lunedì 30 gennaio 2012

Immagini di Marte e Giove della sonda Rosetta

Nel corso di questi anni sono state sviluppate moltissime missioni spaziali e in questi giorni sono stati pubblicati i dati provenienti dalla sonda Rosetta, ottenuti il 25 febbraio 2007, mentre effettuava un passaggio ravvicinato di Marte ad una distanza di 250 chilometri.
L’obiettivo di questa missione, lanciata nel 2004, è quella di capire meglio la formazione dei pianeti e studiare soprattutto la cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko
In quel giorno preciso la sonda ha scattato moltissime foto del pianeta rosso e, grazie al lavoro fatto dalla scienziata planetaria Emily Lakdawalla, sono state pubblicate diverse immagini del Sistema Solare. 
Una prima foto riguarda Marte, il pianeta su cui, secondo me, vivremo nel futuro : 

Credit: ESA / MPS / UPD / LAM / IAA / RSSD / INTA / UPM / DASP / IDA / processed by Emily Lakdawalla
Dopo aver sorvolato il pianeta rosso, la sonda è stata girata in un’altra direzione per osservare un gigante gassoso ovvero Giove

Credit: ESA / MPS / UPD / LAM / IAA / RSSD / INTA / UPM / DASP / IDA / processed by Emily Lakdawalla
Estendendo l’immagine possiamo notare altri corpi intorno al pianeta cioè le lune galileiane, Io, Europa, Ganimede e Callisto.
Per ora la scienziata ha pubblicato solo le immagini ottenute durante il flyby di Marte ma ha dichiarato che presto inizierà a guardare i dati sui passaggi ravvicinati della Terra e dell'asteroide Lutetia, aspettando con ansia il 2014, l'anno in cui la sonda Rosetta raggiungerà la cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko per studiarla.

Omino della Lego mandato nello spazio

Credit: Mathew Ho and Asad Muhammad

Dopo il lancio della famosa birra Natural Light nello spazio, pochi giorni fa due ragazzi di Toronto hanno mandato anche un omino della Lego
Per fare ciò i due ragazzi hanno utilizzato un pallone alimentato a elio attaccando ad esso una capsula dotata di due videocamere e quattro fotocamere digitali. 
L’omino è arrivato fino ad una altezza di 25 chilometri realizzando un video eccezionale dove è possibile osservare, oltre la Terra, anche la Luna e lo spazio. 
Il video è stato pubblicato su Youtube e ha ottenuto in poco tempo moltissime visualizzazioni: 


Il viaggio è durato 97 minuti e ha realizzato due video e 1500 foto
I due ragazzi sono molto soddisfatti di quello che sono riusciti a realizzare e hanno dichiarato: 
Dopo tante ore di lavoro siamo riusciti ad ottenere una vista meravigliosa della nostra atmosfera e nel giorno del lancio eravamo molto ansiosi perchè avevamo paura che il progetto non funzionasse per i forti venti presenti”.

sabato 28 gennaio 2012

Da Tolomeo a Copernico

Il più grande astronomo dell'antichità fu Tolomeo, vissuto nel II secolo a.C..
Egli concordava con le idee di Aristotele e la sua opera più importante fu sicuramente l'Almagesto costituito da 13 libri che contenevano tutta l'astronomia greca dei sei secoli precedenti.
Vediamo quali sono gli argomenti trattati in ogni libro:
  • I e II libro: Tolomeo afferma che la Terra è rotonda e che la gravità è diretta verso il suo centro;
  • III libro: moti del Sole;
  • IV libro: teoria del moto lunare;
  • V libro: si parla dell'astrolabio ovvero uno strumento che serviva per determinare la posizione dei corpi celesti come il Sole, la Luna, le stelle;
  • VI libro: si parla del metodo per calcolare le eclissi;
  • VII e VIII libro: catalogo di 1028 stelle e solo nell'ottavo libro è presente una descrizione della Via Lattea;
  • dal IX al XIII libro: moto dei pianeti.
Solo nel XVI secolo lo schema dell'universo di Tolomeo fu abbandonato e questo avvenne grazie alle osservazioni fatte da Copernico, un astronomo polacco.
Le sue idee le scrisse in un manoscritto chiamato Commentariolus; ecco cosa affermò:
  • non c'è un unico centro per tutte le orbite;
  • tutte le orbite circolano attorno al Sole;
  • la Terra ruota ogni giorno attorno al suo asse polare;
  • il centro della Terra è il centro della gravità e dell'orbita lunare;
  • la Terra, come ogni altro pianeta, ruota attorno al Sole;
  • la distanza Terra-Sole è trascurabile rispetto alla distanza delle stelle.
Questo manoscritto non fu pubblicato subito da Copernico perchè aveva paura di come avrebbe reagito la Chiesa.
La pubblicazione dell'opera completa, De Revolutionibus Orbium Caelestium, avvenne soltanto molti anni dopo, precisamente nell'anno in cui l'astronomo morì cioè nel 1543.

