & Grow, la pianta della Nasa

La NASA ci sorprende sempre con le sue immagini dallo spazio e le sue scoperte nell'immensità dell'universo.
Questa volta, per far fronte all'inquinamento atmosferico galoppante e alla necessità di avere più aree verdi nelle piccole e grandi città del mondo, ha realizzato qualcosa davvero straordinario e meraviglioso.


Si chiama Click & Grow.
Si tratta di una soluzione che permette di far crescere una pianta all'interno della propria casa, senza troppa fatica.
Tutto ciò che vi serve è ordinare il prodotto, aggiungervi dell'acqua quando l'indicatore del prodotto ve lo chiede e l'energia (4 batterie o il collegamento alla rete elettrica della vostra abitazione).


I prodotti sono due:
  • c'è lo Smartpot: esso è quadrato e contiene i semi per far crescere una sola pianta. Quelle disponibili sono i pomodori, basilico, fragole, peperoncini e la pianta cresta di gallo. Per questo tipo di prodotto sono necessari acqua e 4 batterie;
  • c'è lo Smart Herb Garden, una mini serra che al momento presenta i semi di basilico, timo e melissa. Successivamente saranno disponibili i semi per i pomodorini, menta, rosmarino, salvia, lavanda.


Il prezzo è di 79$ (circa 57€) e per quanto riguarda il secondo prodotto la spedizione partirà da Gennaio 2014.
Un bel regalo, originale e innovativo, che aiuta ad aumentare il verde nelle nostre case, nelle nostre città, nel nostro pianeta e che fà sì che ognuno di noi possa essere un giardiniere.

mercoledì 11 dicembre 2013

Speciale Superquark: anticipazioni puntata 19 dicembre

Il prossimo 19 dicembre alle ore 21.15 su RaiUno tornerà il programma di Piero Angela, Superquark, in tre nuove puntate speciali che ci faranno compagnia per tutto il periodo natalizio.
Il tema centrale sarà quello del cervello umano, l'organo più importante del sistema nervoso centrale che ancora oggi risulta misterioso e complesso agli occhi degli scienziati.
Sarà un lungo viaggio che ci porterà a capire meglio come funziona l'intelligenza, le emozioni e gli istinti ma anche a dare una giusta definizione alla creatività, a cosa accade nel cervello nel momento in cui ridiamo o piangiamo e capire la nascita dei ricordi.
Questo speciale sarà composto da tre puntate che andranno in onda il 19 ed il 26 dicembre 2013 e il 2 gennaio 2014; ecco i titoli:
  • I puntata: Viaggio alla scoperta del cervello;
  • II puntata: Ridere e piangere, le emozioni della vita;
  • III puntata: Il cervello contro la macchina, la grande sfida.
fonte: www.superquark.rai.it

martedì 10 dicembre 2013

Parmitano torna in Italia: "la Terra è un pianeta unico"

Circa un mese fa si è conclusa l'avventura nello spazio dell'astronauta italiano Luca Parmitano, dopo 166 giorni passati nella Stazione Spaziale Internazionale.
Ieri 9 dicembre Parmitano è arrivato in Italia per condividere questa esperienza indimenticabile con l'Agenzia Spaziale Italiana e soprattutto con i giovani.
Dopo la lunga lettera dedicata alla Terra, all'evento di ieri sera l'astronauta ha risposto alle domande dei giornalisti; ecco le sue dichiarazioni:
"E' bellissimo tornare in Italia e sono felice di raccontarvi la mia esperienza.
Questa missione mi ha permesso di amare maggiormente il mio pianeta e lassù sentivo molto la compagnia dell'Italia: dai collegamenti con Napolitano e Letta ai numerosi messaggi che ho ricevuto dai social network.
Mi piace molto usare la metafora del tetragono, uno dei solidi geometrici più perfetti, perchè più larga è la base su cui poggia, più è stabile e preciso.
Noi astronauti siamo il vertice del tetragono ma per arrivare così lontano serve una base molto ampia, quindi voglio ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile la missione Volare.
Infine vorrei parlare del nostro pianeta: abbiamo soltanto un mondo ed è bellissimo.
Quando sei lassù apprezzi la Terra in modo incredibile e la vedi sotto un altro punto di vista.
Se avessi viaggiato per tutta la vita nello spazio e avessi incrociato la Terra, sicuramente sarei sceso su questo pianeta.
Appena sono rientrato mi hanno colpito cose all'apparenza banali, ovvero il freddo, il caldo, il vento, il mare ed il Sole.
Dobbiamo assolutamente tutelare la Terra perchè è un pianeta davvero unico".

