La costruzione dello strumento che permetterà di ottenere immagini dirette di esopianeti è finalmente arrivata al termine.
Questo nuovo strumento potente si chiama GPI (Gemini Planet Imager) ed è stato montato sul telescopio Gemini South; da oggi in poi potremo osservare direttamente gli esopianeti, o meglio la pallida luce che riflettono, bloccando la luce della stella del sistema.
Il pianeta Beta Pictoris b osservato attraverso il GPI. Credit: Gemini/Christian Marois, NRC Canada |
Il primo esopianeta fotografato è stato Beta Pictoris b, orbitante attorno alla stella Beta Pictoris e distante da noi 63 anni luce.
Si tratta di un sistema planetario molto giovane e pieno di polvere; il pianeta ha circa 10 milioni di anni ed è molto più grande di Giove mentre la stella dovrebbe avere circa 12 milioni di anni.
Il team che si è occupato della costruzione di GPI è stato guidato da Bruce Macintosh; ecco le sue dichiarazioni:
"La maggior parte dei pianeti che conosciamo sono stati scoperti con metodi indiretti, che ci forniscono al massimo informazioni sulla massa e l'orbita di un esopianeta.
Con GPI, invece, tutto cambia: possiamo fotografare pianeti intorno ad altre stelle e ciò ci aiuterà a capire meglio la loro composizione atmosferica e le loro caratteristiche".
fonte: www.link2universe.net
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