martedì 14 febbraio 2012

L'elettricità e il magnetismo (parte II)

Oersted e Faraday
Dopo Alessandro Volta, nel primo Ottocento un professore di fisica, Hans Christian Oersted, fece una scoperta incredibile durante una lezione universitaria.
L'uomo stava dimostrando che se si prende una pila voltaica e si fa passare la corrente in un filo, questo si scalda.
Ma durante la dimostrazione il professore si accorse che la corrente faceva muovere gli aghi delle bussole presenti sul tavolo.
Quindi capì che l'elettricità poteva produrre magnetismo.
In seguito ci fu un giovane scienziato francese, Andrè-Marie Ampère, che analizzò le forze magnetiche realizzando una equazione matematica che descriveva gli effetti magnetici prodotti dalle correnti elettriche.
Altro importante scienziato fu Michael Faraday, il quale affermò che l'elettricità produceva magnetismo ma era possibile anche l'inverso.
Realizzò un esperimento che lo portò ad una grande scoperta:
  • prese un anello di ferro, avvolgendo un filo intorno ad una metà dell'anello ed un altro intorno all'altra metà;
  • collegò uno dei due fili ad una pila e l'altro ad un galvanometro (strumento per rilevare correnti elettriche minime).
Ciò che pensava di ottenere era che l'elettricità del primo filo produceva magnetismo, il quale passava poi attraverso l'anello di ferro producendo elettricità dall'altra parte.
Ma Faraday si accorse che, guardando il galvanometro, non accadeva nulla.
Allora provò continuamente ad aprire e chiudere l'interruttore e notò che, solo in questi momenti, il galvanometro si muoveva per un attimo.
Quindi capì che a produrre elettricità non è il magnetismo ma il cambiamento di magnetismo.
Maxwell e le sue equazioni
Tutti i lavori fatti da Coulomb, Oersted, Ampère e Faraday furono uniti da James Clerk Maxwell, il quale realizzò ben quattro equazioni differenziali alle derivate parziali lineari.
In seguito Maxwell si accorse che le equazioni erano incompatibili con la conservazione della carica e quindi le modificò introducendo un nuovo termine, la corrente di spostamento.
Con queste equazioni lo scienziato descriveva l'elettricità, il magnetismo e anche le onde elettromagnetiche.
Di quest'ultime Maxwell calcolò la velocità e notò che era uguale a quella della luce dimostrando che in realtà la luce era un fenomeno elettromagnetico.
Quindi possiamo dire che l'elettricità è molto importante per tutti noi perchè senza di essa non funzionerebbero lampadine, telefoni, computer, ascensori e molti altri oggetti.
In poche parole, noi dipendiamo dalla corrente elettrica.


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