Le macchie luminose di Urano Credit: Laurent Lamy |
Uno dei pianeti più misteriosi del nostro Sistema Solare è sicuramente Urano, scoperto nel 1781 da William Herschel.
La sua atmosfera è composta da idrogeno, elio, metano e piccole quantità di acqua ed ammoniaca.
Ma una caratteristica molto importante è quella dell’orientamento dell’asse di rotazione che è quasi perpendicolare al piano dell’orbita.
Quindi per metà del suo periodo di rivoluzione, che è di 84 anni, rivolge uno dei suoi poli verso il Sole.
Urano presenta un gran numero di satelliti e anche degli anelli planetari, come quelli di Saturno.
Tutti i dati di questo pianeta sono stati ottenuti dalla sonda Voyager 2 quando si avvicinò ad Urano nel 1986 ad una distanza di 81.500 km.
Per chi non la conoscesse, la sonda Voyager 2 è stata una delle prime missioni per esplorare l’esterno del Sistema Solare.
Fu lanciata da Cape Canaveral nel 1977 e attualmente è ancora attiva.
Una delle caratteristiche di questa sonda è quella di portare con sè il Voyager Golden Record, ovvero un disco d’oro che contiene immagini e suoni del nostro pianeta, nel caso in cui qualche forma di vita extraterrestre lo trovasse.
Per quanto riguarda Urano, pochi giorni fa gli scienziati, utilizzando l’Hubble Space Telescope, hanno ottenuto delle immagini (vedere sopra) in cui si notano delle macchie luminose su Urano.
Queste non sono altro che delle aurore, ma, a differenza di quelle terrestri, durano pochi minuti e non ore ed infine non sono verdi o viola, ma solo più pallide a causa dell’enorme distanza dal Sole (circa 4 miliardi di km).
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