La nascita dell'astronomia

Nell'antichità gli uomini osservavano il cielo e cercavano di capire cosa c'era al di là della Terra.
Loro consideravano i pianeti degli dei infatti Venere era la dea dell'amore mentre Giove il re degli dei.
Pensavano che le stelle influenzassero la vita dell'uomo e ci vollero molti secoli per capire che in realtà gli dei non erano altro che stelle e pianeti.
Il primo che elaborò uno schema dell'universo fu Aristotele nel IV secolo a.C..
Egli considerava la Terra al centro dell'universo e i moti dei corpi celesti perfettamente circolari perchè allora il cerchio e la sfera erano considerate figure geometriche perfette.
Un altro grande astronomo fu Aristarco, il primo uomo ad affermare che la Terra ruotasse intorno al Sole e non il contrario.
Forse questa idea gli venne perchè tentò di misurare la distanza tra la Terra e il Sole e notò che la nostra stella era molto più grande della Terra.
Quindi era più normale pensare il Sole al centro dell'universo e non il nostro pianeta.
Il metodo che utilizzò per misurare la distanza fu il seguente:
  • effettuò delle osservazioni durante le eclissi di Luna e stimò l'ordine di grandezza del diametro della Luna e la sua distanza dalla Terra;
  • determinò la distanza Terra-Sole considerando un triangolo rettangolo. I vertici erano la Terra, la Luna e il Sole all'istante del primo e dell'ultimo quarto di Luna.
In questo modo l'angolo compreso tra le congiungenti Luna-Terra e Luna-Sole era retto e, conoscendo un cateto (distanza Terra-Luna), calcolò prima l'angolo tra le congiungenti Terra-Luna e Terra-Sole e dopo l'ipotenusa (distanza Terra-Sole).
Il valore che ottenne era di circa venti volte più piccolo di quello moderno.
Concludo dicendo che il concetto che ebbe Aristarco dell'universo non ottenne molto successo perchè allora le idee di Aristotele avevano una grande influenza.

venerdì 27 gennaio 2012

Missione Kepler: scoperti nuovi sistemi planetari

Dopo la scoperta dei due pianeti Kepler-20e e Kepler-20f, la Missione Kepler, pochi giorni fa, ha dichiarato di aver scoperto altri 11 sistemi planetari per un totale di 26 pianeti. 
Ricordiamo che l’obiettivo di questa missione è di individuare quei pianeti che potrebbero avere acqua allo stato liquido, ma per gli astronomi è anche importante capire come i sistemi si evolvono. 
La tecnica che Kepler utilizza per scoprire nuovi pianeti è quella di osservare la luce che proviene da 150.000 stelle e ogni volta che notano una diminuzione nella luminosità capiscono che ciò è dovuto al passaggio di un pianeta davanti alla stella. 
Ecco una immagine che ci mostra i sistemi planetari appena scoperti: 

Credit: NASA Ames/Dan Fabrycky, UC Santa Cruz

Questi pianeti orbitano molto vicino alle proprie stelle per un periodo che dura dai 6 ai 143 giorni. 
Per quanto riguarda le dimensioni, sono comprese tra 1.5 volte il raggio della Terra fino alla grandezza di Giove. 
Secondo lo scienziato di questa missione, Doug Hudgins, la Missione Kepler ci sta fornendo moltissime informazioni, infatti ora sappiamo che la nostra galassia è piena di pianeti che si distinguono tra loro per le dimensioni e per le orbite.

Avvistato Ufo in Messico

Nuovo caso di avvistamento ufo
L’oggetto non identificato è stato visto in Messico, nella città di Mexicali, capitale dello stato messicano della Bassa California. 
La gente afferma che l’ufo è apparso nei pressi dell’aeroporto ed è stato proprio il sistema di videosorveglianza che è riuscito ad ottenere le immagini su questo oggetto volante. 
Ecco il video


Possiamo notare che si tratta di un disco che emette luce bianca
Su questo caso sta indagando la polizia locale e un poliziotto, Martin Ruelas, ha affermato: 
L’ufo cambiava improvvisamente direzione: andava continuamente in alto e poi in basso. 
Era un oggetto grande e rotondo e sono riuscito a vedere anche delle luci lampeggianti di colore blu e giallo”. 
Voi, invece, che ne pensate?

mercoledì 25 gennaio 2012

Gli "Elementi" di Euclide

Dopo le scoperte di Pitagora, ci fu Euclide, autore di un'opera costituita da 13 libri intitolata "Elementi", dove troviamo tutta la matematica greca ovvero costruzioni di oggetti geometrici, attraverso la riga e il compasso, e dimostrazioni di teoremi geometrici.
Nel primo libro per esempio si riporta la costruzione del triangolo equilatero:
  • si traccia con la riga un lato;
  • si punta il compasso a una delle due estremità con apertura pari alla lunghezza del lato e si traccia un arco di circonferenza;
  • poi si fa lo stesso puntando il compasso all'altra estremità;
  • unire con la riga il punto in cui i due archi si intersecano con i due estremi del lato.

In questa opera comunque sono presenti altre costruzioni come quella del quadrato, dell'esagono o del pentagono.
Per quest'ultimo si richiede la sezione aurea.
Questa sezione si può ottenere considerando un rettangolo dove è costruito sul suo lato minore anche un quadrato.
Se noi eliminiamo il quadrato otterremo un altro rettangolo simile a quello di partenza e questo fenomeno di autosomiglianza è quello che caratterizza le sezioni auree.


