Uno dei massimi esperti di biologia sintetica, il genetista di Harvard George Church, ha rilasciato dichiarazioni davvero assurde riguardo un suo progetto futuro.
Durante una intervista a El Pais, il genetista ha parlato di seconda creazione realizzata però questa volta dall'uomo.
Ha intenzione di riportare in vita l'uomo di Neanderthal, un uomo preistorico scomparso 30.000 anni fa che possiede un cervello più grande del nostro.
Secondo Church ciò servirebbe ad avere il punto di vista del Neanderthal riguardo i problemi globali, per esempio come affrontare una epidemia oppure trovare un modo per fuggire dal pianeta.
Queste dichiarazioni hanno fatto il giro del mondo e secondo Gianluca De Bellis, ricercatore del Cnr di Milano, si tratta di un progetto impossibile da realizzare, visto che si riscontrerebbero diversi problemi non facilmente risolvibili.
Il progetto consiste nelle seguenti fasi:
- reperire il Dna dell'uomo di Neanderthal. Attualmente gli scienziati possiedono solo una ricostruzione parziale di essa e l'unica soluzione sarebbe quella di integrarla con parti di quello umano;
- successivamente bisognerebbe attuare la regolazione epigenetica del funzionamento dei geni e ciò è difficilmente realizzabile;
- se tutto prosegue nel verso giusto, infine bisognerebbe introdurre il genoma in un ovocita umano;
Una volta nato il piccolo Neanderthal, quasi sicuramente gli scienziati dovranno affrontare altri problemi che si presentano sempre nel caso delle clonazioni: problemi di salute e vita breve, proprio come è accaduto alla pecora Dolly.
Riuscirà George Church a riportare in vita questo uomo preistorico?
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