Dopo l’immagine dettagliata di Fomalhaut, fornita da ALMA, l’ESO (European Southern Observatory) ha pubblicato nuove immagini, ottenute dal telescopio APEX, delle nebulose a riflessione Messier 78 e NGC 2071.
Con il termine nebulosa a riflessione facciamo riferimento a quelle nubi di polvere che riflettono la luce di stelle vicine.
Entrambe le nebulose si trovano nella costellazione di Orione e M78, scoperta da Pierre Mèchain nel 1780, è una delle più brillanti del cielo e dista dalla Terra ben 1600 anni luce.
Grazie alle osservazioni dell’APEX, gli astronomi hanno individuato nubi di polvere cosmica ovvero zone dove avviene la nascita di nuove stelle.
Ecco le immagini:
1) Nebulose con le osservazioni APEX 2) Nebulose in luce visibile Credit Image: ESO/APEX (MPIfR/ESO/OSO)/T. Stanke et al./Igor Chekalin/Digitized Sky Survey 2 |
Le osservazioni del telescopio sono quelle in arancione.
Queste zone non sono altro che grumi di polvere fredda che, in luce visibile, risultano scuri.
Nella parte superiore dell’immagine troviamo NGC 2071 che contiene, nel punto più brillante della zona arancione, una stella giovane che ha una massa pari a cinque volte quella del Sole.
Al centro, invece, abbiamo M78 che, in luce visibile, è il riflesso della luce azzurra delle stelle arrivato a noi dalle nubi di polvere.
La nebulosa è attraversata da una striscia nera di polvere che si trova davanti a M78, bloccandone la luce azzurra.
Un’altra regione di polvere scura che appare, invece, in arancione, è presente nel bordo inferiore della nebulosa e, a differenza di quella precedente, si trova dietro a M78.
Gli astronomi hanno scoperto che, in queste nubi di polvere, sono presenti gas ad alta velocità che vengono espulsi dalle stelle giovani durante la loro formazione e quindi questo dimostra che i grumi non sono altro che culle di nuove stelle.
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