Per quanto riguarda le dimostrazioni troviamo quella del teorema di Pitagora dove possiamo notare il percorso che Euclide ha fatto per risalire ai famosi concetti matematici che permettono di dimostrare questo teorema.
Questi concetti sono i famosi assiomi (affermazioni non dimostrate) di Euclide:
  • tra due punti passa una sola retta cioè che solo attraverso la riga si possono collegare due punti;
  • ogni segmento si può estendere in una direzione o nell'altra;
  • è sempre possibile costruire una circonferenza di centro e raggio qualunque;
  • uguaglianza di tutti gli angoli retti;
  • assioma delle parallele: se prendiamo una retta e un punto fuori di essa, c'è sempre una parallela alla retta che passa per quel punto.
Per quanto riguarda l'aritmetica, in questa opera troviamo due importanti teoremi riferiti ai numeri primi (numeri divisibili per 1 e per se stessi):
  • infinità dei numeri primi cioè Euclide afferma che, dato un numero qualunque di numeri primi, è sempre possibile trovare un numero primo maggiore di questi e quindi sono infiniti;
  • scomposizione unica in fattori primi: se prendiamo come fattori di un numero (cioè numeri che dividono un altro numero) solo dei numeri primi, allora la scomposizione di quel numero in fattori primi è unica.

Annie Jacobsen: Area 51-La verità senza censure

Un libro che sta avendo molto successo in questo periodo in America è il nuovo libro della giornalista Annie Jacobsen, Area 51-La verità senza censure.
In 400 pagine si parla dei misteri della base militare che si trova nel deserto del Nevada, partendo dal famoso caso di Roswell fino ad arrivare ai giorni nostri.
La giornalista racconta che, in questa base, ci sono state molte operazioni segrete come il Manhattan Project, che portò alla costruzione della bomba atomica, e l'operazione Sigma 4 che coprì la verità sul ritrovamento degli Ufo a Roswell.
Nelle ultime 70 pagine si parla di un ingegnere che ha confessato cosa si nasconde nell'operazione Sigma 4.
Quest'uomo racconta che negli ufo di Roswell i militari non trovarono degli alieni ma dei bambini chirurgicamente modificati, mandati dall'Urss di Stalin per diffondere il panico negli Usa.
Inoltre queste creature furono poi studiate dagli americani iniziando a fare degli esperimenti sugli umani.
Per quanto riguarda l'ufo, si trattava di una invenzione degli scienziati tedeschi.
La giornalista non riesce a capire il perchè lo Stato nega l'esistenza di questa base militare e infine si chiede quali altri progetti misteriosi e orribili siano stati fatti tra le operazioni Sigma 1 (Manhattan Project) e Sigma 4.
Il libro costa 22 euro e potete trovarlo a questo link: Area 51.
Nel frattempo Annie Jacobsen sta preparando già un secondo libro sui programmi scientifici americani dopo la Seconda Guerra Mondiale.

lunedì 23 gennaio 2012

Le scoperte di Pitagora

Un grande matematico è stato sicuramente Pitagora che ha fatto due scoperte molto importanti: il teorema di Pitagora e l'introduzione di due nuovi solidi regolari, oltre a quelli scoperti dagli egiziani, dodecaedro ( dodici facce pentagonali) e l'icosaedro ( venti facce triangolari).


Tutti sappiamo che il teorema di Pitagora riguarda i triangoli rettangoli ovvero quei triangoli in cui uno degli angoli è un angolo retto.
Questo teorema afferma che la somma dei quadrati dei due lati perpendicolari tra loro è uguale al quadrato dell'ipotenusa.


Il teorema di Pitagora fu rappresentato dai greci in maniera geometrica ovvero costruirono su ogni lato del triangolo rettangolo dei quadrati e scoprirono che l'area del quadrato costruito sull'ipotenusa è uguale alla somma delle aree dei quadrati costruiti sui cateti.

Geometria: la nascita dei primi teoremi

Il primo vero teorema della geometria è stato quello di Talete.
Lui cercò di risolvere due problemi trovando un metodo per misurare:
  • l'altezza degli obelischi;
  • l'altezza delle piramidi.
Per il primo trovò diverse soluzioni sfruttando l'ombra degli obelischi.
Una prima soluzione si ottenne quando il Sole era 45° perchè in quel momento l'altezza dell'obelisco era uguale all'ombra che produceva.
Quindi bastava misurare l'ombra per conoscere l'altezza.
Una seconda soluzione si trovò anche quando il Sole non era a 45° e Talete ebbe l'idea di piantare un bastone di altezza nota.
In questo modo si potevano costruire due triangoli: uno formato dal bastone e dalla sua ombra, mentre l'altro dall'obelisco e dall'ombra che produceva.
Questi due triangoli erano simili perchè avevano gli stessi angoli.
Gli elementi noti erano tre: l'ombra dell'obelisco, l'altezza e l'ombra del bastone.
Attraverso le proporzioni tra i lati, Talete ricavò l'incognita del problema: l'altezza dell'obelisco.
Il secondo problema, invece, era più complicato perchè l'altezza della piramide si trovava all'interno e poi non si poteva misurare l'ombra che produceva.
Comunque alla fine Talete trovò anche per questo problema la soluzione sfruttando il momento in cui il Sole era a 45° ed era allineato con i lati della piramide.

