Ieri 21 giugno a Taranto si è tenuto nell'Aula Magna della parrocchia Santa Rita un incontro importante con Marco Bersanelli, docente di Astrofisica e Meccanica all'Università degli studi di Milano e membro del grande team che ha lavorato per realizzare il satellite Planck.
Lo scienziato ha mostrato al pubblico l'origine e la creazione nell'universo del Big Bang, spiegando nello specifico le varie fasi di evoluzione cosmica fino ad arrivare alla nascita della Terra e dell'uomo.
Successivamente ha parlato dell'immagine ad alta definizione dell'universo neonato, ottenuta dal satellite europeo Planck, per comprendere meglio le leggi che regolano il cosmo.
L'intera dimostrazione è stata più volte accompagnata da frasi contenute nell'Antico Testamento per dimostrare che ciò che è contenuto nei testi sacri non è finzione ma pura realtà.
Ed è proprio questo che non ho accettato durante l'incontro, in quanto il tutto è stato trattato in un modo non completamente scientifico, introducendo tra una slide ed un'altra troppa religione che mostrava chiaramente una assenza di connessione con la scienza, con la fisica e con la matematica.
Nonostante tutto l'astrofisico Marco Bersanelli è stato davvero una persona brava ed umile che ha criticato la stampa italiana per dare poca importanza ai progetti spaziali, a cui partecipano moltissimi italiani ricercatori che nel nostro paese non vengono mai valorizzati.
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