Il 10 luglio 1856 a Smiljan (Croazia) nacque un uomo che avrebbe cambiato la vita dell'umanità con le sue invenzioni.
Sto parlando di Nikola Tesla: fisico, ingegnere ed inventore famoso per essere il padre della corrente alternata, quel sistema che sostituì la corrente continua di Thomas Edison perchè era considerata migliore per la trasmissione di elettricità.
Pochi giorni fa in Italia è uscito il libro "Le mie invenzioni - L'autobiografia di un genio" che racconta la vita di questo scienziato che si affermò negli Usa alla fine dell'Ottocento e venne riconosciuto anche come uno dei più grandi ingegneri elettrici di quel periodo.
Quando era ancora un ragazzino, Tesla era destinato dai genitori al sacerdozio, ma lui voleva fare ben altro: studiare ingegneria.
All'età di 17 anni si ammalò di colera e fece promettere a suo padre che, se si fosse guarito, si sarebbe iscritto all'università per studiare ciò che aveva sempre sognato.
Dopo essersi guarito miracolosamente, il fisico si iscrisse al Politecnico di Graz e nel 1884 si trasferì a New York per lavorare con Edison.
Purtroppo i rapporti tra questi due non erano molto buoni sia per questioni economiche sia per il fatto che Edison non accettasse la corrente alternata di Tesla.
Così si licenziò e si dedicò pienamente ai suoi progetti senza dipendere da nessuno.
A causa della sua personalità eccentrica negli ultimi anni della sua vita venne considerato uno scienziato pazzo.
Morì senza un soldo a New York nel gennaio 1943, lasciando una serie di brevetti davvero interessanti come la tecnologia del radar, il principio del decollo e dell'atterraggio verticale o i robot radiocomandati.
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