La nascita dell'aritmetica e della geometria

Quando andavo a scuola le materie che preferivo erano l'aritmetica e la geometria e mi piacerebbe raccontarvi come sono nate.
Tutto inizia dall'Egitto dove le civiltà si sviluppavano lungo il Nilo, un fiume che regolarmente inondava i campi.
Quando le acque ritornavano nel letto del Nilo, per la gente era molto difficile ricostruire i confini dei campi.
Però alla fine si trovò una tecnica da cui nacque appunto la geometria, parola greca che significa misura della terra.
Inoltre gli egiziani amavano molto le figure geometriche e furono i primi a sviluppare il concetto di figura regolare.
Scoprirono ben 3 solidi regolari:
  • tetraedro ovvero una piramide con le facce e la base tutte triangolari;
  • cubo, usato soprattutto per realizzare gli altari dei templi;
  • ottaedro ovvero 8 facce triangolari.
Sappiamo tutti che l'aritmetica, invece, serve per contare e si sviluppò soprattutto tra gli assiro-babilonesi e gli indiani.
I primi ci hanno lasciato moltissime tavolette scritte che rivelano i primi indizi della capacità di contare, mentre i secondi erano soprattutto commercianti.
Questi segnavano i numeri con due colori differenti, nero e rosso, a seconda che le cifre fossero dei crediti o debiti.
La scoperta che fecero fu quella di capire che c'era qualcosa che separava i numeri negativi da quelli positivi, ovvero il numero 0.
Successivamente le civiltà, utilizzando queste due nuove materie, iniziarono a risolvere i primi problemi sia nel piano che nello spazio.
Per esempio un problema nel piano fu quello di Menone.
Praticamente si chiede ad uno schiavo come raddoppiare un quadrato.
L'uomo risponde subito: "raddoppiando i lati".
Questo non è corretto perchè se raddoppiamo i lati quadruplichiamo l'area del quadrato.
La risposta corretta è la diagonale del quadrato cioè costruire un nuovo quadrato che ha per lato la diagonale del quadrato di partenza.
In questo modo l'area del nuovo quadrato sarà esattamente il doppio di quello di partenza.


Un problema analogo si ha anche nello spazio ed è stato raccontato dai greci: ad Atene scoppiò una epidemia di peste e l'oracolo di Apollo affermò che il Dio voleva che l'altare cubico nel suo tempio fosse raddoppiato.
Purtroppo gli ateniesi sbagliarono perchè raddoppiarono i lati del cubo e quindi si ottenne un volume 8 volte maggiore di quello di partenza.
Per questo errore Apollo li punì ovvero la peste non cessò.
Quindi abbiamo visto come queste due materie sono nate e come si sono sviluppate negli anni successivi.
Nei prossimi articoli, invece, vi parlerò della nascita dei primi teoremi.

Misteriosa voragine spunta nel Daghestan

Dopo la misteriosa voragine comparsa in Oklahoma a dicembre 2012, pochi giorni fa, il 19 gennaio, è accaduta la stessa cosa in Russia, precisamente nella repubblica russa del Daghestan
Questo fenomeno negli ultimi anni sta diventando sempre più frequente e nessuno riesce a trovare una spiegazione. 
La voragine è apparsa improvvisamente in una zona non urbana e fortunatamente non c’è stato nessun ferito o morto. 
Ecco il video


Il buco è un cerchio perfetto , molto profondo e parecchia gente si sta recando in questo luogo. 
Alcuni pensano che le voragini siano la prova di un atterraggio di un disco volante, altri, invece, affermano di sentire anche dei misteriosi suoni provenire dal buco. 
Gli scienziati, comunque, prima di credere a queste ipotesi di fantascienza, stanno facendo delle analisi per vedere se riescono a dare una spiegazione geologica a questo fenomeno. 
Voi, invece, che ne pensate?

venerdì 20 gennaio 2012

Una nuova immagine della Nebulosa Elica

In un precedente articolo vi avevo già parlato di una nebulosa molto importante ovvero la nebulosa Elica soprannominata Occhio di Dio.
Si trova a 700 anni luce dalla Terra nella costellazione dell'Acquario e questi oggetti si formano quando una stella raggiunge la fine della propria vita, iniziando ad espellere i suoi strati esterni.
La stella, che sarebbe il minuscolo punto blu che si trova al centro dell'immagine in basso, si trasforma così in una nana bianca e viene circondata dai gas espulsi, i quali poi formeranno la nebulosa.
In questi giorni è stata pubblicata una nuova immagine dell'Occhio di Dio, ottenuta dal telescopio Vista dell'Eso:

Credit:ESO/VISTA/J. Emerson. Acknowledgment: Cambridge Astronomical Survey Unit

In questa foto si mette a confronto la nuova immagine, ottenuta in luce infrarossa, con quella più familiare, ottenuta, invece, in luce visibile.
La differenza è enorme infatti notiamo un ricco sfondo di stelle e galassie.
L'anello principale della nebulosa misura due anni luce, mentre il materiale si estende fino a quattro anni luce dalla stella.
La nebulosa Elica è la mia preferita ed è considerata anche una delle più brillanti.

