Molte volte mi capita di pensare se nel futuro l'uomo riuscirà a vivere oltre i cento anni o se troverà la formula dell'immortalità.
Il concetto di vivere in eterno è da sempre affrontato dagli scienziati per cercare di capire se è possibile fermare o no l'invecchiamento.
L'inventore ed informatico statunitense Raymond Kurzweil ha rilasciato delle dichiarazioni davvero interessanti sull'immortalità.
Lo scienziato, autore di molti libri sull'intelligenza artificiale, è convinto che tra 20 anni la vita di ogni uomo cambierà, per lo sviluppo delle nanotecnologie.
Dopo la nascita dell'informatica e di internet, nel futuro raggiungeremo una nuova età dell'oro in ambito tecnologico in cui sarà possibile:
- invertire l'invecchiamento, modificando l'età cellulare;
- modificare il sangue;
- nuotare sott'acqua per ore senza utilizzare bombole di ossigeno;
- scrivere libri in poco tempo.
Inoltre Kurzweil è convinto che nei prossimi anni il settore dell'intelligenza artificiale si espanderà, trasformando l'uomo in un cyborg, con organi o arti artificiali.
Se ciò che dice fosse vero, l'immortalità sarebbe per l'uomo un bene o un male?
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