lunedì 9 dicembre 2013

One World Trade Center: misteriosi suoni provenienti dal grattacielo

Inaugurata lo scorso novembre 2013, l'One World Trade Center, il grattacielo di New York costruito per ricordare le vittime delle Torri Gemelle, sta facendo parlare di sè in questi giorni.
Secondo i cittadini di Manhattan l'edificio produce un particolare suono ma gli esperti hanno dichiarato che è tutta colpa del vento.
Un simile episodio era accaduto già durante la fase di costruzione del grattacielo ed allora la spiegazione fu che il suono era prodotto dalle numerose aperture della struttura.
I newyorkesi sono comunque preoccupati perchè il rumore ricorda molto il lamento dei fantasmi di coloro che hanno perso la vita l'11 settembre 2001, il giorno dell'attacco terroristico.
Il reporter di Fox News, Rick Leventhal, ha iniziato la sua indagine e ha concluso dicendo che il fenomeno è completamente causato dal vento perchè, quando soffia forte, provenendo da una direzione, produce un suono scoraggiante.
Ecco il video:


fonte: misteroufo.blogspot.it

giovedì 5 dicembre 2013

Dna umano antico di 400.000 anni rivela una parentela con i Denisoviani

Grande scoperta è stata fatta in Spagna, precisamente nella grotta Sima de los Huesos, nella Sierra di Atapuerca.
Sono stati trovati i resti di uno scheletro di Homo heidelbergensis da cui è stato estratto il materiale genetico, antico di ben 400.000 anni, che ha rivelato diverse sorprese.

Homo heidelbergensis. Credit: Javier Trueba, Madrid Scientific films
I resti hanno dimostrato una certa affinità, non con i Neandertal, ma con i cosiddetti Denisoviani della Siberia, i cui tratti genetici sono stati individuati anche negli aborigeni in Papua Nuova Guinea.
Il Dna è stato ricavato, con una tecnica innovativa, dalla polvere proveniente da un osso umano, infatti proprio da essa i ricercatori sono riusciti a ricostruire la sequenza mitocondriale.
La grotta dove è stata fatta la scoperta è situata 30 m sottoterra con una temperatura che si aggira attorno ai 10°C e lì, oltre a resti umani, sono stati rinvenuti ossa di animali, tra cui un orso delle caverne di 300.000 anni fa, e 28 scheletri di ominidi.
Il team tedesco-spagnolo che si è occupato della scoperta continuerà le sue ricerche nella grotta per ottenere più informazioni sull'evoluzione umana.