giovedì 19 gennaio 2012

L'Ufo di Rendlesham Forest

Ieri pomeriggio guardavo un documentario sugli alieni e mi ha incuriosito un caso di avvistamento ufo avvenuto nel 1980 a Rendlesham Forest.
Le forze militari si accorsero che il radar segnalava un oggetto non identificato e così mandarono due uomini per indagare, Penniston e Burroughs.
Arrivati sul posto, videro una sagoma di un velivolo triangolare alto 2 metri e largo 2.70 metri e notarono su di esso dei simboli strani simili ai geroglifici.
Uno dei due uomini, Penniston, decise di avvicinarsi e, nel momento in cui toccò il velivolo, ebbe una strana e potente visione ovvero una serie di 1 e 0.
Successivamente l'ufo scomparve.
Dopo questo avvistamento, Penniston non raccontò a nessuno quello che aveva visto, per paura di essere considerato pazzo dai suoi colleghi, e in tutti questi anni ha cercato di trascrivere il messaggio che gli era stato trasmesso nella sua mente.
Realizzò ben sei pagine piene di 1 e 0 e secondo Penniston era un codice binario.
Dopo aver lasciato l'aeronautica, affidò queste pagine ad un programmatore di computer e venne fuori incredibilmente una frase con delle coordinate:
ESPLORAZIONE DELL'UMANITA' CONTINUA PER IL PROGRESSO PLANETARIO
52° 09' 42.352" N
13° 13' 12.69" W
Le coordinate puntano ad una isola dell'Oceano Atlantico famosa nelle leggende con il nome Hy Brasil.
Si racconta che in questa isola, migliaia di anni fa, abitasse una civiltà molto progredita che aveva dei stretti contatti con gli extraterrestri e che considerava tutti i popoli d'Europa dei barbari con cui non volevano mescolarsi.
Secondo voi questa può essere una prova che la razza umana venga osservata da qualcuno e che quindi non siamo soli?

Nave Concordia vista dallo spazio

In questi giorni, a qualsiasi ora, in tv vediamo trasmissioni che ci informano su come procedono le ricerche nella nave Costa Concordia, quella nave da crociera che, con 4.000 persone a bordo, ha colpito delle rocce granitiche ribaltandosi. 
Oggi sul web è stata pubblicata una immagine della nave ottenuta da un satellite spaziale che è in orbita terrestre a 480 km. 

Credit: DIGITALGLOBE

Fino ad oggi sono stati confermati 11 morti e ancora 21 dispersi e questa mattina gli uomini dei vigili del fuoco, della guardia costiera e della marina riprenderanno le ricerche sia nella parte sommersa che in quella emersa della nave.
Secondo me tutto questo si poteva evitare.
Purtroppo non sono stati fatti regolarmente dei corsi di sicurezza, infatti la gente, quella notte, non sapeva cosa fare, dove andare e a chi rivolgersi.
Sono sicura che, ora che è avvenuto questo disastro, verranno adottate maggiori misure di sicurezza e spero che, all'interno di queste navi, da ora in poi metteranno persone più competenti.

mercoledì 18 gennaio 2012

Meteoriti Marziani trovati in Marocco

L’ultima pioggia di meteore di cui abbiamo sentito parlare è stata quella avvenuta nel mese di dicembre dello scorso anno. 
Ma una molto particolare, invece, è accaduta lo scorso luglio in Marocco dove sono caduti dei meteoriti provenienti da Marte

Credit:AP Photo/Darryl Pitt, Macovich Collection

Questo è potuto accadere perchè, secondo gli astronomi, milioni di anni fa un grande corpo si è schiantato sulla superficie di Marte, mandando nello spazio dei frammenti ovvero quei piccoli elementi che poi sono caduti in Marocco. 
Questi frammenti sono ritenuti dagli scienziati molto importanti perchè non sono altro che dei campioni della superficie del pianeta rosso ed esaminandoli potremo ottenere più informazioni su Marte. 
Infatti è già iniziata una gara tra gli scienziati su chi riuscirà ad entrare in possesso di questi meteoriti ed è stato già fissato il prezzo da coloro che li vendono: circa 23.000 dollari ad oncia.

martedì 17 gennaio 2012

La Nasa presenta la nuova isola del Mar Rosso

In un precedente articolo vi avevo parlato di una eruzione vulcanica avvenuta nel Mar Rosso, nel mese di dicembre, che stava formando una nuova isola
Oggi la Nasa ha pubblicato una nuova immagine, ottenuta il 15 gennaio 2012, di questa zona per mostrarci i cambiamenti che sono avvenuti nel mare:

NASA image by Robert Simmon, using ALI data from the EO-1 Team. Caption by Robert Simmon. 

E' davvero una immagine incredibile.
In pochi mesi si è formata questa isola (nella foto New Island) che ora fa parte del Gruppo Zubair, insieme di piccole isole situate vicino alla costa dello Yemen.

lunedì 16 gennaio 2012

Le scoperte dei prossimi 50 anni

Vi siete mai chiesti come saremo o cosa accadrà nel futuro?
La risposta ce la fornisce la scienza che, in un articolo di pochi giorni fa, ha elencato le scoperte dei prossimi 50 anni che ci cambieranno la vita.
Ecco l'elenco:
  • mangeremo carne prodotta in laboratorio senza uccidere animali e senza inquinare l'ambiente;
  • arriverà la fine della moneta perchè gireremo con un chip sottocutaneo collegato al conto corrente;
  • diremo addio al carbone e al petrolio perchè prenderemo l'energia dal centro della Terra;
  • si arriverà al controllo del clima di tutto il pianeta;
  • scaricheremo il contenuto del cervello in un chip;
  • andremo su automobili che si guidano da sole, evitando multe ed incidenti;
  • il mistero dei numeri primi sarà risolto;
  • verrà creata la macchina della verità;
  • il lavoro sarà fatto da macchine molecolari e non più dall'uomo. Queste macchine saranno in grado di produrre qualsiasi oggetto;
  • la vita si allungherà e fra 50 anni forse l'uomo vivrà fino a 150 anni;
  • scopriremo nuove forme di vita fuori dal sistema solare captando un segnale intelligente dallo spazio profondo;
  • nascerà anche il primo bambino che camminerà su Marte. Infatti tra pochi anni, forse nel 2013, avrà inizio il cosiddetto Turismo Spaziale e quindi credo che 50 anni bastino per trovare una soluzione per vivere sul pianeta rosso.
Cosa ne pensate di queste scoperte?
Secondo voi qual è la più interessante?
Io spero nella penultima e anche in quella di vivere quasi un secolo e mezzo.

