Dopo la chiusura in aprile del progetto SETI , grazie a duemila donazioni private, le antenne riprenderanno a funzionare.
Il progetto SETI nacque nel 2001 dal cofondatore di Microsoft, Paul Allen, che garantì 12 milioni di euro per finanziare il progetto.
Il SETI è composto da 350 antenne, impegnate 24 ore su 24, per ricercare segnali audio provenienti dall'Universo e dal 2007, anno in cui è entrato in servizio, ha registrato solo un lungo silenzio.
Grazie a dei finanziatori privati, come lo scrittore di fantascienza Larry Niven, l'astronauta Bill Anders e l'attrice Jodie Foster, il progetto è stato riattivato.
In alternativa, l'Università di Berkeley ha trovato una soluzione per continuare la ricerca contenendo i costi.
Questa soluzione è il progetto SETI@Home che consiste nel mettere in rete i computer di utenti volontari per elaborare i dati ottenuti dal radiotelescopio di Arecibo, la più grande antenna del mondo.
In questo modo, sfruttando la capacità di tanti pc sparsi in tutto il mondo, l'ascolto dell'Universo può continuare.
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