venerdì 2 marzo 2012

La cometa di Halley

La cometa di Halley fotografata nel 1910
Credit: The Yerkes Observatory
Un oggetto celeste che mi attira molto è sicuramente la cometa, corpo simile ad un asteroide e costituito da una coda e da una testa.
Quest’ultima contiene inoltre un nucleo e una chioma. 
Nel nucleo è concentrata quasi tutta la massa della cometa ed è costituito soprattutto da roccia, ferro e ghiacci di metano, anidride carbonica, ammoniaca e acqua. 
La chioma, invece, si forma quando la cometa arriva ad una distanza dal Sole pari a 2 UA (unità astronomica è la distanza tra la Terra e il Sole) e perciò, con l’aumento di temperatura, i ghiacci del nucleo si trasformano in nubi di gas (chioma) cioè avviene la sublimazione (passaggio dallo stato solido a quello gassoso). 
Le comete vengono classificate in base al loro periodo di rivoluzione intorno al Sole e si dividono in:
  • a breve periodo se il periodo di rivoluzione ha una durata inferiore ai 200 anni;
  • a lungo periodo se la durata è compresa tra i 200 e centinaia di migliaia di anni. 
Una cometa molto famosa e che spero di vedere è la cometa di Halley che ha un periodo orbitale compreso tra i 20 e i 200 anni. 
Il suo nome proviene da Edmond Halley, colui che la individuò affermando che l’oggetto ritornava ogni 76 anni. 
Una prima foto di Halley fu ottenuta nel 1910 quando la cometa arrivò ad una distanza dalla Terra pari a 0.15 UA. 
Quando ritornò, invece, nel 1986 molte persone non riuscirono a vederla perchè la cometa non presentava la stessa luminosità vista agli inizi del Novecento. 
Perciò l’Agenzia Spaziale Europea decise di lanciare la sonda Giotto che aveva proprio l’obiettivo di studiare la cometa di Halley e il 14 marzo 1986 la sonda sfiorò il nucleo della cometa, riuscendo a sopravvivere all’incontro ravvicinato anche se fu colpita da diversi corpuscoli. 
Ecco il video


Grazie a queste immagini si ottennero moltissime informazioni, per esempio gli scienziati scoprirono che il nucleo era lungo 15 km e spesso 10 km e che la cometa si era formata ben 4.5 miliardi di anni fa. 
Per chi fosse interessato ad Halley, il suo ritorno è previsto nell’estate del 2061, più o meno tra 50 anni.


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