sabato 14 gennaio 2012

Ufo su Mesa (Arizona)

Dopo i due ufo avvistati in Francia, oggi vi parlerò di un nuovo caso di avvistamento ufo avvenuto a Mesa, in Arizona. 
L’Arizona è uno Stato noto proprio per oggetti misteriosi che compaiono nei cieli. 
Uno dei più importanti casi è sicuramente quello che è avvenuto nella capitale dell’Arizona, Phoenix, dove il 13 marzo 1997 molta gente vide nel cielo delle luci misteriose che sembravano appartenere ad una grande astronave. 
Da quel giorno in poi sulle Luci di Phoenix non è mai stata data una spiegazione. 
Se volete saperne di più andate su questo link: luci di Phoenix
Il caso di Mesa, invece, è avvenuto il 5 gennaio 2012 alle ore 18.30. 
Come prova un testimone ha realizzato un video


dichiarando: 
Intorno alle ore 18.30 ho visto un oggetto luminoso di colore bianco non identificato. 
L’ufo viaggiava senza fare rumore e al minuto 5.18 potete vedere che l’oggetto inizia a muoversi rapidamente verso l’alto”. 
Sinceramente io non ho la minima idea di cosa possa essere, ma, come sempre, pubblico questi casi solo per informare chi legge, anche se a volte si tratta solo di falsi.

giovedì 12 gennaio 2012

La Galassia di Andromeda

Oggi vorrei parlarvi della galassia che si trova più vicino alla Via Lattea, ad una distanza di 2,5 milioni di anni luce dalla Terra, la Galassia di Andromeda
E’ una galassia spirale di grandi dimensioni con i bracci avvolti in senso orario, contiene circa mille miliardi di stelle e ha un diametro di 220.000 anni luce. 
La sua struttura a spirale fu scoperta osservando le prime immagini fotografiche che furono fatte nel 1887 da Isaac Roberts. 
Per quanto riguarda il suo centro si è scoperto che ospita un ammasso di stelle molto denso e ha un doppio nucleo, formato da due concentrazioni, P1 e P2, separate da 5 anni luce: la P2 contiene un buco nero di 10^8 massa solare (equivale alla massa del sole pari a 2 x 10^30 kg). 
Pochi giorni fa l’Hubble Space Telescope ha pubblicato una nuova immagine di questa galassia facendo uno zoom sul suo nucleo. 
Ecco l’immagine

Credit: NASA, ESA, and T. Lauer (National Optical Astronomy Observatory)

Concludo dicendo che la Galassia di Andromeda viaggia verso di noi ad una velocità di 300 km/s, ma possiamo stare tranquilli perchè la collisione avverrebbe più o meno fra 2,5 miliardi di anni dando origine forse ad una galassia ellittica.

martedì 10 gennaio 2012

Il mantello d'invisibilità a tempo

Una delle capacità che noi uomini desidereremo molto è quello di essere, almeno una volta, invisibili, per esempio per sapere cosa i nostri amici pensano di noi. 
Ricordiamo che l’invisibilità è lo stato di un oggetto che non può essere visto e, grazie alla Cornell University di New York, pochi giorni fa è stato presentato il primo mantello d’invisibilità a tempo
Il termine mantello d’invisibilità è stato utilizzato anche in molti film come Harry Potter, che lo indossa per girare indisturbato nella scuola, oppure nel film L’uomo senza ombra dove il protagonista, interpretato da Kevin Bacon, era invisibile non per aver indossato un mantello ma per aver applicato una formula d’invisibilità su di esso, offrendosi come cavia. 
Il mantello, creato dalla Cornell University, rende un oggetto invisibile per tempi molto brevi.
Dimostra comunque che è possibile manipolare la luce attorno ad un oggetto nascondendolo per un tempo determinato. 
Poichè i tempi di invisibilità sono brevissimi, i ricercatori si sono già messi al lavoro per creare un nuovo mantello che abbia un tempo di invisibilità molto più lungo.

lunedì 9 gennaio 2012

Due Ufo atterrano in Francia

Il 2012 è appena iniziato e già è stato segnalato il primo caso di avvistamento ufo
L’avvistamento è avvenuto l’1 gennaio 2012 a Orleans, vicino al fiume Loira, il fiume più lungo della Francia, ed è stato registrato un video che è stato subito pubblicato su Youtube. 
Qui in basso potete vedere il video e il testimone si scusa per la scarsa qualità delle immagini: 


Nel filmato possiamo vedere due oggetti misteriosi che cercano di atterrare dietro una collina.
Il testimone ipotizza che questi oggetti siano sbucati improvvisamente dalla foresta e purtroppo non ha avuto la possibilità di verificare cosa gli ufo abbiano fatto dopo l’atterraggio. 
Al caso si è subito interessato il ricercatore Ufo Christian Macè, che sta facendo delle indagini, mentre altri hanno già catalogato l’avvistamento un falso.

