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| Giapeto dalla sonda Cassini. Credit: NASA/JPL/SSI/composizione a colori fatta da Gordan Ugarkovic |
Saturno possiede un gran numero di satelliti.
Un altro molto importante è Giapeto, scoperto dall’astronomo Cassini nel 1671.
Questo satellite è particolare per due motivi.
Il primo riguarda la colorazione, infatti Giapeto presenta un emisfero scuro e di colore rossastro, mentre l’altro è brillante, ghiacciato e costituito da molti crateri.
Il secondo, invece, riguarda la presenza di una misteriosa cresta, larga 20 km ed alta 13 km, che segue perfettamente la linea equatoriale del satellite.
Pochi giorni fa l’astronomo Bill McKinnon e il suo team hanno scoperto che su Giapeto avvengono enormi valanghe, note in inglese con il termine "long-runout landslides".
Il problema è che McKinnon non sa come possa avvenire un simile fenomeno su Giapeto.
L’unica spiegazione potrebbe essere l’acqua, ma tutti sappiamo che sul satellite non c’è nè acqua che fluisce sulla superficie nè una atmosfera che crei quelle condizioni per produrre enormi valanghe.
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| Valanghe su Giapeto. Credit: McKinnon et al, LPSC |
Analizzando le immagini ottenute dalla sonda Cassini, il team è riuscito ad individuare due tipi di valanghe che si differenziano per le dimensioni delle masse e pietre che costituiscono i detriti.
Inoltre hanno notato che il fenomeno si sviluppa soprattutto nei crateri e sulle mura dei bacini.
Fino ad ora gli scienziati hanno sviluppato solo una teoria per questo misterioso fenomeno ed è la seguente: Giapeto è costituito soprattutto da ghiaccio d’acqua e, avendo una rotazione molto lenta, viene riscaldato maggiormente dal Sole rispetto agli altri satelliti, che hanno, invece, una velocità di rotazione più alta.
Quindi il ghiaccio si riscalda, la superficie diventa scivolosa e così ha inizio la valanga.
McKinnon conclude dicendo che farà comunque delle analisi più approfondite visto che Giapeto è davvero un satellite interessante e soprattutto misterioso.
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