venerdì 20 luglio 2012

Planet 51: se gli alieni sono gli umani

L'altra sera l'ho visto, con un ritardo di 3 anni, ma l'ho visto: Planet 51.
Non mi aspettavo grandi emozioni, ma qualcosa in più è arrivato: alcune battute divertenti o gli stacchetti musicali dei protagonisti, ma tutta la storia è originale.
Infatti, la storia viene vista dalla parte degli alieni: vivono su di un pianeta, Planet 51 per l'appunto, col terrore di essere invasi da altre forme di vita, in grado di controllare le loro menti e mangiare i loro cervelli.
Tutto scorre tranquillo finchè davvero un'astronave arriva dal cielo con a bordo un umano: si tratta dell'astronauta Charles Chuck Baker che giunge lì convinto di non trovare la vita su quel pianeta.
Ma non sarà così.
Infatti, l'intera popolazione del pianeta, che è ferma agli anni Cinquanta, lo vede come un nemico e vuole catturarlo.
Graie all'aiuto di un abitante e di altri suoi amici, lo spavaldo astronauta riuscirà a fare ritorno a casa, lasciando un po' della sua conoscenza agli alieni.

Una storia davvero carina, piena di citazioni ad altri film di fantascienza come E.T., Alien e Star Wars e che, in una battuta del giovane protagonista, ci dà un messaggio importante: 
"Quello che ci fa paura non sono i mostri o gli alieni, ma l'ignoto: cerchiamo di evitarlo, ma in realtà l'ignoto non è una cosa di cui averne paura. Può essere il tuo migliore amico e proprio quando pensi che possa essere la fine di tutto ciò che conosci, in realtà è solo l'inizio".


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