venerdì 6 gennaio 2012

La relatività generale

La relatività di Einstein comprende quella speciale e quella generale.
Dopo aver elaborato la relatività speciale, Einstein passò a quella generale che si ha quando i sistemi, che si muovono l'uno rispetto all'altro, hanno una velocità variabile (e non costante come quella della relatività speciale) e quindi è presente una accelerazione.
Lui capì che la gravità e l'accelerazione sono due fattori molto importanti che hanno a che fare con la massa.
Per l'accelerazione si parla di massa inerziale (corpo che oppone resistenza quando vogliamo accelerare) mentre per la gravità abbiamo il peso.
Lui sosteneva che queste due masse coincidevano e quindi tra loro c'era un legame.
A questo punto introdusse la forza di gravitazione ed elaborò una nuova teoria della gravità dove riuscì a collegare la gravità alla geometria.
Un esempio è proprio l'attrazione gravitazionale che la Luna esercita sull'acqua della Terra provocando le maree.
In questo modo l'acqua trasforma la forma della Terra, infatti da una sfera perfetta diventa un ellissoide, che è sempre una sfera ma ha una geometria diversa.
Questo è appunto un esempio dove notiamo che la gravitazione si può interpretare come un cambiamento della geometria.
Ed è stata proprio questa l'idea geniale che ha avuto Einstein elaborando così la famosa relatività generale.

giovedì 5 gennaio 2012

Osservazioni sulla teoria della relatività (II parte)

Un'altra conseguenza della relatività rispetto al tempo, dopo quella descritta in un precedente articolo, viene spiegata da Einstein sempre attraverso un esperimento.
Innanzitutto bisogna precisare che con il termine orologio in fisica non si intende solo quell'oggetto che mettiamo al polso, ma anche un fenomeno oscillatorio che prendiamo come punto di riferimento.
L'esperimento consiste nel capire cosa accade agli orologi di due osservatori, di cui uno è fermo sulla banchina mentre l'altro è su un treno in movimento.
Supponiamo subito che gli orologi siano sincronizzati, nel senso che, quando il treno è fermo, entrambi gli osservatori possono notare che gli orologi procedono nello stesso modo.
Ma ora vogliamo sapere cosa accade all'orologio di colui che parte per colui che lo guarda dalla banchina.
Innanzitutto supponiamo che per ogni secondo ci sia una oscillazione.
Ora vediamo cosa accade:
  • quando il treno è fermo, colui che è sulla banchina vede il fenomeno oscillatorio e nota che fra due oscillazioni consecutive passa esattamente un secondo;
  • quando il treno, invece, è in movimento e quindi si allontana dalla banchina, per misurare l'intervallo fra le oscillazioni bisogna semplicemente guardare ovvero aspettare che la luce ritorni dal treno fino alla banchina per sapere cosa sta accadendo sul treno. Quindi in questo caso il fenomeno periodico sarà maggiore di un secondo perchè bisogna considerare il tempo che la luce impiega per arrivare alla banchina.
Con questo esperimento Einstein affermò che il rapporto che c'è tra la velocità del treno e quella della luce influenza la dilatazione dei tempi che avviene sul treno in movimento, cioè che, se prima gli orologi erano sincronizzati (quando il treno era fermo), ora per l'osservatore della banchina sembrerà che l'orologio di colui che viaggia sul treno stia andando più lentamente.
Questo concetto è proprio la dilatazione dei tempi.
Per chi si fosse perso in questo esperimento, ce n'è un altro che Einstein ha svolto facendo una semplice sostituzione: al posto dei due orologi ha introdotto due gemelli creando il famoso paradosso dei gemelli.


Supponiamo che un gemello rimanga a casa mentre l'altro viaggi per 10 anni a velocità molto vicine a quella della luce, perchè abbiamo detto che l'effetto della dilatazione si fa più evidente quando un qualcosa si muove a velocità prossime a quella della luce.
Il gemello che viaggia fa la sua vita e il suo orologio rispetto a quello che sta a casa è più lento e quindi i suoi tempi si sono dilatati.
Passati i 10 anni, il gemello che ritorna dal viaggio sarà più giovane di quello che è rimasto a casa ed effettivamente questo è un paradosso perchè i due gemelli sono nati nello stesso momento, ma ora uno risulta più giovane dell'altro.
Concludo dicendo che questi fenomeni sono assolutamente reali e quindi non si tratta di ipotesi ma di fatti che realmente accadono.

Osservazioni sulla teoria della relatività (I parte)

La relatività di cui ho parlato in un articolo precedente è quella speciale, dove i sistemi si muovono l'uno rispetto all'altro in moto a velocità costante, senza accelerazioni.
La relatività speciale è diversa da quella generale, ma di questa differenza ve ne parlerò in articoli successivi.
Per cercare di capire meglio la relatività speciale, Einstein fece un esperimento confrontandolo con quello di Galileo.
Quest'ultimo ci dice di immaginare di essere su una nave ferma nel porto e di supporre che non ci sia mare mosso.
Guardandoci intorno vedremo vari fenomeni per esempio l'acqua che cade dal soffitto e finisce dentro una bottiglia.
Inoltre ci accorgeremo che la fatica che faremo tirando una palla a un nostro compagno sarà sempre la stessa, sia se il tiro parte dalla prua alla poppa che dalla poppa alla prua.
Galileo poi suppone che la nave è in movimento sul mare calmo e noi potremo accorgerci del movimento quando per esempio vedremo che l'acqua non cadrà più dentro la bottiglia ma al di fuori perchè, nel momento in cui la goccia cade, la bottiglia si è spostata in avanti per il moto della nave.
Ma questo non è ciò che pensa Galileo.
Infatti afferma che non ci accorgeremo del movimento della nave se il mare è calmo, neanche utilizzando dei fenomeni, come la caduta di un corpo, possono aiutarci a distinguere se la nave è ferma oppure in movimento.
Questo è l'esperimento di Galileo, mentre quello di Einstein consiste nell'utilizzare un treno fermo alla stazione e quindi tutto ciò che accade sul treno accade anche sulla banchina, cioè i due sistemi sono coincidenti.
Poi il treno parte muovendosi con moto uniforme rispetto alla banchina.
A questo punto Einstein ci chiede: cosa accade quando arrivano due fulmini?