mercoledì 4 dicembre 2013

Hubble: astronomi trovano acqua nell'atmosfera di cinque esopianeti

Credit:NASA/A.Mandell,D.Deming
Grandissima scoperta è stata fatta da due team di astronomi guidati da Darke Deming e Avi Mandell: per la prima volta è stata trovata acqua nelle atmosfere di 5 esopianeti, grandi quanto Giove con orbite molto più strette di quella di Mercurio.
La scoperta è stata fatta con l'utilizzo del potente Hubble Space Telescope e, anche se è presente dell'acqua, questi pianeti non si avvicinano minimamente a mondi abitabili, soprattutto per le temperature elevate presenti sulle loro superfici.
Scopriamo insieme i 5 esopianeti:
  • WASP-17b, pianeta particolare con orbita retrograda e presenza di sodio nell'atmosfera;
  • HD209458b, pianeta piccolo caratterizzato da enormi tempeste e da atmosfera contenente, oltre l'acqua, anche molecole organiche;
  • WASP-12b, presenta atmosfera costituita principalmente da acqua e carbonio;
  • WASP-19b, pianeta con il periodo orbitale più corto di tutti gli esopianeti scoperti, infatti un anno dura solo 19 ore;
  • XO-1b, pianeta scoperto da astronomi amatoriali.
Ecco le dichiarazioni dei due team:
"Rilevare l'atmosfera di un esopianeta è davvero complicato ma scoprire acqua in altri mondi ci aiuterà a migliorare le nostre tecniche e a confrontare la quantità di acqua presente nelle atmosfere di differenti pianeti, per esempio tra quelli caldi e quelli freddi".
fonte: www.link2universe.net

martedì 3 dicembre 2013

Avvistate tre sfere luminose sul volo Toronto - Los Angeles

Particolare avvistamento ufo è avvenuto circa 10 giorni fa negli Stati Uniti, durante il volo da Toronto a Los Angeles.
Il testimone afferma di aver fotografato tre sfere di luce sopra il deserto californiano e le immagini sono state subito diffuse sul web, aspettando che gli esperti cercano di capire se si tratta di un falso.


Ecco la testimonianza del cugino del testimone:
"Mio cugino (esperto di aeronautica) viaggiava lo scorso 25 novembre su un aereo della Air Canada (volo n.799) per andare a Los Angeles.
45 minuti prima di atterrare in California, ha notato tre sfere brillanti sopra il deserto e le montagne e si è messo subito a fotografarle.
Era difficile capire se fossero in aria o sul terreno; perciò ho fatto delle ricerche per vedere se trovavo nella zona tra California, Arizona e Nevada dei pannelli solari, specchi o fattorie.
Non ho trovato niente, nessun edificio o struttura, solo una piccola strada in primo piano.
Ancora oggi queste luci rimangono un mistero".
fonte: www.segnidalcielo.it

lunedì 2 dicembre 2013

KOI-351: scoperto sistema planetario simile al Sistema Solare

Un team di astronomi ha scoperto un sistema planetario molto simile al Sistema Solare.
Ciò aiuterà gli scienziati a comprendere meglio l'evoluzione del nostro sistema e la formazione dei pianeti.
Il sistema appena individuato si chiama KOI-351 (Kepler Object of Interest), è composto da ben 7 pianeti e la sua particolarità è il fatto che presenti pianeti rocciosi all'interno e quelli gassosi verso l'esterno.
Fino ad ora gli astronomi avevano quasi sempre individuato sistemi planetari con giganti gassosi molto vicini alla stella e questa scoperta porterà il team, guidato da Juan Cabrera, a fare dei passi avanti nella formazione dei pianeti del Sistema Solare.

Confronto tra il Sistema Solare (orbite blu e nomi pianeti in tedesco)
 e KOI-351 (orbite rosse). Credit: DLR
Ecco alcune caratteristiche di KOI-351:
  • tre dei sette pianeti sono stati scoperti già alcuni anni fa e presentano periodi orbitali di 331, 211 e 60 giorni, molto simili a quelli della Terra, Venere e Mercurio;
  • i pianeti individuati da Cabrera, invece, sono molto più vicini alla stella e presentano periodi orbitali di 7, 9, 92 e 125 giorni;
  • la distanza a cui orbita il pianeta più esterno è di 150 milioni di km (1 UA), ovvero la distanza a cui orbita la Terra dal Sole.
Dopo la scoperta, Juan Cabrera, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:
"Non sappiamo in che modo si è formato il sistema planetario KOI-351 ma abbiamo la sensazione che ci aiuterà a capire la formazione del Sistema Solare".
fonte: www.link2universe.net
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