Se stiamo su un treno fermo che si trova a metà strada tra due punti A e B, vedremo che i due fulmini arriveranno nei due punti simultaneamente (1), mentre questo non accade se il treno è in movimento.
Infatti se il treno, che si trovava inizialmente a metà strada tra A e B, viaggia verso B, la persona che sta a bordo vedrà prima il bagliore del fulmine che arriva in B e poi quello del punto A (2) perchè il treno si sta avvicinando al punto B e quindi la luce avrà meno spazio da percorrere, mentre se ci allontaniamo da B lo spazio sarà maggiore.
Con questo esperimento Einstein ha dimostrato che ciò che è simultaneo per coloro che sono fermi a metà strada non lo è più per coloro che sono in movimento e quindi non c'è un tempo assoluto che vale per tutti gli osservatori, ma ognuno di questi ha il suo tempo.
Questa è una delle conseguenze della relatività rispetto al tempo, ma ce n'è un'altra molto importante di cui parlerò nel prossimo articolo.

mercoledì 4 gennaio 2012

Albert Einstein e la teoria della relatività

Uno degli scienziati più famosi del XX secolo è stato sicuramente Albert Einstein e vorrei parlarvi di come è nata una delle teorie più importanti della fisica.
Già da bambino, precisamente all'età di 12 anni, Einstein si poneva domande molto importanti come "chi siamo?" o "da dove veniamo?" e, all'età di 16 anni, iniziò ad ottenere le prime risposte, dopo aver abbandonato la religione e intrapreso la via della scienza.
Una delle domande a cui non riusciva a dare una risposta era: "cosa accadrebbe se viaggiassimo alla velocità della luce?".
Perciò iniziò ad elaborare nel 1905 la famosa teoria della relatività, che in realtà è una teoria degli assoluti dove ne troviamo esattamente due: uno come assunto fondamentale e l'altro come conseguenza fondamentale.
Il primo fu scoperto dall'esperimento di Michelson e Morley dove si cercava di misurare la velocità della luce, che oggi tutti sappiamo essere pari a 300.000 km/sec.
Grazie a questo esperimento, Michelson e Morley stabilirono che la velocità della luce è sempre la stessa, indipendentemente dai sistemi di riferimento.
Questa affermazione è uno dei punti più importanti della teoria della relatività.
L'altro assoluto che sta alla base di questa teoria è che nel momento in cui intuiamo che c'è qualcosa che ha una velocità indipendente dai sistemi di riferimento, vuol dire che c'è un errore nella fisica.
Per esempio se cammino su un tapis roulant, che ha una certa velocità, nella sua stessa direzione, le velocità si sommeranno, mentre se cammino nella direzione opposta, le velocità si sottrarranno.
Questo esempio non è valido se una delle due velocità è quella della luce perchè abbiamo detto che questa è costante in tutti i sistemi di riferimento.
Quindi Einstein capì che bisognava cambiare le leggi della fisica ed elaborò il principio di relatività einsteiniano: le leggi della fisica devono essere formulate in modo che passando da un sistema a un altro si conservino.
Quindi il secondo punto fondamentale della teoria della relatività è che le leggi della fisica sono uguali per tutti gli osservatori che si muovono in moto rettilineo uniforme ovvero in maniera rettilinea senza variare la propria velocità l'uno rispetto all'altro.

Crop circles: tutta la verità raccontata da Francesco Grassi

L'altra sera, il 30 Dicembre per la precisione, ho partecipato ad un incontro con uno dei massimi esperti di crop circles, ovvero cerchi nel grano: si tratta di un tarantino, Francesco Grassi, ingegnere elettronico.
L'esperto ha raccontato che questo fenomeno è nato negli anni '70, principalmente in Inghilterra: all'inizio erano due le teorie:
  • Meaden, un professore di fisica, affermava che questi disegni fossero legati ad un fenomeno meteorologico;
  • Delgado e Andrews, invece, pensavano che quei cerchi fossero punti di atterraggio di astronavi aliene.
Col passare degli anni, però, queste due teorie furono scartate perchè si scoprì che a realizzare quei disegni erano stati due uomini, David Chorley e Douglas Bower.
Oggi il numero di crop circles è cresciuto sempre più: anche a Taranto c'è stato un caso di cerchi nel grano.
Ma Francesco Grassi ha raccontato la sua esperienza: insieme ad un crop-circle maker ha realizzato un disegno nel grano in Inghilterra, spiegandoci tutte le tecniche che sono state utilizzate e dimostrando così quanto sia facile per l'uomo realizzare un cerchio nel grano.
E' stato un momento interessante in cui sono venuta a contatto con una persona esperta nel settore e che, allo stesso tempo, è stata disponibile a raccontarci la sua esperienza.
Un vanto per la città di Taranto!

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